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IL PAGELLONE di Eccellenza e Promozione

IL PAGELLONE di Eccellenza e Promozione

Stagione in chiaroscuro per le compagini del nostro territorio che hanno disputato i gironi A di Eccellenza e Promozione: da un lato, la Fidentina ha stabilito il proprio record di punti in Eccellenza e ha accarezzato a lungo il sogno di terminare tra i primi due posti, salvo arrendersi solo al rush finale; dall’altro, le note dolenti riguardano i โ€œcuginiโ€ del Fidenza, che hanno tirato i remi in barca dopo la sosta natalizia (il club bianconero non ha potuto evitare la seconda retrocessione consecutiva in due anni) e i bussetani del Pallavicino, che hanno fatto ritorno in Promozione dopo il mancato successo in casa del Fiorano nel play out.
Dalla Promozione non salirร  nessuna squadra di Parma per la stagione 2016/2017, visto che la Piccardo ha bucato l’accesso agli spareggi. Notevole la stagione del neopromosso San Secondo, che chiude a ridosso delle grandi. Amare retrocessioni per Soragna, Medesanese e Traversetolo, i cui posti verranno colmati dalle new entry Borgo San Donnino (primo classificato), Noceto (vittorioso nel play off), salite entrambe dal girone A di Prima Categoria, Basilica 2000 (che ha avuto la meglio sulla Biancazzurra nella finale play off) e Marzolara (finalista di Coppa), promosse dal girone B. Il consueto pagellone di fine stagione di Sportparma รจ firmato da Lorenzo Fava.

ECCELLENZA

Fidentina: 8,5
รˆ la miglior stagione nella storia del club borghigiano, coronata persino dal record di punti (ben 67) nel campionato di Eccellenza: il gruppo di mister Mazza supera la soglia dei 60 ottenuta nel campionato ’13/’14. Basterebbe questo a giustificare il voto in pagella. Ma nell’annata della squadra granata c’รจ tanto altro da menzionare: ad esempio, l’imbattibilitร  durata per le prime quindici partite di campionato, oltre che la seconda difesa meno battuta del girone A (con 25 reti subite) grazie anche alle prestazioni del giovane portiere Ghiretti, ormai diventato una certezza. Galli e compagni, al giro di boa, si ritrovano sul secondo gradino del podio a quota 38 (con un vantaggio sul Rolo di +4), imbattuti negli incontri al โ€œBallottaโ€ e con appena 7 gol incassati al netto delle prime diciassette partite: numeri che facevano sperare a un sogno impensabile a inizio stagione.
Nella seconda metร , la squadra di Fidenza perde qualche punto di troppo per strada (vedi il trittico di gare Colorno, Pallavicino, Casalgrandese), le superpotenze Castelvetro e Rolo nel frattempo prendono il largo e, alla fine, il sogno del secondo piazzamento che regalerebbe gli spareggi per salire in D rimane chiuso nel cassetto. Mazza, perรฒ, ancora una volta ha svolto un ottimo lavoro e la prossima potrebbe essere la stagione della consacrazione definitiva come โ€œbigโ€ del campionato per la favola Fidentina. Elegante.

Colorno 7
Ennesimo torneo disputato in grande stile sotto la gestione del tecnico Piccinini, che in due anni sulla panchina gialloverde ha centrato altrettante salvezze tranquille. Lo scorso campionato i ducali terminarono al nono posto con un bottino pari a 45 punti; in questo, invece, Caraffini e soci riescono a migliorare il rendimento e chiudono settimi a quota 49. Peccato per il finale di stagione un po’ stentato โ€“ con appena due successi in undici partite โ€“ che preclude l’aggancio alla quarta posizione, che sembrava essere a portata di mano dopo un incoraggiante girone d’andata. La nota lieta si chiama Davide Mastaj, attaccante classe ’98, sbocciato (dopo l’esordio dello scorso anno) nella prima metร  di stagione: su di lui hanno giร  messo gli occhi tante societร  professionistiche del panorama italiano e non solo (lo testimonia lo stage fatto con il Norwich in autunno).
Limitato da qualche guaio fisico di troppo nel girone di ritorno, Mastaj ha chiuso in classifica marcatori con 8 gol, uno in piรน del suo compagno di reparto Pietro Lorenzini, tornato a grandi livelli nel campionato di Eccellenza; bene anche i due Bovi e Mariniello, elementi da cui si dovrร  ripartire nel futuro. Chi, invece, non farร  piรน parte dei gialloverdi รจ la guida tecnica: Piccinini รจ promesso sposo del Brescello e verrร  sostituito da Roberto Voltolini che, nella recente esperienza triennale di Salso, si รจ dimostrato abile nel valorizzare i giovani a sua disposizione. Finisce un ciclo, ma il club del presidente Saccani ha basi solide per proseguire sulla giusta strada. Garanzia.

Salsomaggiore: 6,5
Sesta salvezza consecutiva per la compagine termale che si garantisce il pass per l’Eccellenza 2016/2017 con qualche giornata d’anticipo. L’annata, inaugurata con appena un pareggio strappato nei primi quattro turni, non comincia con il piede giusto; la squadra, perรฒ, corregge subito gli errori di inizio stagione e al termine del girone d’andata, dall’alto dei suoi 23 punti, vanta giร  un margine di quattro lunghezze sulla zona play out.
Nella seconda parte di stagione, i gialloblรน ci mettono qualche giornata di troppo a chiudere il discorso salvezza, ma il team termale non appare mai veramente in affanno e a rischio spareggi. Anche se la stagione non regalerร  i 50 punti dell’anno passato e i 54 di due stagioni or sono, Voltolini riesce comunque a tagliare il traguardo della terza salvezza consecutiva, con una rosa sicuramente uscita indebolita dal mercato estivo dopo gli addii del bomber Di Maio e del centrocampista Batchouo. Alla fine รจ dodicesimo posto con 44 punti, grazie anche alla solita tenacia mostrata nelle partite disputate al โ€œFrancaniโ€, diventato un fortino difficile da espugnare (il campo salsese รจ stato teatro di appena due ko in campionato su diciassette incontri). Tenace.

Pallavicino: 5
Annata negativa per il team di Busseto, che deve abbandonare l’Eccellenza dopo otto lunghi anni di militanza: retrocessione inaspettata e decretata al termine dello spareggio play out โ€“ il secondo in due anni โ€“ dinnanzi al meglio classificato Fiorano (gara terminata 1-1). Bravi i modenesi ad acciuffare un pari preziosissimi in zona Cesarini, lasciando perรฒ l’amaro in bocca al club parmense. Dopo un inizio tutto sommato positivo, la stagione incomincia a prendere una brutta piega nel periodo autunnale quando la societร  della Bassa opta per l’esonero di Pietranera, rimpiazzandolo con l’ex Soragna Barbieri (era il 23 novembre). Inizialmente, il cambio di panchina porta buoni frutti: infatti, il Pallavicino chiude l’andata al tredicesimo posto con 19 punti, ben sei in piรน rispetto alla Cittadella terzultima.
Anche al ritorno dalle vacanze i bussetani sembrano godere di buona forma, tant’รจ che allontanano sensibilmente la zona play out. I mesi di febbraio e marzo, perรฒ, sono cruciali per il prosieguo del torneo: Fiorano e Cittadella completano le rispettive rimonte, mentre la compagine di Barbieri, racimolando appena quattro punti in sette incontri, inizia a mostrare i primi segni di cedimento. Lo score negativo complica il percorso dei biancoblรน che, nonostante il finale in crescendo e i 40 punti totalizzati nella stagione, si vedono costretti a superare l’ostacolo Fiorano, in trasferta, nella gara unica dello spareggio per non retrocedere. L’impresa a Cardillo e compagni non riesce, sebbene il vantaggio iniziale e un rigore sciupato che avrebbe chiuso la contesa; sono i modenesi a far festa dopo centoventi minuti di emozioni e sofferenze. Anche se il torneo ha mostrato un livello di competitivitร  che non si vedeva da tempo โ€“ lo dimostra il fatto che i quaranta punti conquistati non siano bastati โ€“, il giudizio finale sul Pallavicino, costruito in estate dal direttore sportivo Bianchi per disputare un campionato (quasi) da metร  classifica, non puรฒ essere positivo. Harakiri.

Fidenza: 4
Che non sarebbe stato un anno facile, lo si sapeva; che il Fidenza non avrebbe fatto un campionato di vertice, per tornare da dove era venuto (la Serie D), pure. Ma che il club bianconero sarebbe retrocesso senza nemmeno passare dai play out โ€“ e con l’arrendevolezza mostrata nel girone di ritorno โ€“ non se lo sarebbe aspettato nessuno. La rosa inizialmente affidata a Dall’Igna, seppur troppo corta e con la panchina quasi sempre allungata da tanti giovani della Juniores, poteva vantare elementi importanti per la categoria quali il portiere Pini, il centrocampista Ibrahimi, l’esterno Bandaogo e il centravanti Martini, a cui da dicembre รจ stato affiancato il piรน esperto Piras. L’avvicendamento che ha portato Macchetti in panchina dopo la tredicesima giornata, con il Fidenza sull’orlo del baratro con appena sei pareggi ottenuti (e il misero bottino di quattro reti realizzate), in un primo momento sembra portare i suoi frutti: i bianconeri chiudono il girone d’andata al quattordicesimo posto con 15 punti, in piena corsa play out; ma, di fatto, il loro campionato terminerร  con le ultime uscite del 2015. Nel girone di ritorno arriva una sola vittoria, alla trentaduesima, nello scontro tra giร  retrocesse con il Brescello: un successo che chiude un digiuno che durava addirittura dal 6 dicembre.
Lo score del Fidenza alla fine del campionato รจ molto triste: 21 punti, tanti quanti il numero di sconfitte incassate; appena quattro le vittorie e nove pareggi. Nella disastrosa stagione della societร  dei fratelli Chiesa non possiamo scordare la tragicomica gestione del โ€œcaso Messineoโ€, giocatore tesserato irregolarmente e comunque schierato in campo ad inizio stagione. Scelta, ovviamente, fatta in buona fede, ma che รจ costata molto cara: il match contro il Luzzara dell’ottava giornata, proprio quella in cui la squadra di Dall’Igna riusciva a ottenere il primo successo sul campo, fu aggiudicato con un perentorio 3-0 a tavolino in favore dei reggiani. Episodio simbolo di un’annata disastrosa. Dopo il penultimo posto di quest’anno (arrivato dopo i soli 21 punti conquistati), il Fidenza dovrร  scegliere se ripartire dalla Promozione โ€“ che si รจ โ€œguadagnataโ€ sul campo โ€“ o addirittura dalla Prima Categoria: sono alle spalle i bei tempi trascorsi in Serie D. Carneade.

PROMOZIONE

Piccardo&Savorรจ: 5,5
Siamo onesti. Sebbene in questa annata i gialloneri, in termini di posizione di classifica, risultino essere la miglior parmense del girone A di Promozione, non possiamo considerare del tutto positiva e soddisfacente una stagione terminata al quinto posto e, per di piรน, con l’esclusione anticipata dai play off. Infatti, l’obiettivo annunciato dei piccardini, indicati da tutti come i grandi favoriti, era quello di proseguire la scalata, avvenuta con successo nelle categorie inferiori, e proiettarsi subito in Eccellenza. Il campionato perรฒ nasconde tante insidie e, soprattutto, tante antagoniste: Bibbiano e Nibbiano diventano ben presto irraggiungibili e l’obiettivo del primato svanisce. Complice un girone d’andata disputato con il freno a mano tirato (terminato al settimo posto, ex aequo con il Carignano a 27 punti), il club decide di intervenire pesantemente sul mercato acquistando Roncarati, sia per cercare di correggere qualche errore di valutazione commesso in estate sia per provare a rimettersi disperatamente in carreggiata.
L’รฉquipe di mister Pioli, dopo il giro di boa, cambia marcia e si avvicina sempre piรน ai play off ma, nonostante il quinto piazzamento finale (a quota 66), rimane tagliata fuori dagli spareggi a causa dei sette punti di differenza che la dividono dal Nibbiano secondo classificato. Il club del predente Scrinzi paga qualche momento di smarrimento nella prima parte e un paio di uscite a vuoto (vedi i match contro Il Cervo e Carignano del 20 e 23 marzo, in cui Baudi e soci hanno raccolto un solo pari) nel girone di ritorno, in cui comunque sono stati ottenuti ben trentanove punti. Ritroveremo, dunque, ai nastri di partenza una Piccardo agguerrita e desiderosa di svolgere un ruolo da protagonista nella prossima annata: Vittorio Bazzarini, liberatosi dal Borgo San Donnino, sarร  il tecnico chiamato a centrare un obiettivo ormai a tutti noto. Floppino.

Carignano: 6,5
Stagione senza infamia e senza lode per il Carignano, chiamato a ripartire dopo la retrocessione dall’Eccellenza della passata annata: nessun obbligo di pronta risalita imposta alla squadra, gli obiettivi societari erano stati limitati alla sola lotta per un posto play off. La concorrenza, perรฒ, si รจ rivelata fitta e serrata fin dalle prime uscite ed entrare nella โ€œtop fiveโ€ del girone A, alla fine dei conti, sarebbe stata una vera impresa per i giallorossi. La squadra allenata da Alessandro Piscina โ€“ che ha chiuso al settimo posto a quota 53 โ€“ si รจ arresa forse troppo presto ai sogni di insidiare le concorrenti per un posto agli spareggi; tuttavia, basti pensare che formazioni del calibro di Piccardo e Agazzanese (probabilmente, le due principali candidate al salto di categoria) sono rimaste escluse dalla post season per capire quanto davvero fosse impegnativo il livello della Promozione quest’anno.
I giallorossi terminano l’andata con 27 punti e il girone di ritorno con uno in meno: troppe sconfitte (nove) tarpano le ali a Dessena e compagni, che perรฒ nel finale di stagione si tolgono comunque qualche sfizio, come quello di battere club blasonati quali Piccardo e Bibbiano. Le ultime tre partite, invece, fruttano un solo punto: misero bottino che non permetterร  ai giallorossi di migliorare la propria posizione. Alla fine esulta solo Fiordelmondo, capocannoniere in solitaria con 22 gol. Si ripartirร  da Marcotti, che sostituirร  il partente Piscina: da agosto in poi, il nuovo coach avrร  dunque l’onere di perfezionare quel che di buono gli avrร  lasciato in ereditร  il suo predecessore. Onesto ma essenziale.

San Secondo: 6,5
Neopromossa e al ritorno in Promozione dopo sette lunghi anni di purgatorio, la formazione sansecondina โ€“ data da tutti come una delle piรน accreditate a ricoprire i posti della zona calda della classifica โ€“ ribalta ogni pronostico e disputa una stagione da incorniciare. La premiamo con una sufficienza piena che vale anche lo scettro โ€œmoraleโ€ di squadra rivelazione tra le parmensi della stagione; ottimo il torneo disputato da mister Barbarini, tornato in panchina dopo gli anni da vice ai Crociati Noceto, che ha saputo estrarre dal gruppo a sua disposizione ogni potenzialitร . I bianconeri sono inciampati nei primi ostacoli portati dal nuovo campionato (zero punti dopo le prime due), ma ci hanno messo poco a raddrizzare il proprio cammino e a tirarsi fuori dalle sabbie mobili dei play out: al termine del girone d’andata, il San Secondo vantava un prezioso vantaggio di quattro lunghezze sulla tredicesima che, via via con il corso delle giornate, รจ aumentato fino a condurre il club della Bassa alla tranquilla salvezza.
Arrivati con quarantuno punti in graduatoria a sei turni dalla fine della regular season, ci saremmo immaginati un rush finale scoppiettante da parte dei parmensi, che invece hanno tirato un po’ i remi in barca: dalla ventinovesima alla trentatreesima il San Secondo ha conseguito appena tre punti e incassato altrettante sconfitte. Tuttavia, ha chiuso nel migliore dei modi (ottavo a 47 punti), ritrovando il successo nella gara conclusiva contro la Castellana. Nota di merito a parte per il bomber Gualtieri, vero e proprio trascinatore con le sue 15 marcature; bene anche il giovane Camara che, grazie ai 13 gol messi a segno, ha confermato quanto di buono fatto vedere l’anno passato con la maglia della Valtarese. Il prossimo anno, quando la societร  del presidente Bandini spegnerร  le cento candeline sulla torta, si potrร  festeggiare ancora in Promozione. Sorpresa.

Terme Monticelli: 6
Anche per il Monticelli, piazzatosi al nono posto, la salvezza รจ arrivata con qualche settimana di anticipo, ma il suo percorso non รจ stato sempre regolare. Nella prima metร  di torneo, la squadra termale aveva potuto contare sull’apporto del bomber di razza Roncarati che, perรฒ, dopo soli cinque mesi, ha abbandonato la causa a stagione in corso per accasarsi alla ricca e ambiziosa Piccardo&Savorรจ. Il team di mister Abbati chiude al giro di boa con un numero di punti in classifica (25) che fa presagire a una seconda parte di stagione in cui potersi togliere piรน di una soddisfazione. Il rapporto tra il tecnico e la squadra, perรฒ, inizia a logorarsi velocemente e l’esonero diventa un dato di fatto, nonostante la vittoria, dopo la gara con il Montecchio della ventottesima giornata: Abbati lascia il team al nono posto con 38 punti e Pattaccini, โ€œpromossoโ€ dalla Juniores, non fa altro che consolidarlo aumentando il bottino con ulteriori otto punti, che consentono al Monticelli di terminare con il dignitoso score di 46.
Alla fine, il borsino รจ sicuramente positivo, anche se forse la dirigenza, presieduta da Renzo Ferrari, si sarebbe aspettata qualche punticino in piรน. Nell’economia della stagione hanno pesato la mancata sostituzione di Roncarati con un’alternativa di ruolo e l’amore probabilmente mai sbocciato con Abbati. Le note positive non sono comunque mancate, come le conferme dei giovani Rampini e Cantelli e il โ€œone more timeโ€ dell’eterno Vincenzi, tornato a indossare gli scarpini ai piedi, prima di abdicare definitivamente. Rispetto alla stagione 2014/2015 viene migliorato il decimo posto, ma nel pallottoliere si contano tre punti in meno. Per questo il nostro voto non va oltre una sufficienza. Stazionario.

Langhiranese: 6
รˆ finito presto, troppo presto, il serbatoio della Langhiranese, che aveva iniziato il campionato ingranando fin da subito la quinta. Ottima la partenza dei grigiorossi, neopromossi e al ritorno in Promozione dopo due anni di assenza, che riescono fin da subito a metter da parte un bottino di punti cospicuo; la formazione di Enore Paoletti รจ la vera sorpresa della prima metร  di torneo, che viene chiusa all’ottavo posto con 26 punti, appena uno in meno delle โ€œbigโ€ Carignano e Piccardo. Con l’avvento del 2016, tuttavia, la Benemerita rimane senza benzina e si vede costretta a concludere la propria corsa arrivando fino al traguardo con le poche energie rimaste. Peccato per il girone di ritorno, in cui sono arrivati appena 16 punti, che ha rischiato di rovinare uno sprint perfetto: i ragazzi di Paoletti, praticamente giร  salvi dopo le vacanze natalizie e quindi rimasti forse senza stimoli, sono stati a secco di vittorie per ben dieci turni (nel periodo trascorso dal 10 gennaio al 23 marzo). Tuttavia la formazione della Val Parma ha chiuso dignitosamente all’undicesimo posto a quota 42, grazie a due pari e due successi nelle ultime sei di campionato. Metaforicamente: lo studente ha le capacitร , ma avrebbe potuto fare di piรน. Calante.

Traversetolo: 4,5
Insieme al Soragna รจ la squadra parmense che quest’anno ha fatto registrare la piรน grande involuzione: il Traversetolo in versione 2015/2016 cambia poco e conferma in blocca la rosa, ma sembra la copia sbiadita rispetto a quello memorabile della stagione passata โ€“ che aveva regalato un bel settimo posto (conquistato con 52 punti). Fin dalle dimissioni di Germini, arrivate dopo sole sette giornate (tante quante il bottino di punti in classifica dei gialloblรน), si capisce che il giocattolo sembra essersi rotto. La societร  si affida al guru Ferrarini, che torna sulla panchina del club dopo l’esperienza conclusasi nel 2010, ma il cambio non porterร  gli effetti sperati: sotto la sua gestione i parmensi racimoleranno appena quattro vittorie in ventisette partite. L’attacco stenta e ha le polveri bagnate (alla fine del torneo sarร  il peggiore in assoluto con 22 gol fatti) e se non si segna diventa impossibile vincere.
La formazione gialloblรน si aggrappa alla classe del suo uomo chiave Michele Brembilla, protagonista in stagione con 13 reti e capace di tenere in linea di galleggiamento i suoi in diverse circostanze della stagione (vedi la doppietta nel match di ritorno contro Il Cervo siglata in extremis). Con il misero score di 29 punti e una media di 0.85 a partita (con questi numeri di solito si retrocede), il club ducale puรฒ esultare per essere arrivato al play out, in cui puรฒ giocare per due risultati su tre: ma al โ€œTesauriโ€ a far festa saranno i cugini de Il Cervo. Dopo tanti anni tra Eccellenza e Promozione finisce la bella favola del Traversetolo, il cui futuro societario dovrebbe per altro essere surrogato alla Piccardo&Savorรจ. Game over.

Il Cervo: 5,5
Potremmo scrivere โ€œvedi sopraโ€ oppure fare un copia e incolla della pagella del Traversetolo, visto che il percorso dei neroverdi per quasi tutto l’arco della stagione รจ andato a braccetto con quello dei cugini gialloblรน. Il Cervo arriva a pari punti con il Traversetolo, ma scivola dal quattordicesimo posto (che consente di giocare il play out tra le mura amiche e di potersi salvare persino in caso di pareggio) in virtรน di una peggiore situazione negli scontri diretti. La vittoria decisiva, nel giorno del play out che regala la salvezza ai collecchiesi, risolleva una stagione davvero tribolata e costellata da troppe sconfitte (addirittura ventuno) e poche gioie (appena otto vittorie e cinque pareggi); la squadra affidata ad Andrea Balboni (dopo l’iniziale esonero di Paolo Pisi), nonostante i sei punti accumulati sulla terzultima al giro di boa, perde piรน volte l’occasione di agganciare il dodicesimo posto, che significa tranquillitร , e col passare delle giornate finisce nel purgatorio in attesa di giudizio.
L’inferno sembra avvicinarsi quando in nove partite, dalla ventiquattresima alla trentaduesima, Il Cervo non porta a casa nemmeno un successo, ma fortunatamente c’รจ chi non riesce a far meglio. La vittoria finale, firmata da Francesco Pugliese, ai danni del Traversetolo nell’annunciato play out fa felici tutti e aumenta il voto in pagella per il club di Collecchio, la cui annata tuttavia non puรฒ essere considerata pienamente sufficiente. Rimandato.

Medesanese: 4
Dopo la miracolata salvezza del passato campionato, arrivata ai play out soltanto โ€œgrazieโ€ alle intemperanze del presidente del Royale Fiore, quest’anno i biancoblรน non sono riusciti ad evitare la retrocessione. Tirando le somme alla fine dei giochi, saranno ben quattordici i punti in meno rispetto ad un anno fa. Eppure, sulla carta, la compagine biancoblรน avrebbe potuto sicuramente lottare quantomeno con le altre due parmensi per gli spareggi, visto che in rosa figuravano giocatori di spessore quali Terranova, Guasti, Dede e la scommessa (vinta) Dellapina; l’ex portiere di Fidentina e Felegara 07, al primo campionato di Promozione giocato da centravanti (dopo il debutto al Fraore in Seconda Categoria), si รจ rivelato l’elemento piรน positivo della squadra, diventandone il capocannoniere con nove reti. L’inizio di torneo รจ stato da incubo, con sei sconfitte in altrettante partite.
Il prosieguo, forse, ancor peggio, ma il trittico di successi contro Traversetolo, Castellana e Boretto โ€“ il miglior momento della stagione โ€“, dalla settima alla nona giornata, aveva fatto sperare in un ritorno di fiamma. Invece, la squadra allenata inizialmente da Simone Bertani si รจ ben presto smarrita e non รจ piรน stata in grado di uscire da un periglioso labirinto; nemmeno l’arrivo in panchina (era il 10 novembre) di Teodoro Caiulo รจ servito alla truppa biancoblรน per ottenere la tanto desiderata via di fuga da una situazione giร  molto critica prima ancora della fine del girone d’andata, concluso da terzultimi con appena 11 punti. Nella seconda metร  di stagione, la squadra di Medesano, trasformata dalla rivoluzione operata sul mercato, non ha saputo raccogliere piรน di due vittorie e sei pareggi in diciassette partite. Troppo poco. Inevitabile dunque che la disastrosa annata โ€“ condita anche dai due punti di penalitร  e dalla vittoria sul campo tramutata in sconfitta a tavolino contro il Montecchio a causa della querelle Kassi, schierato nel match d’andata nonostante la squalifica โ€“ terminasse con un mesto e anticipato ritorno in Prima Categoria. Caso clinico.

Soragna: 4
Tre vittorie e cinque pareggi durante la regular season valgono i 14 punti che sono serviti al Soragna per non chiudere quantomeno all’ultimo posto (il Boretto si รจ fermato a 13). Questa, se vogliamo, รจ l’unica nota positiva della stagione dei neroverdi. Perchรฉ, d’altro canto, i numeri negativi della squadra della Bassa fanno capire chiaramente l’andamento della stagione: ventisei sconfitte, ottantasette gol subiti, una sola vittoria in trasferta e una media di appena 0,41 punti a partita. Il solo pareggio, ottenuto per altro nella gara d’esordio, nei primi dieci turni di campionato aveva lasciato presagire la drammaticitร  dell’annata: solo a quel punto la societร , per mano del direttore generale Faroldi, e il tecnico Rondani, che nel frattempo aveva giร  rassegnato per tre volte le proprie dimissioni, capiscono che sarebbe inutile proseguire insieme. Con l’arrivo del giovane Bigliardi il team conquista le prime vittorie (sette punti in cinque partite), ma ben presto con altre sconfitte e numerosi infortuni โ€“ che priveranno la formazione di diverse pedine fondamentali โ€“ la situazione diventa irrecuperabile.
La nave del Soragna sbatte contro un iceberg e tanto lentamente quanto inesorabilmente incomincia a sprofondare negli abissi: salvarsi diventa una pura utopia e tutto il gruppo si abbandona all’idea di una mesta fine. Le ultime quindici partite segnano un altro primato negativo, visto che in questa macro-sequenza la squadra non riuscirร  ad ottenere piรน di tre pareggi, andando spesso incontro a diverse imbarcate (il 6-0 di San Secondo, lo 0-8 interno con la Castellana, il 5-0 con la Castelnovese, i 6-1 in casa del Gotico e Bibbiano e lo 0-7 finale subito dalla Piccardo).
Ma la nave era giร  naufragata da parecchio tempo. Purtroppo non sempre si riesce a raddrizzare stagioni che incominciano con il verso sbagliato: il nuovo corso (targato mister Setti) ripartirร  da zero per provare a ben figurare in Prima Categoria, magari ricominciando da quei giovani del posto che, un po’ per necessitร  e un po’ per scelta, sono stati gettati nella mischia in corso d’opera. Titanic.

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