Tanti gli argomenti toccati nel corso della conferenza odierna, comprese le condizioni fisiche di alcuni giocatori. "Il dottore aveva parlato di un mese e mezzo, due – risponde Andrea Stramaccioni quando gli chiedono di Palacio e Cassano -. Ora Rodrigo ha ricominciato a correre, Antonio ancora no, ma ancora non sono rientri imminenti".
Si passa quindi alla situazione di Yuto Nagatomo, a proposito del quale il tecnico sottolinea: “Nagatomo è un giocatore dell’Inter, stipendiato dall’Inter e l’ultima parola spetta all’Inter, ovviamente nel rispetto della volontà del giocatore, spinti dal comune obiettivo di farlo tornare il prima possibile, a partire dall’inizio della prossima stagione. Sta all’Inter dire se e dove verrà operato Nagatomo”.
A Stramaccioni viene poi chiesto se in questo finale di stagione ci sarà la possibilità di testare calciatori per il futuro: “Queste esigenze credo che debbano essere presenti nella testa dell’allenatore, nella mia testa. Vorrei sottolineare la grandissima prestazione di Jonathan, la migliore dell’anno: credo che abbia fatto vedere tutte le sue qualità. Kovacic ha trovato la continuità di prestazione. Il resto dipende dalle condizioni dei giocatori. Ma 6-7 giocatori della Primavera sono sempre aggregati con noi ultimamente, questo servirà anche per capire che cosa si farà con loro in futuro”.
E a proposito di futuro, che ne sarà di giocatori come Samuele Longo e Alfred Duncan: “Parlarne adesso è fuori luogo, anche se io seguo sempre i ragazzi che sono andati fuori a giocare. Duncan e Longo credo che siano i più pronti da inserire in organico per la prossima stagione. Livaja invece è anche legato a una questione di gestione con l’Atalanta”.
E in chiave mercato, Stramaccioni sottolinea anche che “tutte le operazioni di mercato sono state scelte con la condivisione, sicuramente l’Inter del prossimo anno sta lavorando molto sulle tipologie di ruolo che ci erano sfuggite”.
Al tecnico viene poi chiesto se si possa pensare a un avanzamento di Mateo Kovacic: “Con Cagliari e Roma ho perso entrambi gli interditori, perdendoli sicuramente è più difficile tenere Mateo più alto. In prospettiva il ruolo ideale per lui è l’interno di un centrocampo a tre”.
Ma tra i tanti infortuni, chi in particolare avrebbe voluto avere Stramaccioni contro il Parma: “Domani il giocatore fondamentale che avrei voluto avere è Obi, un giocatore che è stato il più sfortunato di tutti, è un ragazzo giovane ma vecchio perché è qui da tanto, ho il rammarico maggiore pensando a lui perché non è quasi mai stato a disposizione. Tra i tanti che voglio rivedere all’inizio della prossima stagione c’è lui”.
Infine, al tecnico viene chiesto se è ancora convinto della possibilità di rimanere all’Inter: “Sono convinto, fermamente. Non mi piace lamentarmi e non piango perché non mi piace, ma ci è successo di tutto, ci sono state anche gestioni di situazioni delicate che erano passaggi obbligati, ma l’Inter ha posto delle basi importanti di struttura della squadra che va completata con questa sessione di mercato. L’Inter ha posto delle basi, anche con giocatori che l’Inter si è assicurata e che voi magari potete non sapere. Non bisogna associare un momento negativo alla voglia di fare crescere l’Inter”.