Il gioco del calcio non finisce mai di regalare emozioni e finali a sorpresa. E’ successo oggi al Tardini, dove il Parma ha infilato la quarta vittoria di fila, dopo una partita di sofferenza e frenesia, grazie ad un gol di rapina di Felice Evacuo, ad una manciata di minuti dalla fine. Sì, proprio lui: l’attaccante con le valigie pronte (lo aspetta il suo ex Avellino), che il Tardini ha salutato con un lungo e caloroso applauso al momento della sostituzione, ma che l’epilogo di oggi potrebbe ridisegnare gli scenari futuri. La prestazione di Evacuo non è stata esaltante, come tutta quella del Parma, ma quando ci si mette di mezzo il destino è evidente che anche gli Dei devono inchinarsi. Il gol di Evacuo vale ore e forse anche la sua permanenza a Parma, come ha lasciato intendere, un po’ a sorpresa, lo stesso giocatore nella sala stampa del Tardini: “La mia volontà è rimanere”. Bisogna capire se è anche quella della società, dato che in questi giorni ha trattato un’ipotetica cessione del giocatore, che libererebbe un posto da Over (con l’arrivo di Munari è stato superato il limite massimo) e alleggerirebbe il monte ingaggi della squadra; consentendo allo stesso tempo di provare l’ultimo assalto a Donnaruma della Salernitana, il sogno nel cassetto del ds Faggiano.
Tralasciando gli aspetti contorti del calciomercato, la vittoria di oggi non è stata una passeggiata di salute per il Parma, che ha faticato non poco ad arrivare al tiro e a costruire gioco palla a terra, tant’è che in alcuni momenti della partita sembrava di rivedere il gioco lento e frammentato dell’era Apolloni. Le numerose assenze, soprattutto in difesa (Benassi, Coly, Garufo, Lucarelli) sono un valido alibi, compensate in parte dai positivi esordi dei nuovi arrivati, su tutti Scozzarella, il cui ingresso nella ripresa ha vivacizzato il centrocampo e dato maggiore dinamismo a tutta la squadra. Ingredienti essenziali per scardinare la rigida difesa del Santarcangelo: i romagnoli protestano sul gol di Evacuo, ma le immagini tv danno ragione all’arbitro, non era fuorigioco.
Un Parma arruffone, a tratti frenetico, poco agile e con poche soluzioni offensive (poco convincente l’approccio alla gara di Guazzo). E qui sorge il solito problema: la contemporanea presenza in campo di Calaiò ed Evacuo produce sempre il medesimo risultato, cioè mancanza di armonia nel gioco, penuria di occasioni da gol, scarsa propensione ad aggredire gli spazi e poco pressing (alto). Si può solo migliorare, certo, anche perché questa era la prima partita dopo la lunga sosta invernale e, come spesso accade in queste circostanze, la ripresa è sempre complicata e difficile. Il Parma continua a vincere, grazie ad una mentalità da squadra esperta, ed è quello che conta di più, in attesa del big match di Venezia che può valere una stagione intera.
(Nella foto la formazione iniziale del Parma contro il Santarcangelo – Foto Parma Calcio 1913)