Il Borgo San Donnino cambia. Nessun nuovo volto all’orizzonte: anzi, a tenere banco in queste ore sono i “tagli” sul mercato decisi dal club fidentino, che dopo le prime tre giornate di Eccellenza è in testa a punteggio pieno.
All’origine della mini-rivoluzione c’è il mancato accordo estivo che avrebbe dovuto portare in società il dirigente (con portafoglio) Pierantonio Gherardi, ex plenipotenziario di Tonnotto San Secondo e Colorno: l’aiuto economico che avrebbe dovuto supportare la compagine biancoblù, alla fine, non si è verificato nei termini stabiliti e così, dopo il suo dietrofront, il presidente Luca Magni si è trovato a fare i conti con un budget da dover ricalcolare. La riduzione delle risorse a disposizione, seppur in una minima parte, ha comportato evidentemente delle scelte inevitabili per abbattere dei costi. A farne le spese alcune figure ritenute in esubero: tra queste, due giocatori e tre membri dello staff tecnico, tutti arrivati a Fidenza tramite Gherardi.
Da oggi mister Niccolò Galli – la cui posizione non è in discussione – non avrà più a sua disposizione il difensore Andrea Bersanelli (’89) e il mediano Simone Pessagno (’93), entrambi alle sue dipendenze la passata stagione al Colorno; al contempo, sono stati sollevati dai rispettivi incarichi il direttore tecnico Michele Caraffini, il collaboratore Marco Rainieri e il vice-preparatore atletico Simone Spagnuolo. Con il mercato ancora aperto fino al 30 settembre, possibile che qualcuno di questi possa trovare ben presto una collocazione: per Pessagno, ad esempio, sembra esserci già un interessamento dei cugini del Salsomaggiore (anche loro in testa a pari punti ai borghigiani), mentre Bersanelli si aprono le porte della Futura Fornovo Medesano (Promozione), visto anche il legame con l’ex presidente e ora consigliere Sandro Squeri, unito alla necessità del club di aggiungere un difensore alla rosa; su Caraffini, invece, circolano alcuni rumors su un possibile ritorno al calcio giocato con la maglia del San Secondo (Prima Categoria gir. A).
Le cessioni dei due giocatori e la “dieta” allo staff tecnico non cambiano i progetti sportivi d’inizio stagione del Borgo. Dalla società la risposta che arriva fa trapela sicurezza e convinzione nelle proprie possibilità: il presidente Magni resta dell’idea di competere per il ritorno in quella Serie D in cui il suo club aveva militato, per la seconda volta, fino al maggio scorso.