Tra poco meno di un mese dovrebbe (o potrebbe) riprendere l’anomala stagione per alcuni club di Eccellenza, con una formula del tutto nuova e con partecipazione su base volontaria. In un format ancora tutto da capire e da scoprire, nel bel mezzo di una pandemia. Tra le (poche) società che si sono dette pronte a rientrare in campo c’è il Borgo San Donnino, che tuttavia nel frattempo ha appreso che dovrà farlo senza il proprio baluardo, Antonio Spanu.
Il portiere e capitano della formazione biancoblù di Fidenza, attraverso un accorato post sui propri social, ha di fatto comunicato il suo addio. Dopo otto lunghe stagioni di militanza e oltre 200 presenze in campo, traguardo arricchito dai tre campionati vinti negli ultimi cinque anni. «Ho sempre sperato in un finale diverso e sicuramente lo avrei anche meritato…dal 15 settembre 2013 fino all’ultima partita ho sempre dato tutto me stesso per questa maglia!» scrive il classe ‘84 Spanu.
Un addio brusco e inaspettato, che si porta dietro una coda di polemiche per qualcosa che dev’essere andato storto con la società presieduta da Luca Magni, come lascia chiaramente intendere il post di Spanu: «Dopo tanto tempo passato insieme mi sarei aspettato un comportamento diverso…corretto e sincero da chi mi è stato vicino in tutti questi anni ma forse in questo mondo è sbagliato anche aspettarsi qualcosa di giusto! Ho deciso di andare via e lo faccio a testa alta…il calcio finirà ma la vita andrà avanti e io potrò guardare in faccia tutti!! Il Borgo mi mancherà ma sono sicuro che prima o poi anche io mancherò al Borgo».
Dopo otto anni il Borgo vedrà difendere la propria porta da un estremo difensore diverso dal numero uno di origine sarda. Il mister e manager Baratta si attiverà senz’altro sul mercato (la scadenza dei tesseramenti è il 31 marzo) per andare alla non facile ricerca di un sostituto all’altezza di quello che, fino a poche ore fa, era la bandiera della compagine borghigiana.
(In copertina, il portiere e capitano Antonio Spanu in maglia Borgo San Donnino nella foto d’archivio di Renzo Bellini)