Per soli 5 centimetri Tobia Bocchi (16,78, -0.1) è stato il primo degli esclusi nella qualificazione alla finale del salto triplo maschile.
L’atleta classe ’97, tesserato CUS Parma e Carabinieri, è rimasto fuori dalla finale per una questione di centimetri, sfiorando soltanto la qualifica. Il parmigiano Bocchi finisce tredicesimo (e primo degli esclusi), beffato nel round conclusivo ed eliminato per 5 centimetri. È andata meglio ad altri due italiani. Andrea Dallavalle (16,99, vento -0.4) ed Emmanuel Ihemeje (16,88, -0.7), piazzati rispettivamente al settimo e nono posto della qualificazione dell’hop-step-jump.
Subito un buon inizio da parte degli azzurri. Nel primo turno, Andrea Dallavalle atterra a 16,99 (-0.4), Emmanuel Ihemeje fa 16,88 (-0.7) e Tobia Bocchi 16.78 (-0.1). Tutti e tre si piazzano tra i primi dodici, con il solo Bocchi (decimo) collocato in zona pericolosa. Prima dello start va registrata una defezione importante: quella del cubano Andy Diaz, terzo nelle liste 2021 con un significativo 17,63. Al termine del secondo giro cambia poco, con tutti e tre gli azzurri ancora tra i primi dodici, ma con Bocchi che scivola fino all’ultima piazza utile (Dallavalle sesto, Ihemeje ottavo). Il portoghese Pedro Pablo Pichardo realizza un salto superlativo, misurato addirittura 17,71, la miglior misura di sempre in una qualificazione olimpica. Puntuale, al terzo round, arriva il salto beffa (per gli italiani): lo realizza il turco Necati Er, toccando i 17,11. Quanto basta per escludere Tobia Bocchi, tredicesimo, fuori dalla finale per 5 centimetri. L’ultima misura di ammissione è il 16,78 di Fabrice Zango.
Due italiani nella finale dei Giochi olimpici, che si disputerà giovedì mattina (alle ore 4 italiane, le 11 locali, ndr). Esattamente come a Londra 2012, in una serata magica, quando Fabrizio Donato fu terzo, e Daniele Greco quarto.
(In copertina, il saltatore parmigiano Tobia Bocchi in una foto d’archivio)