REGGIO EMILIA – Roberto Donadoni non cerca scuse per la pesante sconfitta in casa del Sassuolo, ma alcune decisioni arbitrali, su tutte l’espulsione di Mirtante, hanno “modificato” l’andamento della partita. “Non ho ancora guardato le immagini e quindi il mio giudizio potrebbe essere falsato. Ho però visto che Mirante aveva il volto tumefatto perchè aveva preso una scarpata e dunque se ha commesso fallo lo ha fatto con la faccia…. Vedere giocatori che si impegnano e che poi vengono penalizzati cosi dagli episodi dispiace ancora di più. Oggi sono stati sicuramente il 3-1 e l’espulsione a cambiare l’inerzia di una gara. Fino a lì il Parma è stato sempre in partita”. Il Parma veniva da due pareggi a reti inviolate, ma le 4 reti incassate oggi cancellano tutto: “Sui primi due gol presi purtroppo siamo stati troppo ingenui. Nella ripresa, l’espulsione e il 3-1 ci hanno tagliato le gambe. Sugli episodi la sorte non pende dalla nostra parte”.
Nessun commento sul presidente Manenti e su quanto potrebbe accadere a metà settimana: “in vista di una scadenza importante (il 19 marzo ndr.) non dobbiamo disperdere energie per fare discorsi che sarebbero inutili. Aspettiamo giovedì e poi faremo tutte le valutazioni del caso”. E ancora: “Più che un miracolo, ci vogliono le persone che abbiano i soldi, la passione e la voglia di portare avanti un progetto. Tutti quelli che parlano prima, lo fanno solo per riempire giornali e servizi televisivi”. Riempire i giornali e i tg, come dice Donadoni, è servito anche a sollevare il caso Parma e a portarlo alla ribalta nazionale e internazionale. Senza dimenticare che in città da qualche tempo (qualche anno) ci sono alcuni (pochissimi) organi di informazione che parlano di problemi e sollevano sospetti sulla gestione del Parma Fc, quando allenatore e giocatori, invece, tacevano per il quieto vivere.
DI FRANCESCO – Torniamo alla partita e all’incontenibile mister Di Francesco: “Voglio che la mia squadra non si accontenti mai, invece nel finale dava la sensazione di voler far segnare il Parma, del tutto inconsapevolmente ovviamente. Al contrario dobbiamo andare a segnare il quinto gol. Veniamo da partite in cui abbiamo subito tantissimo ma creato anche tanto senza riuscire a segnare quanto avremmo meritato, quindi io non mi accontento e non voglio che nemmeno i miei ragazzi lo facciano”.
LILA – Felice per il gol, il primo in serie A, ma non per il risultato finale (ovviamente, l’albanese Lila: “Sono molto contento è chiaro, ma se la squadra non vince il mio gol non vale niente. Ora guardiamo alla prossima partita. Devo ringraziare mister Donadoni che mi ha sempre sostenuto, anche perché la mia avventura a Parma era iniziata con un infortunio”.