Solamente la neve ha cancellato dal programma dello scorso weekend il derby salvezza, tutto parmense, tra Salsomaggiore e Fidentina. Una sfida che aveva richiamato attorno a sé una grande attesa; stavolta non tanto per il campanilismo, che puntualmente divide le due compagini che da 7 stagioni consecutive sono avversarie in Eccellenza, ma soprattutto per la pericolante situazione di classifica. Salsomaggiore-Fidentina, in questo momento, rappresenta in pieno stile la sfida fra due poli opposti che si attraggono. I gialloblù, come ogni stagione, hanno messo a tacere gli scettici e stanno provando a venire a galla dopo le difficoltà iniziali, mentre i cugini granata, partiti con grandi ambizioni, si ritrovano addirittura in zona retrocessione diretta e faticano più del previsto a vedere la luce, nonostante una rosa molto blasonata.
In attesa che il derbyssimo della 24ª giornata venga calendarizzato e recuperato, proviamo ad analizzare nello specifico il momento delle due squadre.
SALSOMAGGIORE
Bazzarini, da quando è subentrato al collega Voltolini, ha dato forma, partita dopo partita, a una squadra che sembrava già rassegnata al ruolo di cenerentola. Il coach termale, tuttavia, ha trovato la svolta soltanto in questo 2018: a partire dal girone di ritorno, infatti, i gialloblù hanno collezionato 8 punti in 7 partite, di questi soltanto 1 è stato fatto in casa. Il rendimento esterno di Cristian Bonati e soci è diventato impressionante grazie ai recenti exploit sui campi di Bagnolo (0-1) e Rolo (2-4). Due clamorose vittorie che hanno permesso ai salsesi di sperare ancora nella salvezza diretta. E quando anche il fattore “Francani” tornerà ad essere un’arma in più la volata salvezza potrebbe essere tutta in discesa. Mister Bazzarini è riuscito a fare del collettivo il punto di forza del suo undici titolare; lo dimostrano i numeri ottenuti in stagione dalla squadra, che non ha un vero bomber (il capocannoniere interno è Dioni, con 4 gol), che ha segnato 17 reti in tutto andando a segno con 11 giocatori diversi (compresi Di Maio e Candio, che hanno lasciato nel mercato di dicembre) e che non subisce molti gol (31 le reti incassate dai due portieri, Bonafini e Andrea Bonati). Sovvertendo ogni pronostico di inizio campionato, il team del presidente Granelli ad oggi si giocherebbe il tutto per tutto nel playout contro il San Felice, in virtù del 14° posto a quota 21 punti. Un mezzo miracolo, se si ripensa a come piangeva la classifica dopo l’ultima giornata d’andata, con il club gialloblù penultimo con un magro bottino di 13 punti in 17 gare.
FIDENTINA
Il tunnel in cui è incappata la Fidentina pare non avere più fine. Nonostante un avvio al di sotto delle aspettative – pagato al caro prezzo dell’esonero da mister Pietranera, “silurato” dopo 3 turni -, il club borghigiano, sotto la guida di Montanini, era riuscito a chiudere l’andata, tra alti e bassi, vincendo a sorpresa in casa del Castelfranco (tutt’ora è l’ultima vittoria di Ferretti e compagni), mantenendo così un risicato margine rispetto alla zona rossa (+2 sul penultimo posto del Salso) e non accumulando un ritardo troppo grave dal treno salvezza diretta (il 12° posto del Nibbiano distava 7 punti). Nel giro di 7 partite, però, la situazione si è fatta decisamente drammatica. Nel 2018 appena 2 pareggi conquistati, a fronte di 5 ko: la classifica piange e pure l’aggancio ai playout ora sembra un’impresa insormontabile per i granata. Diversi fattori hanno contribuito ad aggravare la crisi dei ragazzi di Montanini: un calendario sin qui non di certo agevole, le sconfitte giunte in extremis contro le corazzate Rosselli Mutina e Bagnolese al termine di prestazioni gagliarde, un paio di torti arbitrali (in ultimo quello contro la Folgore Rubiera) e, soprattutto, l’inaspettato aggravarsi delle condizioni del bomber Luca Franchi, il grande colpo del mercato di dicembre, a lungo ai box per i guai al ginocchio che sembravano risolti e che, forse, lo costringeranno a chiudere anzitempo la stagione. La situazione è critica, ma la partecipazione ai playout non è ancora compromessa: la Fidentina ha 17 punti dopo 24 partite, gliene serviranno almeno altrettanti per giocarsi le proprie chance nel post season.
(Marco Provenzano e Cristian Bonati nel derby d’andata Fidentina-Salsomaggiore 1-1 – ©Foto Marco Palmucci per Fidentina As)