Ventitreesimo appuntamento della stagione 2023/2024 con la rinnovata rubrica di Sportparma.com riservata esclusivamente al calcio di Parma e provincia.
TOP5 è l’appuntamento del lunedì per riassumere le grandi imprese e i risultati migliori delle squadre parmensi impegnate nei campionati di Eccellenza, Promozione e Prima Categoria.
Una classifica virtuale per esaltare vittorie, gol e parate del weekend calcistico e per ripercorrere i principali avvenimenti della giornata.
Da questa stagione, TOP5 è a cura di Leonardo Gabelli.
TOP 5
IN DIRETTA DAL CAVAGNA DI BUSSETO LA SINFONIA N. 16 DEL FIDENZA
Nel suo più tenero periodo di formazione, Mozart compì ben tre viaggi in Italia, quand’ebbe modo di passare anche per Parma (assistendo a un concerto della soprano Lucrezia Agujari, la “bastardella” parmense d’adozione). Tra la seconda e la terza incursione nel belpaese, il musicista austriaco compose la sua sedicesima sinfonia, curiosamente proprio all’età di 16 anni. Molto meno ci hanno impiegato i ragazzi del Fidenza a suonare la loro 16ª sinfonia consecutiva (12V e 4N). Al “Cavagna” di Busseto, nel fango, il complesso fidentino ha battuto la Spes Borgotrebbia 1-0, a dirigere l’orchestra il maestro Vittorio Bazzarini. Proprio come nella composizione mozartiana, anche in quella del Fidenza il ritmo è vivace, è un allegro: si comincia in ¾, sebbene in maniera ben più limacciosa rispetto alla forma sinuosa e patinata del maestro classico; i “Bazza-boys” suonano spudoratamente rock. Si passa ad un secondo movimento in cui l’andatura inevitabilmente cala, nel ritmo andante della partita la Spes prova a rendersi pericolosa soprattutto con qualche corner, ma il periodo fa solo da preludio all’ultimo movimento: si va a 6/8 e la band bianconera torna a pestare. Il grido, rauco come una voce dalla Seattle degli anni ‘90, dissacrante e 3° consecutivo (6° gol nelle ultime 6, 16° totale), arriva ancora dal piede di Denny Loschi. Il più punk dei giocatori segna a 10’ dalla fine l’unica rete del match nella maniera più punk in assoluto: zampataccia da rapace su un rimpallo a zero metri dalla porta sguarnita. Nel finale, c’è anche tempo per spaccare la chitarra: Uni si fa espellere a partita praticamente conclusa.
Dal piacentino si riverbera poi, al termine della partita, l’eco di Vigolo Marchese-Soragna: il neroverde Bonati equilibra il match all’85’, definendo il risultato di 1-1 finale. Significa che il Fidenza (44) guadagna 2 punti dall’inseguitrice (41), consolidando il primo posto in classifica. Che lo spettacolo vada avanti!
IL CURIOSO CASO DI MARTINI (TERRE ALTE BERCETO) E ZANETTI (MARZOLARA)
C’è un momento in ogni giornata indefinito, sospeso, in cui il tempo sembra fuori dal tempo. Il crepuscolo è quel momento tanto vicino al giorno quanto alla sera, e in esso il fascino della sospensione: la consapevolezza di ciò che è stato e l’entusiasmo per ciò che sarà. In un continuo ciclo di albe e tramonti «la sera insegna ad attendere il giorno» diceva Battiato, e – ci perdoneranno se paragoniamo il presente della loro carriera a queste sensazioni – pare che Ivan Martini e Diego Zanetti vivano proprio questa dimensione, sospesi al di fuori del tempo. Oppure, come per Benjamin Button, sembra quasi che anche per loro gli anni scorrano al contrario.
Quando il Terre Alte Berceto (15) sembrava ormai dover soccombere alla Juventus Club (in vantaggio con Morini), contro la quale perdere avrebbe compromesso fatalmente le speranze di salvezza dei valtaresi, alla 4ª presenza dal suo ritorno come calciatore al di qua della valle, il 31enne Ivan Martini entra prepotentemente nel destino dei suoi. Con una doppietta, primi gol dal suo arrivo al Terre Alte, da grande giocatore ribalta l’esito del match e riconsegna dopo lungo tempo i 3 punti al Berceto (l’ultima volta il 10 dicembre contro il Mercury) e a Cassini, mantenendoli aggrappati con le unghie e con i denti al sogno della salvezza diretta (ad ora i 22 punti della Valtarese).
Non certo da meno la prestazione di Zanetti, che aveva giurato di essere finalmente rimessosi in sesto, e, al 3° gol consecutivo, lo ha dimostrato. La trasferta contro il Boca Barco si è rivelata più impervia del previsto per il suo Marzolara, dapprima in vantaggio, con Diego a trasformare il rigore del pareggio all’ultimo minuto prima dell’intervallo, per poi ripetersi intorno all’ora di gioco col gol del 2-1. Peccato per il pareggio degli avversari, con Keita, a 10’ dal termine. La X finale impedisce al Marzolara di approfittare del passo falso del Solignano contro la Langhiranese e accorciare in ottica playoff.
Tra distinte ormai povere di “ragazzi dei ‘90”, fa piacere vedere imperversare ancora questi due giovincelli, che stanno a dimostrare quanto la classe non abbia età, illudendoci che il tempo non passi mai.
UN VELENO IN PIÙ PER LE FRECCE DEL MONTICELLI: IL RITORNO DI “DAVIDINO” LAURIOLA
“Venenum” è il vocabolo latino da cui deriva anche la parola italiana “veleno”. Tuttavia, in prima istanza, venenum non assumeva il significato con cui poi noi l’abbiamo tradotta, bensì con essa i latini indicavano l’incantesimo (da cui poi la storpiatura in filtro magico, veleno per indicare le pozioni che si credeva avessero effetto incantatorio). Incantesimo da cui non vuole essere ridestato Davide Lauriola, per gli amici – appunto – “Veleno”.
“Davidino” (classe ‘92) non è più di primo pelo, avendo una (ormai) lunga carriera alle spalle, nella quale ha veleggiato in tutte le categorie anzitutto con la maglia del Felino. Con più di 20 reti in tre anni, “Veleno” e il Felino hanno compiuto insieme la cavalcata dalla Prima Categoria all’Eccellenza, appena lambita da Davide, che nella medesima stagione (‘18/’19) firma per il Carignano. Da qui un lungo peregrinare, con pure l’intromissione della pandemia, tra Carignano e Langhiranese ma in nessuna delle due esperienze riesce a mettersi in particolare risalto. Fino al Montanara, che lo chiama dalla Seconda Categoria. Lauriola accetta di buon grado, addirittura portando la squadra ducale fino in Prima, nella scorsa stagione, a suon di gol (16 in 2 anni). Qualcosa però si rompe anche stavolta, quando ad approfittarne è il Terme Monticelli, tesserando a dicembre l’ormai prossimo 32enne, per tentare l’assalto alla Promozione, con lui che di promozioni se ne intende (3 negli ultimi 7 anni). La fiducia del presidente Renzo Ferrari e del ds Maurizio Marchini è ben riposta: contro il Celtic Cavriago è proprio di Lauriola il gol su rigore che chiude l’incontro per 2-0 in favore dei parmensi (Emanuel Martinez aveva firmato la prima rete), per giunta in 10. L’attaccante riassapora la gioia del gol dopo 420 giorni dall’ultimo (con la maglia del Montanara il 18 dicembre 2022, nella sconfitta dei gialloblu contro la Juventus Club), per colpa anche di un grave infortunio al ginocchio.
Nonostante il tempo passato, Lauriola ha dimostrato di essere ancora velenoso, aggiungendo un’ulteriore freccia all’arsenale del Terme Monticelli (39 e ancora capolista).
SUI RITORNI A COLORNO: DELPO-GOL E CAUTIERO MATCH WINNER
Giornata all’insegna del ritorno al “Comunale” di Colorno. A partire dall’avversaria: pur mantenendo la denominazione Piccardo, la società capitanata dal presidente Franco Scrinzi batte ora bandiera reggiana, non più parmense, essendosi trasferita in quel di Brescello.
Rinnovato nella rosa (giovanissima, di cui fanno parte gli ex Marmiroli e Rizzi, anche loro di ritorno a Colorno), ma non nello spirito, il Brescello all’andata aveva battuto i rivieraschi colpendo con delle feroci ripartenze. Stavolta invece sono i gialloverdi ad avere la meglio, vincendo 2-1 e ottenendo il 5° risultato utile di fila (3N e 2V, consecutive vista quella scorsa contro lo Zola).
Secondo ritorno, il più atteso, quello di Francesco Delporto a un gol che gli mancava da quasi 2 mesi (56 giorni fa gli ultimi due nel 2-2 ad Agazzano). Con la rete del provvisorio 1-0, Delpo raggiunge per la 3ª annata consecutiva la doppia cifra e, per la 3ª volta in altrettante stagioni – non consecutive – con addosso i colori gialloverdi, segna almeno 10 gol per il Colorno, avvicinando sempre più il traguardo dei 150 gol tra i dilettanti. L’andamento delle marcature stagionali ricorda incredibilmente quello della scorsa, quando l’attaccante parmense in forza al Borgo San Donnino si inceppò tra la 15ª e la 21ª giornata, dopodiché ricominciò a segnare con grande frequenza (7 gol di lì alla fine del campionato).
Ultimo ritorno, ma non certo per importanza, quello nell’undici titolare di Nicola Cautiero. Per quanto giovane, il laterale 20enne ex Reggiana e Lentigione – e con 7 presenze in nazionale U17 – ha già dovuto patire un infortunio muscolare piuttosto grave, che lo ha costretto lontano dai campi per 4 mesi. Impedito a prender parte alla stagione in D del Borgo San Donnino, con cui ha cominciato l’annata, a dicembre il suo trasferimento al Colorno. Dopo una prima presenza da subentrante, ieri contro il Brescello l’esordio da titolare, bagnato con un gran gol al volo valso ai rivieraschi il definitivo 2-1 e il 6° punto delle ultime due partite. Difficile sognare di meglio, sperando che sia solo l’inizio.
VI SORRIDONO I MONTI: BERCETO, LANGHIRANO, VALTARESE E PALANZANO TUTTE VINCENTI
Se è vero che il calcio è sociologia, allora ecco che il fenomeno della de-urbanizzazione cui stiamo assistendo recentemente si riscontra anche nel calcio dilettantistico. Così a far la voce grossa vediamo le squadre della provincia, addirittura della montagna, che invece ha mantenuto intatto il suo fascino primordiale.
Qui Berceto: non di birra né di vini, ubriaco di Martini. Se abbiamo già detto dell’exploit del bomber, adesso celebriamo il ritorno alla vittoria di mister Bacchini: ultima, sfortunata, esperienza in panchina alla guida del Sorbolo, che ereditò in Promozione nell’ottobre del 2021. L’allenatore non riuscì nell’impresa di risollevare le sorti dei biancazzurri, ma ad allora risaliva la sua ultima vittoria da allenatore, ormai 721 giorni fa (appena 9 giorni e avrebbe festeggiato il 2° compleanno, benché poco lusinghiero), per 3-1 contro i reggiani del Castellarano. Caso curioso: ad aprire le danze fu allora il sopracitato Emanuel Martinez, che nel frattempo si è trasferito al Monticelli, appunto futuri avversario di Bacchini e del Berceto alla prossima. Bisogna nominare anche la prodezza di Benelli, che intercetta un penalty, ma sulla respinta Morini arriva prima e insacca il gol del momentaneo 0-1.
Vince anche la Valtarese (22), per 0-2 in casa del Mercury, coi gol entrambi nel 2° tempo: un’autorete il primo, del giovane Simone Notturni il secondo. Stefano, 20 anni da compiere a giugno, è l’ennesimo giovane messo in mostra dai granata (nelle cui giovanili ha militato sin dalla più tenera età); è il 10° marcatore in campionato per la Valta, di essi ben 8 sono under 23. Complessivamente l’età media dei marcatori supera di poco i 22 anni, col dato che è però innalzato di molto – ahilui – dal 36enne Moretti. Grazie all’ennesima vittoria in uno scontro diretto, la Valtarese torna fuori dai playout, ma col fiato sul collo del Boca Barco (21).
La Langhiranese (36) vola sul ritmo del ritornello “Aracri-Anarfi”, ancora entrambi a segno. Stavolta lo scalpo è di grande valore, visto che a cadere al “Pertini” è il Solignano, fino a ieri battuto 2 sole volte in campionato e che sembrava aver finalmente trovato un po’ di continuità (1N e 2V prima della Langhiranese). I grigiorossi inanellano il 3° successo di fila e mettono nel mirino la prima piazza del Monticelli (39).
A frapporsi rimane però stoicamente il Palanzano (37), che guarda tutti dall’alto in quanto ad altitudine, sperando di riuscire a farlo anche in classifica. Intanto si piazza al 2° posto, fregiandosi della vittoria di grande prestigio e in rimonta contro la Casalese (32), schiacciasassi dell’ultimo periodo (4V e 1N nelle ultime 5, con 16 gol all’attivo), spedendola a -4 dalla 3ª piazza. Con il primo tempo conclusosi 0-1 per gli ospiti, Montali guadagna e segna il rigore del pareggio. Si entra infine in quella che verrà ribattezzata “zona Ollari”: se contro il Mercury la rete del 2-1 era arrivata al 96’, stavolta il 21enne attaccante (al 3° centro) concede qualche minuto di respiro in più ai suoi tifosi e, in tutta calma, segna il gol-vittoria al 90’. Si tratta dell’8ªvittoria di misura del Palanzano sulle 10 totali, con l’1-0 come risultato più frequente (5 volte) e il 2-1 capitato nelle altre 3 occasioni. A testimonianza di quanto Musi non venda sogni, ma solide realtà. Attenzione là in alto!