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Calaiò e il Parma a processo, tutti con il fiato sospeso

Calaiò e il Parma a processo, tutti con il fiato sospeso

Una tifoseria, un club e un giocatore con il fiato sospeso. Domani alle ore 11 inizia il processo sul caso sms che vede coinvolti Calaiò (tentato illecito sportivo) e il Parma (responsabilità oggettiva.
L’udienza del processo si svolgerà a Roma, in via Gregorio Allegri (civico 4), presso il tribunale federale presieduto dal dott. Cesare Mastrocola, il quale ascolterà prima l’accusa della procura federale e poi gli avvocati difensori delle parti, cioè Calaiò e il Parma, difesi rispettivamente dagli avvocati Paolo Rodella e Eduardo Chiacchio. Entrambi punteranno all’assoluzione piena, ovviamente, perché il testo degli sms inviati il 14 maggio scorso dall’Arciere all’amico Filippo De Col (ex compagni di squadra), non configurano alcuna forma di illecito (tentato); nessun tentativo di “alterazione del risultato finale della gara Spezia-Parma” come invece sostiene la procura che, stando a quanto riferito oggi dall’Ansa, chiederà la condanna del giocatore e del club gialloblù. Se così fosse il Parma rischia una penalizzazione da scontare nello scorso campionato di serie B – che annullerebbe così la promozione – o, nella migliore delle ipotesi, nel prossimo in serie A. Tuttavia non è da escludere che il reato contestato al giocatore venga derubricato in “slealtà sportiva” con conseguenze decisamente più leggere per il giocatore e nulle per il club.
Al dibattimento di domani dovrebbero essere presenti anche il Palermo e il Venezia che si sono costituiti come “parte terza controinteressata”.
Domani a Roma, nell’aula del tribunale federale, sarà presente anche Calaiò che, nel pomeriggio, ha lasciato il ritiro di Prato allo Stelvio per raggiungere la capitale. In rappresentanza del Parma ci sarà l’amministratore delegato Luca Carra.
La sentenza è prevista entro un paio di giorni.

 

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