Quarto appuntamento con le giovane promesse del ciclismo locale,questa settimana parliamo ancora del ciclismo in rosa, Saib Aicha, da Ragazzola, nata il 03 settembre 1998, Esordiente 2° anno nel Cadeo Carpaneto Rossetti Market.
A che età hai cominciato a correre?
Ho iniziato a sei anni nella G/1.
Il tuo miglior piazzamento.
La prima delle ragazze a Retegno di Fombio in una gara maschile.
La tua miglior corsa e la peggiore.
La mia miglior corsa è stata quella dei regionali su pista, la peggiore è stata in Valsugana (TN) alla coppa rosa.
Una qualità e un difetto.
La qualità che sono moto vivace, il difetto di sottovalutare le mie capacità.
Che scuola frequenti?
Itis Galileo Galilei a San Secondo Parmense.
Qual’è il tuo campione preferito?
Mark Cavendish.
Che rapporto hai con le tue colleghe e avversarie?
Molto sportivo e corretto.
Un giudizio sul tuo ds, in positivo e in negativo?
In positivo che è molto disponibile, in negativo è che si arrabbia facilmente.
In allenamento e in corsa segui alla lettera i suoi consigli?
In allenamento si, ascolto sempre quello che mi dice, ma in gara non riesco a mettere in atto i consigli che mi da e sicuramente è uno svantaggio.
Perchè hai scelto come sport il ciclismo?
Ho scelto il ciclismo perchè è nato tutto per gioco,un giorno era venuto da mè il mitico James Gatti a chiedermi se volevo far parte della sua squadra, la Fausto Coppi di Ragazzola, ci andai e da quel giorno non smisi più di pedalare.
Sei una maniaca della tua bici?
No, assolutamente, la preferisco sempre in ordine.
I tuoi obbiettivi per la stagione 2013?
Avere una stagione,la prima fra le Allieve piena di piazzamenti e riuscire a vincere qualche maglia importante da indossare.
Come giudichi la tua stagione 2012?
Beh,la stagione 2012 è andata così così,mi aspettavo di più, ma mi accontento.
La tua preferenza, strada o pista?
Preferisco decisamente la pista.
Hai un portafortuna?
Si, una collana che mi ha regalato una mia amica il giorno del mio compleanno.
Se dipendesse da te, cosa cambieresti del ciclismo?
Se dipendesse da me nel ciclismo metterei più squadre femminili per dare la possibilità di avere più gare in zona senza dover fare centinaia di km per gareggiare.