Dopo il turno di riposo, i fari del girone A sono puntati sul Fainardi dove va in scena il big match tra la Farma, seconda in classifica, e la capolista Urbe Roma, avanti ai leoni di sola mezza partita.

Una squadra, quella capitolina, dal box performante quanto quello della Farma (.301 contro .300, due dei tre migliori attacchi di tutta la serie A) ma che spicca per un monte di lancio molto solido, il migliore di tutta la lega con una incredibile media pgl di 1.66. Curiosamente, a questa bassa media pgl contribuisce il solo monte italiano, in quanto non c’è il lanciatore straniero, di qualità ed esperienza con uno dei due partenti Rodà (3-1, 0.81, la cui unica partita persa finora è stata quella dell’ultimo turno con la neo promossa Mastiff) ed il rilievo Costantini (3 salvezze su altrettante partite e nessun punto) su tutti. L’altro partente è l’ex Latina e Fortitudo, Ularetti che l’anno scorso fece vedere i sorci verdi. La Farma proverà a puntare sulla maggiore compattezza del line up, con ben sei battitori di quello “titolare” sopra i .300 di media, per provare ad incrinare la solidità del monte avversario ma, considerando che dovrebbero essere partite dal punteggio basso, sarà anche altro a dover incidere. Il cammino è ancora lungo, non è ancora stato fatto nulla finora. La squadra continua a divertirsi e a divertire e quello di sabato è un altro piccolo passo verso una certa consapevolezza. «Possiamo capire se faremo un campionato di alta classifica o da zone centrali – conferma manager Gradali -, che poi era l’obiettivo iniziale con la promessa di provare a migliorare. Ci sono molte squadre in un fazzoletto per cui ci vuole anche poco ad andare su e giù. Minimo vincerne una, se Roma dovesse vincere la serie vorrà dire che ha le spalle più grosse, ma noi non le abbasseremo comunque». Il turno di riposo ha dato modo a qualcuno di recuperare da piccoli malanni o affaticamenti, non così solo per Marchignoli.