Il big match della tredicesima giornata del girone A di Eccellenza è senza dubbio lo scontro al vertice tra le parmigiane Colorno e Fidentina. I giallo-verdi, dopo un inizio spumeggiante, hanno perso due partite di fila e sono fermi a quota ventun punti. Le ultime due partite (a Castelvetro e in casa contro la Bagnolese) sono state, infatti, magre di soddisfazioni per la compagine di mister Piccinini: 0 gol fatti e ben 5 subiti. Il meno contento di tutti è presumibilmente il portiere del Colorno stesso, Matteo Oppici. Classe 1995, l’estremo difensore di Parma è reduce da un’annata importante in Serie D. Abbiamo parlato della prossima fondamentale partita, della sua esperienza nell’anno passato e del campionato in generale con lui, l’enfant prodige coi guantoni.
A vent’anni, sei uno dei portieri più giovani di tutto il campionato. Ti senti un po’ come Buffon ai tempi del Parma?
Buffon ai tempi del Parma era in Serie A, io in D! Scherzi a parte, mi ha fatto piacere aver giocato con continuità anche l’anno scorso, ma devo lavorare molto.
La scorsa stagione hai giocato in Serie D con il Formigine. Com’è andata quell’esperienza?
E’ stata un’esperienza molto positiva personalmente, mi ha estremamente aiutato a crescere. Sotto il punto di vista della squadra, però, un po’ peggio: siamo retrocessi e per mille motivi siamo tornati in Eccellenza.
Ora a Colorno come ti trovi?
Molto bene. Siamo partiti forte, ora ne abbiamo perse due di fila…
Tornerete ai vertici?
Certamente! Se continuiamo a lavorare come stiamo facendo non ho dubbi: usciremo presto da questo brutto periodo. Il Castelvetro è irraggiungibile, ma per la seconda posizione ci siamo anche noi.
La prossima giornata presenta lo scontro diretto tra voi e la Fidentina. Pronostici?
Sono molto forti e stanno giocando molto bene. Sono l’unica squadra ancora imbattuta: è molto difficile segnare contro di loro (è vero, miglior difesa del campionato con solo 5 reti subite, ndr). Alessandrini, un loro difensore, è stato mio compagno di squadra l’anno scorso e lo ritengo il difensore centrale più forte del campionato. Sarà una partita molto difficile, ma potremo dire la nostra e portare a casa punti preziosi.
Quanto è forte Giuseppe Cozzolino, punta del Castelvetro, che ti ha segnato ben 3 volte nella partita del 1° novembre?
Molto forte, direi il miglior attaccante che abbia incontrato finora. Giocammo contro anche l’anno scorso. Lui è uno che ha fatto la differenza anche in D, figurati in Eccellenza…
Qual è stato l’aspetto più complicato nel passaggio dalle giovanili al calcio “dei grandi”?
E’ un mondo totalmente diverso. Con “i grandi” devi prestare maggiore attenzione ai dettagli. Ad esempio, è difficile che giocatori esperti e scaltri sbaglino nell’uno contro uno con il portiere. L’attaccante di Eccellenza sa aspettare fino all’ultimo secondo, guardandoti negli occhi, poi la piazza all’angolino. Occorre imparare a stare in piedi fino all’ultimo. E andare a prenderla.
Cosa ci dici del leggendario preparatore dei portieri che avete a Colorno, Mauro Longari?
Mi trovo molto bene con lui. Ero stato qui a Colorno anche due anni fa, dunque lo conoscevo già, ma è effettivamente una grande persona.
Qualche consiglio ai portieri più giovani?
Lavorare tanto e non soffermarsi sugli errori commessi. Ogni portiere ha avuto delle incertezze, è legittimo.
Studi?
Sì, economia a Parma. Quest’anno mi riesce meglio siccome, vivendo a Parma, non devo più fare circa 80 km verso Formigine: venti minuti di macchina e sono all’allenamento.
Due cose per concludere: un commento all’esclusione di Buffon dalla lista per il Pallone d’Oro e uno su Manuel Neuer.
L’esclusione di Buffon, francamente, non la capisco neanch’io. Forse non è più il super portiere che era qualche anno fa, ma è comunque uno dei tre più forti al mondo. Neuer ha rivoluzionato il ruolo, è un difensore aggiunto. Stando così alto, così “fuori dalla porta”, aiuta incredibilmente i propri difensori sulle palle lunghe. E tra i pali è fenomenale.