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Calcio Serie A

A Collecchio il Gargano-day: Sono pronto per giocare, ma non sono al massimo

A Collecchio il Gargano-day: Sono pronto per giocare, ma non sono al massimo

Il Gargano-day. Il centrocampista uruguayano è stato presentato questo pomeriggio, a Collecchio. Parole d'amore verso il Parma, ma anche le doverose scuse per quel "famoso" twitter contro un tifoso crociato. Prima di Gargano ha parlato anche l'ad Pietro Leonardi. Ecco le loro dichiarazioni:

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LEONARDI: “Ho già l’accordo con il giocatore e con il Napoli per continuare il rapporto anche in futuro. Poi Gargano sceglierà se voler andare via tra uno, due o tre anni. Se cosi sarà per noi sarà un orgoglio perché e’ complicato trovare giocatori del suo valoreDi sicuro Gargano è arrivato con tanto entusiasmo. Gargano non può essere clone di Valdes, Marchionni o Munari. Ogni calciatore deve avere proprie peculiarità diverse da ogni altro e anche poli-funzionalità in modo da poter mettere in condizione l’allenatore di avere più soluzioni possibili ed efficaci a disposizione”.

GARGANO: “Sono arrivato in un club di grande storia, voglio farla con questa maglia e continuare a crescere insieme ai miei compagni. Il direttore mi ha molto voluto qui però ci tengo a dire che è stato fondamentale anche l’insistenza del mister: sono stato un suo giocatore a Napoli e mi ha chiamato subito per farmi capire quanto ci teneva ad avermi con lui. Sono pronto per giocare, anche se non sono al massimo: il Napoli in questi mesi non aveva ancora deciso cosa fare riguardo al sottoscritto, quindi la preparazione non è stata svolta al massimo. Cassano? E’ una persona particolare ma pura ed eccezionale, dice sempre quello che pensa e sono orgoglioso di ritrovarlo qui. Mi ha detto che è una città bella e tranquilla, di cui innamorarsi. Me ne sono già accorto in questi primi giorni, insieme alla mia famiglia. Twitter? Chiedo ancora scusa, era un ragazzino e io ce l’avevo con lui, non con la tifoseria. Ma ho sbagliato. Le mie caratteristiche? Dove mi dice il mister di giocare, io darò il massimo. A Napoli il modulo era un po’ diverso, era un 3-4-1-2 e non un 3-5-2, deciderà l’allenatore e mi adatterò al sistema di gioco. Il gol non è il mio forte ma ci proverò, l’importante è il risultato. Gargano viene dopo il Parma. Non posso fare la differenza da solo, è la squadra che deve farla. Io darò il meglio per il gruppo, i nostri successi saranno anche i miei”.

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