Team Beltrami TSA – Marchiol protagonista nella tappa di ieri, la settima, del Giro d’Italia Under 23, con arrivo in salita a Montespluga: Filippo Baroncini è stato in fuga per quasi tutta la frazione, fino ad una manciata di chilometri dal termine, dapprima con altri undici atleti, che via via si sono frazionati lungo l’ascesa finale, nella quale è rinvenuto da dietro l’inglese Tom Pidckock che ha trionfato solitario rafforzando la sua maglia rosa.
Per Baroncini una bella prestazione nel contesto di un Giro in crescendo, che lo ha visto già due volte piazzato fra i primi dieci e ieri caduto a due chilometri dalla conclusione quando un altro buon risultato era alla portata (a fare la volata è stato il suo compagno Marco Grendene, 11°, anch’egli autore di una buona prestazione in questa corsa rosa dei giovani). Domani il gran finale con la Aprica – Aprica, tappa durissima che prevede anche l’ascesa del Mortirolo.
Oggi si è anche conclusa, a Forlì, la Settimana Internazionale Coppi e Bartali, gara professionistica di quattro giorni disputata tutta in Romagna. Per la squadra del team manager Stefano Chiari l’hanno conclusa in tre: Nicolò Parisini (classe 2000), Giosuè Crescioli e Luca Cretti (entrambi del 2001). Buonissime le prestazioni di Parisini nella seconda e terza tappa, le due più dure: in particolare, nella terza, è risultato il miglior piazzato fra i corridori dei team Continental. Per il pavese classe 2000 si tratta di un altro passo avanti nel suo percorso di maturazione.
“Nonostante le difficoltà che comporta il fatto di aver dovuto dividere in due la squadra per altrettanti impegni così importanti e difficili – le parole del team manager Stefano Chiari -, abbiamo ben figurato in entrambe le competizioni. Baroncini e Grendene sono sempre nel vivo della corsa al Giro, mentre Parisini ha dimostrato di saper stare fra i grandi e di avere ampi margini di miglioramento. Da applausi pure la cronosquadre della seconda semitappa della “Coppi e Bartali”, nella quale abbiamo offerto una prestazione onorevolissima, lasciandoci alle spalle anche alcuni team Professional. La cosa più bella è vedere come i nostri ragazzi stiano crescendo con quella giusta gradualità che è una delle premesse del nostro progetto di team Continental”.