Un altro anestetico e il Parma resta inchiodato nei bassi fondi della classifica. Finisce 2-2 il derby spareggio con il Cesena che era passato in vantaggio per due volte, ma è stato raggiunto da un rigore di Crespo e da un gol di Palladino ad una manciata di minuti dalla fine.
E’ stata un’altra domenica di approssimazione, di errori e di fischi; una valanga di fischi che ha travolto la squadra al triplice fischio finale. “Marino vattene” il coro che ha intonato la curva Nord e non solo, d’altronde ijl pareggio non serve a nessuna delle due squadre, soprattutto dopo la clamorosa vittoria del Lecce contro la Juventus. La partita è stata emozionante per numero di occasioni, ma non certo per lo spettacolo, molto mediocre. Il Cesena di Ficcadenti, anche lui contestato dai propri tifosi, si può mordere le mani per i 3 punti gettati al vento nei minuti finali.
LA TATTICA. Marino stravolge il Parma e in un solo colpo cambia modulo e uomini. Parma con il 3-4-3; fuori Zaccardo, Galloppa e Crespo (Angelo e Bojinov infortunati). Yun modulo che non modifica di molto l’atteggiamento della squadra, sempre molto carente dal punto di vista dell’organizzazione del gioco. Ficcadenti, invece, ha confermato quasi tutte le anticipazioni della vigilia: modulo 4-3-2-1, in attacco c’è Bogdani e non Budan; alle sue spalle Rosina e non Giaccherini. Due moduli molto diversi tra loro sebbene il risultato sia identico: manovra lenta, centrocampo ingessato e in attacco pochi rifornimenti. Il Cesena, però, è più cinico perché capitalizza al massimo quel poco che riesce a creare.
PRIMO TEMPO. L’avvio del Parma è convincente: al 2′ incursione sulla sinistra di Modesto, cross basso per Candreva che spalle alla porta prova una conclusione di destro che sfiora il palo. Al 12′ punizione velenosa di Giovinco, il pallone sembra indirizzato all’angolino ma Antonioli vola e devia in angolo. Al 17′ è ancora il Parma a rendersi pericoloso: Dzemaili sfonda per vie centrali e una volta arrivato al limite dell’area serve Modesto che calcia un diagonale di sinistro; rasoterra fuori di pochissimo. Al 19′ destro da fuori area di Giovinco, tiro centrale, Antonioli para. Passano 3 minuti e Giovinco crea ancora una buona occasione: cross dalla sinistra, destro al volo di Candreva (calcia in modo scoordinato), palla in curva. Al 24′ Candreva cerca di riscattarsi dall’errore precedente ma la mira è ancora una volta imprecisa e il suo destro termina sopra la traversa.
Al 32′ arriva la doccia fredda, alla prima azione d’attacco il Cesena colpisce. Rosina batte una punizione corta al limite dell’area, scambia con un compagno e con disinvoltura si accentra e calcia di sinistro, forte e centrale: il pallone rimbalza davanti a Mirante, il portiere viene ingannato, è il gol dell’1-0.
SECONDO TEMPO. Marino tenta il tutto per tutto: entra Crespo al posto di Dzemaili, Parma con il 3-4-1-2. I primi 10 minuti trascorrone senza sussulti. All’11’ ci prova Caserta dalla distanza, tiro impreciso (fuori alla sinistra di Mirante). Trascorrono pochi secondi e il Parma sfiora il pareggio: cross dalla destra di Valiani, testa di Amauri dal limite dell’area piccola, Antonioli ha i riflessi prontissimi e respinge con i piedi. Al 13′ destro potente di Valiani (da posizione leggermente angolata), Antonioli dice ancora di no.
Al 18′ Caserta vince un rimpallo al limite dell’area e si presenta davanti a Mirante, ma calcia male e il portiere para. E’ un’occasione mancata per chiudere la partita; sul ribaltamento di fronte Amauri si guadagna il rigore della possibile svolta: Von Bergen cintura Amauri in area e lo travolge, per Tagliavento non ci sono dubbi, è rigore. Crespo realizza con freddezza e riscalda il Tardini (1-1).
Il pareggio svegli i romagnoli che abbandonano l’atteggiamento rinunciatario dei primi minuti; al 24′ Colucci pennella per la testa di Bogdani, ma il colpo di testa dell’attaccante albanese termina fuori. Al 30 azione solitaria di Bogdani che salta Valiani ed entra in rea, calcia in porta da posizione angolata, Mirante è ben posizionato e respinge.
Al 34′ seconda doccia fredda: Morrone è ingenuo nel perdere un pallone a pochi passi dall’area, Giaccherini invece è bravo a crederci e dopo aver rubato palla crossa basso al centro dell’area dove Sammarco indisturbato segna di piatto destro. Al 44′, proprio nel momento di maggiore sconforto, il Parma trova il pareggio: un rinvio sbagliato di Antonioli e un rimpallo fortunoso consentono a Palladino di trovarsi a tu per tu con il portiere e non sbaglia; destro all’angolino basso (2-2). E’ l’ultimo capitolo della partita, finisce 2-2. Un pareggio che non serve a nessuno.
PARMA – CESENA 2 – 2
Marcatori: pt 31′ Rosina; st 19′ Crespo (rig.); 34′ Sammarco, 44′ Palladino
PARMA (3-4-3): Mirante; Paletta (36′ st Palladino), Paci, Lucarelli; Valiani, Morrone, Dzemaili (1′ st Crespo), Modesto (31′ st Gobbi); Candreva, Amauri, Giovinco.
A disp. Pavarini, Zaccardo, Pisano, Galloppa. All. Marino
CESENA (4-3-2-1): Antonioli; Ceccarelli, Von Bergen, Felipe, Lauro; Caserta, Colucci, Sammarco; Jimenez (42′ st Dellafiore), Rosina (17′ st Giaccherini); Bogdani (32′ st Budan).
A dip. Calderoni, Benalouane, Appiah, Appiah, Malonca. All. Ficcadenti
Arbitro: Tagliavento di Terni
Note: spettatori 14.095, incasso di 132.826,70 euro. Ammoniti Paci, Colucci, Ceccarelli e Felipe per gioco falloso. Angoli Recupero: 1′ pt; 4′ st.