Un fine settimana di sport, incontri e divertimento quello che si è appena chiuso a Torrile, in occasione della quarta tappa di Un Po di Sport. La manifestazione itinerante lungo le rive del Po e attraverso i Comuni della Bassa ha portato a Torrile un programma denso di appuntamenti e attività sportive. Sabato mattina ai Laghi di Bezze si è tenuta la gara di pesca, valida per la classifica finale di Un PO senza frontiere. Come per la passata edizione la vittoria è andata alla squadra di casa, seguita da Sissa, Comune che a oggi detiene il primato nella classifica generale delle diverse tappe, a seguire Sorbolo e Casalmaggiore.
Domenica poi la giornata è entrata nel vivo, coinvolgendo tutti gli sportivi per la “Corri a Torrile”, gara podistica organizzata dal Torrile Running Team, arrivata alla sua 4° edizione, e oltre 500 appassionati in una camminata non agonistica sui 6 e 10 chilometri. Il pomeriggio è trascorso tra “i giochi del portico” proposti dalle società sportive torrilesi, con le diverse squadre pronte a sfidarsi in prove sportive di abilità a squadre per conquistare il premio finale (green volley, gimkana ciclistica). Anche questi giochi sono entrati a far parte della gara finale e, sostenuti anche dal tifo del sindaco Filippo Bongiovanni, hanno visto la vittoria finale proprio degli atleti di Casalmaggiore.
Presso la bellissima Riserva LIPU di Torrile si è inaugurata la personale di pittura di Serena de Gier, che resterà aperta fino a metà novembre. L’artista parmigiana ha lasciato il teatro, dopo una lunga collaborazione con il Teatro delle Briciole, dando colore e forma alla sua passione per la natura, studiando e ritraendo straordinari cigni, gufi, fringuelli, pettirossi, che sembrano quasi prendere corpo e uscire dai suoi quadri. “La mia passione è scoppiata in Francia, dove ho avuto modo di vedere dal vivo la caccia della sula bassana, un grande uccello marino che vive sulle scogliere, dal corpo affusolato e becco ricurvo, che usa una tattica di pesca particolare, restando ferma in cielo sopra il mare e immergendosi improvvisamente, bucando letteralmente l’acqua. Uno spettacolo sconvolgente, che mi ha colpito e che mi ha legato per sempre alla pittura degli uccelli”.
La giornata si è poi conclusa al tramonto sul palco principale per festeggiare con tutti gli intervenuti e per dare l’appuntamento a settimana prossima a Sorbolo, dove si chiuderanno anche i giochi “Un PO senza frontiere” con la premiazione del Comune vincitore di quest’anno. La tappa di Sorbolo inizierà venerdì con il convegno “Lo Sport inVita a diventare grandi”, che si terrà dalle 17.30 presso il Centro Civico, dedicato alla promozione dei corretti stili di vita, moderato da Claudio Rinaldi, vicedirettore di Gazzetta di Parma, e che conterà tra i relatori Vincenzo Pincolini,
preparatore atletico, il prof. Andrea Ceciliani, dell’Università degli Studi di Bologna, il prof. Elio Volta, dell’Università degli Studi di Parma e Nicola Cesari, sindaco di Sorbolo. La tappa sorbolese proseguirà poi fino a lunedì 3 ottobre tra appuntamenti sportivi, gastronomici e culturali.
“Da Rio a Torrile”: un convegno di ricordi, sensazioni ed emozioni olimpiche!
L’ingresso e la partecipazione alla cerimonia di apertura di un’Olimpiade, l’onore di vestire la maglia azzurra, il silenzio di un intero stadio nell’assistere alla gara di Usain Bold, il piacere di ritrovarsi tutti insieme per una “vera” spaghettata a Casa Italia, pur essendo dall’altra parte del mondo. Ricordi ed emozioni raccontate dai grandi ospiti presenti a Torrile in occasione del convegno “Da Rio a Torrile, emozioni olimpiche”, tenutosi sabato 24 settembre, nel tardo pomeriggio presso il Circolo “Il Portico”. Vittorio Rotolo, moderatore e giornalista collaboratore di Gazzetta di Parma, ha fatto gli onori di casa, presentando e coinvolgendo uno a uno i relatori intervenuti e dando spazio ai ricordi olimpici di Davide Cassani, ex giornalista sportivo RAI, voce di tanti Giri d’Italia e ora commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo, Salvatore Varriale, ex giocatore di baseball, che di Olimpiadi ne ha vissute addirittura quattro, Pierluigi Cocconi, ex
vicepresidente FISI e tra gli ideatori nei primi anni Settanta, di quella che poi diventerà Casa Italia, e Eseosa Fostine Desalu, giovane velocista, appena rientrato dalla sua esperienza a Rio.
E proprio Rio, per Davide Cassani è significata da una parte la grande delusione per un sogno svanito a causa della brutta caduta di Vincenzo Nibali, e, nel contempo, la dimostrazione della grandezza del ciclismo italiano, con i prestigiosi successi ottenuti grazie allo spirito di gruppo, alla passione e al sacrificio, che hanno porto a battere due record italiani su pista e una grandiosa medaglia d’oro con Elia Viviani. La stessa passione che vive Desalu in ogni suo allenamento, “non è un sacrificio – ha spiegato il giovane atleta – quando hai un obiettivo davanti, quando questo obiettivo è di gareggiare con la maglia azzurra”; l’atleta ha ricordato i suoi momenti speciali durante l’ultima Olimpiade, così come Sal Varriale che con quattro partecipazioni all’attivo nel suopalmares (Barcellona 1992, Atlanta 1996, Sydney 2000 e Atene 2004) ha potuto raccontare e raffrontare momenti diversi e i cambiamenti avvenuti negli anni.
E proprio in tema ricordi, davvero unico è stato il racconto di Pierluigi Cocconi, che riportandoci con la memoria a quarant’anni fa, ha rammentato ai presenti che la culla di Casa Italia, “idea di marketing” e di creatività che oggi tutti ci invidiano, è stata proprio Parma e le sue eccellenze delterritorio, portate per la prima volta alle Olimpiadi invernali del 1976, con cene e catering per eventiche furono un assoluto e incredibile successo. Perché, come ha ricordato anche Varriale, lo sport è competizione, ma anche gruppo, unione e integrazione, il ritrovarsi insieme in un posto aggregativo come può essere Casa Italia.
Grazie alla presenza al convegno di Daniela Isetti, dirigente FCI e CONI, si è creata anche l’occasione per discutere temi legati alla valorizzazione dell’attività sportiva nel nostro Paese e all’importanza di poter contare su fondi sia per la realizzazione e manutenzione di impianti sportivi, come per il coinvolgimento dei giovani anche in sport meno praticati, che proprio in occasione delle manifestazioni olimpiche ottengono una visibilità indispensabile.