I gialloblù, alla loro prima e unica partecipazione in Heineken Cup, vinsero nell'ultimo turno contro i Border Reivers segnando 5 mete
Sabato scorso si è chiusa la fase a gironi di Heineken Cup per le due squadre italiane. Il 21 gennaio di sette anni fa cadeva di domenica e anche in quel pomeriggio si chiudeva la fase a gironi di un’edizione storica di Heineken Cup: la prima, e unica, con tre squadre italiane partecipanti. A scrivere la storia fu l’Overmach Rugby Parma che nel giugno del 2006 andò a vincere lo spareggio a Newport. Vincenzo Troiani, attuale coach della mischia delle Zebre, fu uno degli artefici di quella incredibile vittoria in Galles; in estate lasciò Parma non completando, personalmente, la pagina di storia della società gialloblù nella stagione successiva, in quel 21 gennaio del 2007. Nello stadio che non c’è più dedicato a Sergio, detto Braccio, Lanfranchi si affrontavano la Rugby Parma (guidata da Ghini e Bot e dal dt Casagrande) e gli scozzesi Border Reivers: i gialloblù, inseriti in un girone che comprendeva anche Biarritz, che chiuse imbattuto con 29 punti, e Northampton Saints, non avevano ancora ottenuto punti in classifica. Erano i Reivers di Simon Danielli, di un certo Gregor Townsend (seppur avviato verso il ritiro), di Kelly Brown e Ross Ford, di futuri nazionali scozzesi come Nick De Luca, Richie Vernon, Ed Kalman. Fu la loro ultima stagione in quanto la federazione, proprietaria, decise di chiudere bottega causa problemi finanziari.
In quella lista gara gialloblù figuravano tre parmigiani (Riccardo Robuschi, Andrea Orsi e Marco Frati) e tre giocatori che da qualche anno vediamo all’opera con la maglia biancoverde del Benetton e azzurra dell’Italia: Robert Barbieri, Manoa Vosawai e Alberto De Marchi.
Era l’occasione per provarci. Fu una partita a dir poco palpitante con continui sorpassi nel punteggio ma con l’accelerazione decisiva dei ducali nella parte centrale della ripresa. Finì 45-37 per la Rugby Parma che alla vittoria aggiunse anche il bonus mete (5 di cui 2 tecniche). Protagonista di quella partita fu Riccardo Robuschi (15 punti con una meta) che con la precisione del suo piede (un 4/4 che gli fece chiudere quell’Heineken Cup a 6/6) nel finale di partita centrò i pali con due piazzati che portarono i gialloblù a distanza di sicurezza. In quell’edizione, la Rugby Parma fu l’unica delle tre squadre a incamerare punti.
Si parla tanto del pubblico. Peccato che in quel pomeriggio ci fossero poco più di 500 persone testimoni di quella storica vittoria di una squadra parmigiana doc nel torneo europeo più importante.