Correre sul filo dei secondi può essere emozionante, adrenalinico, ma spesso può risultare beffardo, innervosente ed il passo tra vincere o perdere, esultare o imprecare diventa davvero breve.
Partire per il Tricolore a crono con i gradi del detentore che vuole riconfermarsi, ma non del “favoritissimo”, e chiuderlo al secondo posto per 2” è un dazio salatissimo che Adriano Malori deve per forza pagare, rendendolo ancora più pesante se si considera che è la seconda volta che gli succede nell’arco di una settimana, dopo la beffa di domenica scorsa nella crono di Lubiana al Giro di Slovenia.
Sui 37 chilometri del percorso di Levico Terme si ripete il podio di Treviso 2010, dove ruotano di uno scatto le posizioni di allora: il Campione Italiano è Dario Cataldo dell’Omega QuickStep, argento due anni fa e vincitore di un Giro Dilettanti nel 2006 con la maglia granata della tosco-parmense Bedogni, considerato per oggi un outsider di assoluto rispetto ma che ha saputo disputare la prova della vita, relegando il traversetolese della Lampre-Isd ad un amaro secondo posto e Marco Pinotti della BMC, l’accreditato d’obbligo della vigilia, anche per i suoi 5 precedenti titoli, ad un sorprendente terzo posto a 35”.
Ci fosse quasi una sorta di legge del contrappasso, sembrerebbe addirittura che quest’anno Malori, dopo aver conquistato la maglia rosa al Giro d’Italia per una questione di abbuoni sul filo dei secondi, fosse stato condannato negli ultimi 8 giorni a dover scontare una pena fin troppo grossa per quella splendida impresa, quasi gareggiasse all’interno di un girone dantesco.
Per la verità il 24enne della Lampre già lo scorso 24 marzo aveva ingoiato il rospo per 4” quando Barta della NetApp lo sconfisse nella prova contro il tempo della Coppi&Bartali a Crevalcore, laddove Malori, un anno prima aveva gioito per la sua prima vittoria tra i professionisti. E da quando è passato, diventano cinque le sue piazze d’onore, visto che in altre due circostanze ancora aveva incassato due secondi posti a cronometro che gridano ancora vendetta: nel 2010 al Giro di Baviera quando chiuse dietro a Maxime Monfort per 12”, anche in classifica generale, sfiorando il successo finale e nel 2011 al Giro del Trentino quando venne sconfitto per soli 81 centesimi dal “mammasantissima” Andreas Kloden.
Oggi il “non c’è due senza tre” in un qualche modo è stato sfatato e adesso non bisogna pensare più a nulla, perché Adriano Malori, che inizierà un lungo periodo di vacanza, sa resettare il suo hard-disk, per tornare di nuovo a correre, magari esultando, sul filo dei secondi.
Ordine d’arrivo PROFESSIONISTI CRONO:
1. Cataldo Dario (Omega Pharma-Quickstep) Km 37 in 45’49”, media 48,454
2. Malori Adriano (Lampre – Isd) a 2”
3. Pinotti Marco (Bmc Racing Team) a 35”
4. Dall’Antonia Tiziano (Liquigas-Cannondale) a 45”
5. Moser Moreno (Liquigas-Cannondale) a 1’09”
6. Marangoni Alan (Liquigas-Cannondale) a 1’34”
7. Montaguti Matteo (Ag2r La Mondiale) a 1’36”
8. Trentin Matteo (Omega Pharma-Quickstep) a 2’09”
9. Balloni Alfredo (Farnese Vini – Selle Italia) a 2’16”
10. Maurizio Biondo (Meridiana Kamel Team) a 2’23”.