Quarto pareggio di fila, il secondo consecutivo per 1-1. A piccoli passi il Parma si avvicina al traguardo della matematica salvezza, più per demeriti degli avversari (Empoli) che per meriti propri; perché in un altro contesto l’1-1 di oggi al Bentegodi, contro il Chievo già retrocesso e con diversi giovanissimi in campo, avrebbe avuto il gusto amarissimo di una sconfitta. Il Parma non sa più vincere, complici i tanti infortuni, non ultimi quelli di Ceravolo e Gagliolo, oltre ad un atteggiamento tattico troppo guardingo e rinunciatario, tant’è che il gol del vantaggio di oggi (Kucka) è arrivato da calcio piazzato. Un piccolo dettaglio che fotografa il momento difficile di una squadra che vive di rendita grazie ad uno straordinario girone d’andata e all’esperienza di alcuni uomini chiave come Gervinho, il qule oggi si è sobbarcato l’onere di rappresentare l’intero reparto offensivo, oltre a Bruno Alves e Kucka.
Un brutto Parma, insomma, che avrebbe dovuto spingere e osare di più, comandare le danze, aggredire gli avversari… e invece si è accontentato di un punticino che comunque porta a +8 il vantaggio sulla terz’ultima a 4 giornate dalla fine. Una piccola grande garanzia sulla salvezza. Ed è quello che conta di più. Tutti gli altri discorsi lasciano il tempo che trovano, anche se in futuro bisognerà pensare a qualcosa di diverso.
Intanto “godiamoci” il “brodino” del Bentegodi, e un Parma che se da un lato non sa più vincere dall’altro non perde mai e incassa pochissimi gol, 2 nelle ultime 4 partite.
(Foto Facebook Ac ChievoVerona)