Tre, due, uno e sono le Zebre a dettare il ritmo di gara, presentandosi al pubblico accorso al Fattori col gioco che le contraddistingue: buoni passaggi, ottime linee di corsa, qualche offload e al 7’ è Violi il primo a superare la linea di meta rivale. Il vantaggio (e il buon gioco delle Zebre) è però effimero. La reazione dei Dragons non tarda ad arrivare ed è chiamata “Jared Rosser”, autore di tre personali marcature nel giro di 25’ che mandano in ginocchio Castello e compagni. Prima dello scadere del primo tempo c’è anche tempo per la quarta meta gallese, firmata questa volta da Rosser. Al 40’ il parziale è impietoso per i bianconeri, a punti dopo la meta di Violi solamente con un piazzato di Canna. Nella ripresa è però tutta un’altra musica e le Zebre fanno valere il loro maggior peso rugbistico, punendo i Dragons con tre pesanti mete che stravolgono il decreto di una gara che sembrava già scritto.
I rivali d’oltremanica provano a tenere distanziati nello score la formazione italiana con due piazzati, ma il sole dell’Aquila quest’oggi sorride ai bianconeri, autori al 33’ del definitivo controsorpasso con Canna.
E’ lo stesso n° 10 a realizzare la trasformazione destinata a congelare il tabellino finale sul 34 a 32. Finisce la partita, ma inizia la vera festa all’Aquila: il prato del Fattori viene invaso dalla folla in giubilo e i volti di Castello e compagni si confondono con quelli del pubblico in una marea informe, alimentata però dalla medesima passione.
LA CRONACA: Il drop di Carlo Canna dà avvio agli 80’ delle Zebre Rugby. Dopo appena tre fasi i Dragons capitalizzano il loro primo calcio di punizione, portandosi fin dentro i 22 bianconeri. Le Zebre rispondono presente in difesa, andando a forzare un tenuto a terra e il piede di Canna fa riguadagnare 20 metri di campo alla formazione italiana.
I Dragons tengono botta, nonostante soffrano il gioco propositivo delle Zebre. Luus, pescato dall’offload di Meyer, combina con Bellini che smarca a sua volta Violi, libero di andare a schiacciare sotto i pali. Canna trasforma, firmando il 7 a 0 per i suoi colori. Le Zebre riprendono a giocare dai loro 22, strappando ulteriori 30 metri di campo ai rivali grazie al piede di Canna, che punisce l’indisciplina dei Gallesi. Al 12’ è già il primo stop della gara per permettere l’ingresso in campo dello staff medico a cura di Minozzi, autore di due ottime fiammate nei minuti precedenti. Nulla di preoccupante per l’estremo delle Zebre e si ritorna a giocare, ma, nella ripresa, è proprio Minozzi a perdere il possesso dell’ovale. I Dragons provano ad approfittarne, calciando il pallone in area di meta. Rosser va a schiacciare e l’arbitro convalida dopo aver chiesto l’ausilio del TMO.
Robson è però impreciso dalla piazzola e si resta sul 7 a 5 per i bianconeri quando siamo al 15’. La risposta del XV del Nord Ovest non si fa attendere e la formazione guidata da Michael Bradley si ripresenta nei 5 metri ospiti. Dopo un lungo multifase, si ritorna sul vantaggio e Canna allunga sul 10 a 5. Il parziale dei bianconeri dura appena un’azione: i Dragons, infatti, non faticano a trovare immediatamente la via della meta grazie allo spunto personale del solito Rosser, il quale sfugge a due placcaggi e va a marcare. Il calcio di Robson questa volta è ben indirizzato e al 19’ è sorpasso per i Gallesi, 12 a 10. Poche idee nell’attacco delle Zebre: gli sforzi offensivi di Castello e compagni si spengono su un tenuto a terra. Robson risale il campo al piede, ma la palla non esce, anche grazie ad una prodezza di Venditti che tiene vivo l’ovale lungo l’out di sinistra.
Al 22’ sale il coro del Fattori ed è touche per le Zebre nei 22 avversari. Canna inventa al piede per Bellini che smista per Castello, il quale perde però il possesso dell’ovale. Prima mischia della gara e Gallesi che vanno a guadagnarsi un calcio di seconda per ingaggio anticipato. Il piede di Robson macina terreno, ma i bianconeri restano in zona punti. Un errore in trasmissione per il XV del Nord Ovest regala momentaneamente l’ovale ai giallorossi, imprecisi però anch’essi nel gioco alla mano.
Si riprende a giocare con una mischia per la franchigia con sede a Parma, la seconda della partita. Canna calcia per se stesso, ma i Dragons fanno buona guardia e riprendono a costruire dalla loro metà campo; il piede di Robson porta infine i suoi nei 10 metri rivali. Intorno al 30’ una serie di errori di handling congela gli attacchi delle Zebre. Ne approfittano i Dragons, ancora una volta con Rosser, il quale, al termine di un’azione individuale, va a schiacciare sotto i pali, dopo essere sfuggito all’ultimo tentativo di placcaggio di Minozzi.
Robson completa il gioco da 7 punti, portando i suoi avanti 19 a 10 nel punteggio al 33’. Le Zebre provano a reagire, trovando coraggio con gli attacchi alla linea di Canna – tra i più propositivi dei primi 40’ -, ma l’ennesimo turnover bianconero riporta i Gallesi nella metà campo rivale.
Primo tempo che sembrerebbe chiudersi senza ulteriori variazioni nello score di gara, ma ecco che nell’ultima azione arriva anche la quarta meta dei Dragons: i Gallesi puniscono l’indisciplinata salita difensiva dei bianconeri e vanno a marcare sotto i pali con il mediano di mischia Charlie Davies, smarcato dall’assist di Edwards. Robson non delude e porta le due squadre negli spogliatoi sul 26 a 10.
LA RIPRESA: La ripresa comincia con le Zebre che ricevono il drop dei Dragons, la cui indisciplina concede agli avversari 40 metri complessivi di campo. La formazione di Michael Bradley prova a costruire per la marcatura da una touche nei 22, ma l’azione si spegne su un tenuto a terra fischiato a danno di Minozzi. Nulla da fare per i bianconeri, i quali dimostrano però di essere rientrati con un piglio diverso in campo.
Al 5’ Violi batte velocemente una penalità e, dopo aver bruciato 20 metri di campo, smista per capitan Castello, autore della seconda meta della franchigia italiana. Canna centra i pali e accorcia il parziale sul 26 a 17. Trascorsi appena 60’’ Robson risponde a Canna nello loro personale sfida dalla piazzola, punendo un fuorigioco bianconero con 3 punti. Un pasticcio in ricezione di Hewitt sul drop del n° 10 della Nazionale Italiana riporta il XV del Nord Ovest nei 10 metri rivali. La marcatura delle Zebre arriva al secondo tentativo di touche, con D’Apice, ultimo uomo nella maul che oltrepassa la linea di meta. La trasformazione di Canna è imprecisa e si resta sul 22 a 29, quando siamo al 12’. La musica è però cambiata in casa Zebre, in meta per la terza volta nel secondo tempo dopo appena un quarto d’ora, questa volta con il Sudafricano Johan Meyer.
Il tentativo dalla piazzola di Canna è nuovamente fallimentare, ma le Zebre adesso vedono i Dragons a due lunghezze di distanza sul 27 a 29. Al 19’ Lovotti viene sanzionato per un ingresso illegale in una ruck e i Dragons capitalizzano 30 metri di terreno. I Gallesi provano a costruire, trovando coraggio con il guizzo di Robson ma i bianconeri forzano un turnover sul breakdown, ritornando padroni dell’ovale.
Nei minuti centrale della seconda frazione le energie delle Zebre cominciano ad esaurirsi e a prevalere è l’indisciplina: i Dragons ringraziano e, dopo essersi riportati nei 22 avversari, allungano dalla piazzola col piede di Robson; al 27’ è Zebre 27, Dragons 32. La chance per muovere il tabellino per il XV del Nord Ovest arriva al 30’ quando la formazione italiana entra nuovamente nei 10 metri rivali. Il lancio in touche è buono, la costruzione offensiva pure e, dopo una decina di fasi, Canna va a marcare sotto i pali. E’ il numero 10 bianconero stesso a convertire per il 34 a 32 e per la gioia dei 6000 del Fattori.
A gelare l’entusiasmo del pubblico abruzzese ci pensa però Robson, in meta al termine di una folata che penetra la difesa bianconera. George Clancy, dopo aver consultato il TMO sul passaggio sospetto, revoca la marcatura e le Zebre entrano nell’ultimo minuto di gioco difendendo il proprio terreno dagli assalti giallorossi.
Scade il tempo, ma dopo un eterno multifase i Dragons capitalizzano una penalità. Clancy indica i pali e alla piazzola da 45 metri si presenta Robson. C’è la direzione, non la potenza e l’ovale si spegne rotolando in area di meta. Finisce qui, le Zebre ottengono uno storico quinto successo in Guinness PRO14, imponendosi 34 a 32 sui Gallesi Dragons, al termine di 80’ di parziali e contro parziali.
PROSSIMI IMPEGNI: Le Zebre si ritroveranno alla Cittadella del Rugby di Parma martedì 17 Aprile in vista della preparazione al recupero della gara con gli Ospreys, in programma sabato 21 Aprile alle 18:45 allo Stadio Lanfranchi di Parma.
Zebre Rugby Club Vs Dragons Rugby 34-32 (pt 10-26)
Marcatori: 6’ m Violi tr Canna (7-0); 13’ m Rosser (7-5); 18’ cp Canna (10-5); 19’ m Rosser (10-10); 34’ m Rosser tr Robson (10-19); 40’ m Davies C. tr Robson (10-26); s.t. 4’ m Castello tr Canna (17-26); 11’ m D’Apice (22-29); 16’ m Meyer (27-29); 28’ s.t. cp Robson (27-32), 31’ s.t. m Canna tr Canna (34-32)
Zebre Rugby Club: Minozzi, Bellini (28’ s.t. Di Giulio), Bisegni, Castello (cap) (33’ s.t. Bordoli), Venditti, Canna, Violi (37’ s.t. Palazzani), Sisi, Meyer, Sarto, Biagi, Krumov (23’ s.t. Bernabò), Bello (29’ s.t. Tenga), Luus (1’ s.t. D’Apice), Lovotti (Non entrati: Ah-Nau, De Marchi) All. Bradley
Dragons Rugby: Kirchner, Hewitt, Beard, Edwards, Rosser, Robson, Davies; Evans L., Wainwright, Landman (15’ Basham, ’25 Landman, 5’ s.t. Basham), Hill (cap), Davies (22’ s.t. Williams), Fairbrother (12’ s.t. Suter), Dee, Garrett (30’ s.t. Belcher) (Non entrati: Belcher, Leonard, Goodchild) All. Jackman
Arbitro: George Clancy (Irish Rugby Football Union)
Note: cielo coperto . Temperatura 14°. Terreno in ottime condizioni. Spettatori 5862
Calciatori: Canna (Zebre Rugby Club) 3/6, Robson (Dragons) 5/6,
Man of the match: Rosser (Dragons)
Punti in classifica: Zebre Rugby Club 5, Dragons 2.
(Nella foto Violi s’invola per segnare la prima meta del Guinness PRO14 allo Stadio Fattori dell’Aquila – INPHO)