Ai Mondiali di Eugene cade dopo nove anni il record italiano dei 400hs al femminile: il nuovo primato nazionale lo riscrive la parmense Ayomide Folorunso.
L’ingresso in finale era una questione molto complicata e alla fine non c’è stato. Ma Ayomide Folorunso ha un buon motivo per cui consolarsi, anzi per festeggiare: il regalo più atteso è il record italiano, più volte sfiorato nel corso di quest’anno e finalmente centrato ad Hayward Field.
L’atleta fidentina corre in 54″34 in semifinale e migliora di due decimi il 54″54 di Yadisleidy Pedroso realizzato a Shanghai, nella tappa di Diamond League, il 18 maggio del 2013. Non basta per accedere alla finale mondiale, per la quale sarebbero stato necessario rivoluzionare la storia della specialità nel nostro Paese (53”72 l’ultimo crono di ammissione). Quello dell’ostacolista cresciuta tra le fila del CUS Parma è risultato essere il terzo tempo continentale tra le semifinaliste.
«Volevo uscire dalla pista sapendo di aver dato tutto – queste le parole di Ayomide – è stata una stagione in crescita e quindi so che questa è soltanto una tappa di passaggio per cose migliori che mi aspettano in futuro. Ho fatto qualche errorino tecnico perché ho preso qualche ostacolo sul primo rettilineo, ma tutto sommato sapevo che sarebbe stata una bella lotta e sono contenta di essere rimasta lì a combattere con loro. A che punto sono con la mia storia negli ostacoli? Mi sembra di essere ancora all’inizio, è come se li stessi capendo sto capendo ora, pur facendo ostacoli da quasi dieci anni».
(In copertina, la gioia della Folorunso dopo la semifinale nei 400hs a Oregon 2022 – Foto: Colombo/FIDAL)