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ESCLUSIVO Lizhang e il Parma: «Accuse false, ho progetti ambiziosi e spero di trovare un buon accordo con Nuovo Inizio»

ESCLUSIVO Lizhang e il Parma: «Accuse false, ho progetti ambiziosi e spero di trovare un buon accordo con Nuovo Inizio»

In una lunga intervista concessa in esclusiva a Sportparma (e Tuttosport), l’imprenditore cinese Jiang Lizhang, attualmente socio di minoranza (30%) del Parma Calcio 1913 attraverso la società Link International, ha provato a fare chiarezza sulla “battaglia” legale in corso contro Nuovo Inizio, la società dei 7 imprenditori parmigiani che dal novembre scorso è tornata a possedere la maggioranza del club (60%), accusando Lizhang di “gravi inadempienze”, tanto da mettere a rischio l’iscrizione all’attuale campionato di serie A. Tra un’accusa e l’altra, però, l’imprenditore cinese tende la mano ai suoi vecchi “amici” e spera in una soluzione in tempi brevi. Ed è questa la grande novità: la disponibilità di Lizhang a trovare un’intesa e continuare il cammino intrapreso, anche se molti interrogativi restano ancora irrisolti, in primis le inadempienze di inizio stagione (compresa la festa promozione al Tardini), il motivo principale del ribaltone societario.

I soci di “Nuovo Inizio” le contestano una serie di gravi inadempienze contrattuali ed economiche che poi hanno portato al ribaltone societario. E’ vero o falso? E’ in grado di dimostrarlo?
“E’ assolutamente falso. Link International ha sempre mostrato la propria liquidità in ogni progetto che ha avviato. Il nostro impegno personale e finanziario con il Parma Calcio 1913 è comprovato dai 25 milioni di euro di investimento che abbiamo fatto da quando siamo arrivati nel club, una prova della nostra visione a lungo termine. Il nostro know-how e l’esperienza nella gestione aziendale è il nostro principale valore aggiunto, e per questa ragione, ci dedichiamo solo a business basati su correttezza e buona fede. Abbiamo già avviato le procedure legali per dimostrare la nostra correttezza e il rispetto degli accordi contrattuali”.

E’ vero che nel contratto tra Link International e Nuovo Inizio ci sono delle clausole contrattuali che autorizzano i soci parmigiani a riprendersi il 60% delle azioni societarie? Perché si è arrivati a questa situazione?
“Richiamando quelle clausole Nuovo Inizio ha infranto i principi di correttezza e buona fede. Non c’è stato nessun motivo per invocarle. Questo cattivo comportamento è stato dimostrato in diverse situazioni. Prima di tutto, abbiamo solo recentemente scoperto che i vertici di Nuovo Inizio, il 17 ottobre, avevano già deciso di impugnare il mandato, totalmente all’insaputa di Link. Oltre a questo, due giorni prima del passaggio delle azioni a Nuovo Inizio, il 21 ottobre, i membri di Link si sono incontrati a Parma con diversi membri di Nuovo Inizio per discutere sul futuro del club. Durante l’incontro, queste clausole non sono state menzionate in nessun momento. Solo due giorni dopo, il 23 ottobre, Nuovo Inizio ha infranto la nostra fiducia, invocando le suddette clausole e abusando del mandato di vendere il 50% delle nostre partecipazioni, che rappresenta il 30% delle azioni di Parma.
Link non ha ricevuto alcun dovuto e preventivo avviso su questo, il che dimostra l’illegalità di queste azioni. Come si può capire, questa serie di illiceità non può essere accettata. Non è il nostro stile, né il modo in cui vogliamo che i nostri collaboratori agiscano”.

È sempre disposto a riprendersi la maggioranza delle azioni del Parma Calcio 1913? Lo farà ricorrendo alla giustizia ordinaria italiana e/o internazionale? Le denunce annunciate nei comunicati stampa delle scorse settimane sono partite?
“L’obiettivo principale di Link International è quello di unirsi al Parma 1913 nel suo successo in serie A, con l’obiettivo di portare la squadra in un viaggio per farla tornare il team di valore internazionale che era una volta e che avrebbe dovuto sempre essere. Questo è il mio progetto personale e la mia ambizione. Stiamo intraprendendo tutte le azioni legali per recuperare la maggioranza delle azioni e non esiteremo a difendere gli interessi del Parma, sia in Italia che nel sistema giudiziario internazionale”.

Ai tifosi che la accusano di poca trasparenza e poca presenza in città, cosa si sente di dire?
“Così come siamo impegnati per la crescita della squadra, non abbiamo mai voluto che la nostra presenza potesse essere percepita come una minaccia dai tifosi. Nonostante io non sia allo stadio Ennio Tardini così tante volte come vorrei, seguo ogni impegno del Parma in serie A, anche per mantenere un contatto permanente con i dirigenti del club. Nonostante le mie aspettative, non ho avuto la costruttiva comunicazione che avrei voluto con la dirigenza, abbiamo sempre tenuto in considerazione i loro suggerimenti per rendere più semplice per tutti il nostro ingresso nel club. Non è mia intenzione essere duro con gli altri membri della dirigenza, ma è risaputo che alcuni contatti (sic) sono tornati a Link. La ragione di questo dovrebbe essere chiesta a, per esempio, Nuovo Inizio, che ha siglato contratti con marchi posseduti da membri di Nuovo Inizio, come Erreà”.

In questi mesi c’è mai stato un tentativo di riavvicinamento tra lei e Nuovo Inizio? Potrebbe esserci in futuro? E quali sono i rapporti attuali con Marco Ferrari?
“Si c’è stato, ma ho sempre preferito risolvere questo genere di situazioni in casa, senza informare la stampa e i tifosi. La delusione che il comportamento di Nuovo Inizio ha provocato non ci lascia altra opzione che insistere su ciò che è giusto e buono per il Parma. Noi siamo sempre disponibili a parlare e discutere ogni situazione con Nuovo Inizio. Per quanto riguarda Marco Ferrari so che è stato solo il portavoce di Nuovo Inizio. Per me non è una cattiva persona, ma solo un esecutore delle direttive di Nuovo Inizio”.

Il calciomercato estivo è stato condiviso da tutti i soci? Oppure, come sostengono alcune indiscrezioni giornalistiche, è stato l’inizio dei problemi tra lei e i soci parmigiani? Problemi dovuti anche a differenti strategie nella gestione finanziaria del club?
“Ogni trasferimento è stato comunicato a Link, ma non prontamente e effettivamente condiviso. Noi abbiamo accettato ogni decisione presa da loro anche se non condividevamo pienamente la loro opinione. Lasciatemi fare un esempio del tipo di problemi che ho avuto: la scorsa estate, durante il calciomercato, abbiamo saputo che il Cda del Parma aveva quasi concluso l’ingaggio di un giocatore che, a mio parere, non era allineato ai bisogni della squadra. Ho espresso le mie perplessità alla dirigenza del Parma, chiedendo loro se questo giocatore poteva diventare essenziale per la squadra. Loro mi hanno assicurato che sarebbe stato il “motorino” della squadra, così ho dato il mio assenso al trasferimento anche se avevo ancora molti dubbi.
Con grande sorpresa, due settimane dopo, questo giocatore è andato in prestito in una squadra di serie B, senza che io fossi avvisato e questa azione ha incrinato la mia fiducia. Nonostante questo tipo di fraintendimenti, non è stato questo il più grande problema tra noi. Non è nemmeno un problema finanziario, ma la fiducia tra le parti”.

Come giudica il rendimento attuale della squadra in serie A?
“La squadra sta facendo performance fantastiche in questa stagione. La serie A è un campionato davvero competitivo e, dal primo momento, abbiamo avuto ben chiari i nostri obiettivi: la permanenza in questa categoria, aggiungendo un’altra pietra miliare alla nostra storia recente, dopo due promozioni consecutive da quando io sono arrivato nel club. Questo obiettivo è vicino, ma io sono consapevole che le posizioni in classifica cambiano ogni fine settimana e non possiamo rilassarci. Sfortunatamente, la mia preoccupazione è che questo conflitto interno possa influire sulle prestazioni, ma io credo nella professionalità di ogni membro della squadra e so che sanno come concentrarsi su quello che più importa, il successo del Parma”.

E’ pentito di aver acquistato il Parma? Quali sono i suoi progetti futuri per il club? E come si comporterà nel caso in cui Nuovo Inizio dovesse vendere il club ad un nuovo soggetto?
“Come ho sempre sottolineato, ho un piano a lungo termine per il Parma, sono orgoglioso di essere diventato un membro di questa famiglia. Non penso che Nuovo Inizio venderà il club, principalmente perché non è di sua proprietà, anche se ne dispongono come se fosse loro. Se questa situazione si avvererà (la vendita), io mi chiedo chi potrà comprare un pacchetto di minoranza delle azioni sapendo che noi avremo sempre l’ultima parola in ogni decisione? Quello che è più importante, e la mia preoccupazione, è il benessere del club e non penso Nuovo Inizio o ogni altro azionista di minoranza vorrebbe pianificare la prossima stagione senza le certezze necessarie. Non voglio immaginare altre situazioni se non quella di raggiungere un buon accordo per tutti, che possa essere una buona cosa per il Parma”.

 

(Intervista e traduzione a cura di Antonio Boellis, Daniele Bonezzi e Francesco Lia)

 

 

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