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Eccellenza gir. A

Play out Eccellenza: per il Salso è un déjà vu, Fidentina pronta alla battaglia

Play out Eccellenza: per il Salso è un déjà vu, Fidentina pronta alla battaglia

Sarà una battaglia sportiva e lo stadio “Ballotta” sarà il teatro dello scontro. Non solo per la rivalità e per il campanilismo, ma per l’immensa posta in palio che vale il match: Fidentina e Salsomaggiore domani si giocheranno un’intera stagione in novanta minuti, o forse qualcosa di più. Il play out di Eccellenza quest’anno è uno scontro fratricida fra due tra le tre compagini parmensi che si erano presentate ai nastri di partenza. Si tratta del primo spareggio per non retrocedere per il club di Fidenza che, dopo sei salvezze dirette, dovrà superare il difficile banco di prova della partita del post season per cercare di ripresentarsi a settembre per l’ottavo anno di fila in Eccellenza. Al contrario, il Salso è un habitué dei play out: quello di domani sarà, infatti, il quinto in otto anni; i precedenti hanno sempre portato bene ai termali, che si sono salvati in extremis nel 2010/2011 (avversaria la Rubierese), nel 2011/2012 (contro la Scandianese), nel 2012/2013 (contro il Termolan Bibbiano) e, infine, nella passata stagione 2016/2017 (dinnanzi alla Cittadella Vis San Paolo). Nei primi tre casi i play out si giocarono in sfide di andata e ritorno; nell’ultimo, invece, in gara unica, così come avverrà anche domani. Il gruppo del Salso, nonostante l’abbondante linea verde, sa come ci si può salvare passando da uno spareggio salvezza. La compagine di Fidenza è pronta a rispondere sul campo, tirando fuori rabbia e grinta per rispondere al senso d’identità e di appartenenza salsese.

IL PERCORSO Fidentina e Salsomaggiore, negli scorsi mesi di campionato, sono andate quasi di pari passo dalla prima all’ultima giornata. I granata, dopo l’esonero lampo di Pietranera al termine del terzo turno, avevano comunque faticato a macinare punti nonostante l’arrivo in panchina di un tecnico esperto quale Francesco Montanini. Il copione è stato il solito fino a metà marzo, quando è partita la splendida e incredibile rimonta dei borghigiani che, ribaltando una situazione disperata, sono arrivati a toccare quota 40 punti. Ma non è bastato, la salvezza diretta forse era già compromessa.
Discorso analogo per il Salso, che era ripartito dal Voltolini bis. Ma il tecnico era stato silurato dopo aver portato a casa 1 punto in 6 giornate. Al suo posto un altro “guru” del calcio di casa nostra, Vittorio Bazzarini, che poco alla volta è riuscito a dare compattezza al suo gruppo che era dato da tutto per vittima sacrificale del girone A. Il momento critico della gestione è arrivato all’inizio, tanto che l’attesa per la prima vittoria è durata fino al 26 novembre. Dopo una prima metà deficitaria ma terminata in recupero, con il penultimo posto a 13 punti, nella seconda parte i gialloblù hanno tirato fuori gli artigli, collezionando risultati positivi, necessari per allontanarsi dalla zona rossa e utili per competere nella salvezza diretta. Tuttavia, l’atavico problema in zona gol (32 reti siglati, tante quante quelle dell’anno passato) ha condannato la squadra – che ha finito dietro alla Fidentina a 39 punti – a qualche passo falso di troppo.

IL DOPPIO CONFRONTO Durante la stagione, ha sorriso più il Salso che non la Fidentina. All’andata – era l’ottavo turno – finì in parità (1-1), mentre al ritorno (venticinquesima giornata, recuperata infrasettimanalmente a fine marzo), i termali vinsero con un colpo di coda per 3-2 al “Francani”. Domani, in virtù di un miglior posizionamento finale in classifica, la Fidentina potrà giocare per su due risultati su tre. Se al termine dei 90 minuti dovesse persistere la parità, si proseguirebbe per un’altra mezz’ora ai supplementari; al termine degli stessi si salverebbe la squadra granata, qualora non vi dovesse essere la rimonta dei salsesi.

LE FORMAZIONI Argomento tabù alla vigilia di un match così delicato e – com’è logico che ci si aspetti – vige la pretattica più assoluta. Di sicuro, si sa soltanto che tra le fila dei locali mancherà il grande ex Provenzano, che non ha risolto alcuni guai fisici che si trascina dietro da tante giornate. Per il resto, nell’undici di partenza ci sarà un mix di senatori (Ferretti, Alessandrini, Petrelli, Franchi) e giovani talentuosi (Masseroni, Tonofrei, Romanini, Viani): a Montanini l’ultima scelta. Nel Salso fuori Barani, Dioni e Compiani, ma presenza certa per l’attaccante Mbengue, a riposo nell’ultima di campionato per evitare di incappare in un cartellino giallo che gli avrebbe fatto saltare l’appuntament di domani; l’ex Lentigione dovrebbe far reparto assieme a Taoussi e a uno tra Carpi e Di Mauro, quest’ultimo al rientro dopo lo stop disciplinare.

L’ARBITRO Dirigerà l’incontro del “Ballotta” il sig. Tomaso Medri della sezione di Cesena. I suoi assistenti saranno Francesco Tagliaferri e Stefano Gaddoni, entrambi di Faenza. Il fischio d’inizio è fissato per le ore 16.30 di domani.

Sarà un peccato per la pattuglia dell’Eccellenza perdere una tra le due formazioni parmensi, entrambe on fire in un finale di stagione che le ha viste protagoniste assolute. Non ci rimane che augurare una buona fortuna a entrambi i club. E che si salvi il migliore.

 

 

(©Foto Marco Palmucci per Fidentina As del derby Fidentina-Salsomaggiore all’8^ turno: finì 1-1)

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