Il campionato di Eccellenza, se analizzato nelle sue pieghe più profonde, nasconde bellissime storie di vita. E’ il caso di Davide Demicheli, esperto difensore del Colorno, e del suo neonato figlio Filippo. Abbiamo parlato con la colonna della difesa giallo-verde di questo, ma anche del campionato, che sta portando la squadra ducale ad una salvezza abbastanza tranquilla.
Innanzitutto, tutto bene il bimbo?
Sì, grazie. Per fortuna tutto bene, sia lui che la mamma.
Pensi che il fatto di diventare padre ti condizionerà in campo? Dicono che solitamente i figli piccoli rabboniscono i genitori…
E’ ancora presto per dirlo, il bimbo è ancora all’ospedale. Ma se vuoi una previsione ti dico di no: entrerò in tackle deciso tanto quanto prima.
Domanda d’obbligo, poi passiamo al Colorno: il primo regalo che farai a tuo figlio sarà un pallone?
L’importante è che faccia sport e non sia pigro. Poi sarà lui a decidere, ma è importante per un bambino fare attività sportiva.
La salvezza, con 36 punti in 26 giornate, sembra ormai acquisita. Puntate a qualcosa di più?
Vogliamo prima arrivare a quei benedetti 40/45 punti che garantiscono una certa tranquillità, poi vedremo. Sarà complicato, comunque: nelle ultime giornate affrontiamo tutte squadre di vertice. Portare via punti a squadre più attrezzate è difficile, ma ci proveremo.
Siete il quarto miglior attacco ma anche la quarta peggior difesa (DATI AL 10/03/2015, ndr) del campionato. Come ti spieghi questi numeri?
Specialmente nel girone d’andata abbiamo preso valanghe di gol, pur facendone parecchi. Probabilmente tutto è dovuto a fattori di carattere psicologico: avevamo poca fiducia nei nostri mezzi. Per fortuna, ora il trend difensivo sta cambiando. L’attacco invece è sempre stato prolifico.
Sei considerato un personaggio positivo nello spogliatoio, uno che riesce sempre a dare l’esempio e mantenere alta l’allegria. Che ne pensi?
Davvero i miei compagni pensano questo di me? Ne sono onorato. Il sostegno morale e l’allegria sono elementi imprescindibili all’interno di uno spogliatoio.
Da giocatore esperto, che consigli ti senti di dare ai tuoi compagni più giovani?
Sicuramente consiglio loro di proseguire con gli studi, in modo da avere un’occupazione extra-calcistica che possa soddisfarli. Inoltre, ascoltare e imparare dai più navigati porta sempre frutto, pur non rinunciando al divertimento. Se non ci si diverte quando si è giovani…
Si è parlato molto del fatto che la Errea, sponsor tecnico del Colorno, con il Parma in tracollo, punti ora molto forte sul Colorno stesso. Sai dirci qualcosa in più?
Non so nulla, davvero. E’ la prima volta che sento questa voce.
Cosa ti aspetti dal tuo futuro, calcisticamente parlando e non?
Tra lavoro, figlio e pallone devo vivere alla giornata. Alla mia età non si può più sognare la serie A, anche perché ormai fisico e salute cominciano a chiedere qualche pausa in più. Giocherò sicuramente ancora diversi anni, ma compatibilmente agli impegni già citati.