Le parole di Roberto D’Aversa dal Centro Sportivo di Collecchio al termine dell’allenamento di rifinitura alla vigilia di Sassuolo-Parma. Ecco le parole del tecnico gialloblù:
GLI INFORTUNI: “Le difficoltà ci sono e ci sono state. Kucka si è fatto male durante un pre-riscaldamento, sicuramente non è stata una settimana semplice, ce ne sono successe di tutti i colori come qualcuno che ha avuto problemi di denti o di virus e non si è allenato, ma questa squadra ha dimostrato nelle difficoltà cose importanti e poi alle difficoltà sono abbastanza abituato da tre anni e mezzo circa. Il dispiacere è di non avere continuità nella rosa, molto probabilmente averla al competo ti porta ad avere anche meno infortuni”.
E’ UN DERBY: “La lista degli assenti è abbastanza lunga, sono anche giocatori importanti, ma quel che devo fare è non pensare a chi non è a disposizione ma a chi invece è a disposizione: domani è un derby e ci teniamo a riportare in campo tutto quello che si è fatto durante questo percorso. Questa squadra nelle difficoltà ha sempre fatto ottime cose e mi auguro che questo possa accadere anche domani”.
GERVINHO: “Credo che nel momento in cui si prende una decisione bisogna azzerare e ripartire. Dopo tutto quel che è successo lui è entrato a fare allenamento con la squadra e l’unica cosa che devo fare è valutare se è in condizione per partire o meno dall’inizio in partita senza farmi influenzare da quel che è successo. Tutto quel che è accaduto è acqua passata, l’unica cosa da fare ora è valutarlo per quel che fa in campo, mentre lui oltre ad aver fatto quel che doveva fare – e posso garantirvi che per come è lui che ha fatto un passo importante nel parlare con la squadra – deve tornare a fare quel che ha fatto finora, cioè cercare di aiutarci a farci vincere le partite.
Gervinho ha pensato di non voler venire al campo perchè molto probabilmente non voleva dare fastidio ai compagni, in periodo di mercato tante volte è successo il fatto di andare dal Mister e dire uno non c’è con la testa e vuole lavorare a parte, è una cosa normalissima fino a che il mercato coincide con le partite. L’unica cosa che ha sbagliato è stato di non presentarsi al campo, lui lo ha fatto in buonafede, secondo me è stata una mancanza di rispetto ma ora è inutile stare qui a parlare su questo aspetto, il tempo dimostrerà che tornerà a fare quel che ha fatto, il gruppo è composto da persone molto intelligenti”.
L’AMICO DE ZERBI: “E’ un allenatore molto bravo, con lui ho un rapporto d’amicizia da tanto tempo, quando giocavamo insieme a Monza io ero uno dei più anziani mentre lui usciva dalla Primavera insieme a Nicola Corrent dunque erano sotto la mia ala protettiva, c’è un rapporto forte da tantissimo. Del fatto che si parli bene di lui sono felice, come penso che lui sia felice del fatto che si possa parlare bene di me; chiaro che poi c’è la gara, la competizione, dove ognuno cerca di fare il bene per il proprio lavoro”.
IL SASSUOLO: “Affrontiamo una squadra nella migliore condizione psico-fisica, il Sassuolo arriva da 10 punti in 4 partite, in questo girone di ritorno sta avendo una marcia da Champions; anche loro hanno avuto tante situazione di infortuni ma ora sono quasi al completo, è una squadra forte che presenta alternative pazzesche, hanno giocatori di gamba, di tecnica. Prediligono il possesso palla, nel girone d’andata contro di noi erano partiti con il 4-3-1-2 mentre ora stanno giocando con il 4-2-3-1, hanno trovato equilibrio con il sistema di gioco. Non ci possiamo permettere di affrontarli senza le nostre armi che sono intensità e determinazione ma anche con il gioco, ultimamente stiamo facendo ottime prestazioni anche se poi succede che le ottime prestazioni come contro la Lazio nel secondo tempo non ti fanno portare a casa il risultato”.
KULUSEVSKI: “Ha giocato per 20 minuti nell’ultima gara e nella conferenza stampa pre-gara si era parlato di un minutaggio tale da non rischiare un’eventuale ricaduta, ma oltre al problema della lesione allo ileopsoas che è quasi guarita ha anche uno stato infiammatorio, ci vuole ancora un po’ di tempo per tornare a posto. Ognuno ragiona per il proprio operato però tante situazioni come gli infortuni di Inglese e Karamoh sono infortuni traumatici, quindi è inutile stare a ragionare su alcune situazioni dove a volte è anche il fato che conta: non mi appello alla sfortuna e fortuna sul risultato di una partita, ma sotto l’aspetto degli infortunati fortunatissimi non siamo, forse qualcosa si dovrà fare e non sul cambiamento o quant’altro, forse – ride – dovremmo fare venire qualcuno al campo a farci dare una benedizione”.
POLEMICHE ARBITRALI: “sugli arbitri ci sono persone competenti, c’è il designatore Rizzoli che è molto preparato, non siamo noi a dover dare giudizi sugli arbitri. Quello che mi preme sottolineare è nonostante tutto quello che è successo non ci sono stati strascichi, i giocatori non hanno preso ammonizioni e quant’altro per protesta e questo è un aspetto non casuale, abbiamo una figura molto importante come Riccardo Pinzani e ci tengo a sottolinearlo ma questo è anche il frutto di uno spessore umano che ho a disposizione: il fatto che il Capitano si rivolga in maniera molto educata è perchè tutti i giorni al campo martelliamo su questo punto, se quando c’è un episodio dubbio i miei giocatori non vanno a protestare è perchè quando facciamo le riunioni le indicazioni sono quelle di mandare solo il Capitano a parlare. Da questo punto di vista sono orgoglioso e voglio che la mia squadra continui a comportarsi così”.
KARAMOH: “La condizione è buona, se ci dovesse essere bisogno potrebbe fare parte della gara in corso”.
CHALLENGE: “Sono certo che gli altri sport possano darci insegnamento, se questo utilizzo del Var avviene negli altri sport come nel basket qualche vantaggio o miglioramento lo può portare, però mi preme sottolineare che la problematica è che ci sono ancora troppi dubbi sul regolamento, perchè non sempre il giudizio è certo su errore o non errore”.