Entra in contatto:

Parma Calcio

Chivu: «Como, gara dell’anno. Voglio i tifosi al Tardini già alle 13»

lallenatore Cristian Chivu Parma Calcio 913 in conferenza stampa allo stadio Tardini venerdi 4 aprile 2025
©Foto: Lorenzo Fava

Dopo due chiacchiere amichevoli, Cristian Chivu si è concesso ai microfoni per la conferenza stampa prepartita, alla vigilia della gara contro il Como.

Dall’appuntamento stampa con i giornalisti è emersa l’importanza della gara di domani, valevole per l’eventuale salvezza aritmetica. Proprio per questo motivo, Chivu ha richiamato all’appello i tifosi, chiedendo esplicitamente il supporto e il tifo incondizionato.
Tra gli argomenti principali, si è parlato dell’importanza del gruppo, di cui il mister ha sottolineato la disponibilità, l’umiltà e il sacrificio; ma anche di qualche individualità, come Man, Keita o Valenti, evidenziandone l’abnegazione e la fiducia che ripone in loro.
Riguardo la gara contro i lariani, Chivu ha più volte ribadito come nessuna gara di Serie A sia scontata, a maggior ragione contro una squadra come il Como già salva e piena di giovani, vogliosi di mettersi in mostra.
Sul tema infortunati, la conferenza ha portato una novità: l’indisponibilità di Almqvist, reduce da un fastidio muscolare, che lo terrà fuori dalla lista dei convocati. Niente da fare, invece, per Bernabé, Estevez, Vogliacco e Cancellieri, ancora fermi ai box.
L’allenatore rumeno ha, infine, risposto alla domanda sulla visita al Mutti Training Center del connazionale Lucescu, considerato come un riferimento.

Di seguito le dichiarazioni di mister Chivu nell’odierna conferenza stampa, a cui eravamo presenti anche noi di SportParma con le nostre domande.

IL PARI CON LA LAZIO «Lo prendiamo così com’è venuto, abbiamo fatto una grande gara: a un ceto punto avevamo la vittoria in mano, ma una squadra come la Lazio può rientrare e può anche vincere. abbiamo avuto le nostre opportunità sul 2-0, forse sarebbero potute cambiare le cose. Però la Lazio ha tanta qualità. Poi arriva il 2-1, il 2-2 e il blackout nella coscienza e nella mente: tante cose che ti possono condizionare. Quando Suzuki si è fatto male al sopracciglio, forse quei 4-5 minuti hanno tolto un po’ di sfogo».

CASO MAN «Devo difendere Dennis nella stessa maniera in cui ho difeso Almqvist e altri giocatori. Non posso giudicare per il semplice fatto che ha sbagliato davanti al portiere: nelle occasioni si è sempre fatto trovare pronto. Purtroppo ha sbagliato, come capita a tutti: mette l’anima e dà tutto per la squadra, a me interessa quella. A me non fa piacere che lo mettiamo in piazza Garibaldi con le spalle al muro e tiriamo i sassi: il gruppo vale più di ogni altra cosa. Si è messo a disposizione, si sta impegnano, purtroppo è un po’ sfortunato in questo momento. Vorrei che avesse il sostegno di tutti noi: io con il mio staff cerchiamo di insegnarli mille cose. Vorrei che media e tifosi riuscissero a fare la stessa cosa. Ha bisogno di noi, come noi abbiamo bisogno di lui: il mantra è questo. E vale per tutti i giocatori della squadra».

IL FUTURO DI CHIVU «Io non parlo del mio futuro. Devo parlare di noi. Io non c’entro niente in questa equazione in questo momento. Il resto non m’interessa».

L’INCONTRO CON CESC «Fabregas ha fatto un gran campionato e lo sta confermando. Ha avuto bisogno di qualche modifica e di nuovi apporti: mercato di gennaio mirato con qualità alla squadra e al gioco. Sono contento perché è un ex avversario, ci conosciamo da un po’, abbiamo avuto di modo di parlare spesso e mi fa piacere vedere che riesce a trasmettere le sue idee in campo e che ha fatto il salto sia dal punto di vista del gioco che dei risultati. Riesce anche a non subire gol, è una squadra completa ed importante.

UPGRADE ONDREJKA&PELLEGRINO? «A me interessa il gruppo; il gruppo cresce attraverso le individualità, Ondrejka e Pellegrino si sono calati subito con umiltà nel lavoro, lavorano bene, tanto per migliorarsi, tutti e due nelle ultime partite hanno dato molto, sia con gol che con il sacrificio».

VERSO COMO ED EMPOLI «Sottovalutare l’avversario è un grande errore, è sempre una partita di serie a, sia contro Inter che Monza. L’avversario può sempre metterti in difficolta, non bisogna essere superficiali e pensare che contro il Como o Empoli abbiamo l’obbligo di vincere, bisogna sacrificarsi sempre per portare a casa il risultato. Ho sentito spesso che dovevamo vincere a Monza, ma non è cosi. Bisogna tenere i piedi per terra e sacrificarsi per arrivare».

KEITA E VALENTI «Il segreto è che non devono dimostrare niente a nessuno, bisogna creare armonia e premurosità verso i compagni. Si vince e si perde insieme: loro lo hanno capito. Sono cresciuti tutti, danno tutti disponibilità e accettano i carichi di lavoro e altre cose che noi probabilmente abbiamo fatto e che non erano abituati a fare. La crescita è esponenziale da parte di tutti, compresi gli infortunati che vorrebbero tornare il prima possibile. Questo è lo spirito che ho chiesto».

L’INCONTRO CON CIRCATI «A fine allenamento mi ha chiesto quando potremo parlare del mio rientro. Io gli ho spiegato un paio di situazioni, quello che mi aspetto, però ho capito tante cose riguardo cosa lui vorrebbe. Spero di incontrarmi a metà con lui per accontentare entrambe le parti».

LA PARTITA DELL’ANNO «Domani è la partita più importante finora, abbiamo bisogno di tutti, dei tifosi: li voglio vedere dentro dalle ore 13, fanno uno sforzo, mangiano un panino dentro (ride, ndr) perché è la partita più importante dell’anno. Non ho mai chiesto niente, solo questo. Per far sentire ai ragazzi la loro vicinanza».

BENEK C’È «Benek l’ho visto in 3 allenamenti. Ha fatto un lavoro di ri-atletizzazione e ha fatto un mese di lavoro. Lo abbiamo gestito per una settimana, gli abbiamo fatto fare carichi diversi e siamo stati attenti a non metterlo in difficoltà. È convocato ed e a disposizione, mi ha impressionato perché ci può dare una mano nel finale di stagione. Attaccante? Non lo so, è da capire: Nelle zone in cui noi lo abbiamo sfruttato è più uno da dietro la punta che non un attaccante puro, ma potrebbe fare entrambi i ruoli».

IL MAESTRO LUCESCU «Per noi rumeni, ma non solo – per tutti i lavoratori nel mondo del calcio – è un allenatore che ci ha dato tanto, ha vinto tanto; dobbiamo ascoltarlo sempre e cercare di assimilare qualsiasi cosa ci dica. Mi ha fatto piacere rivederlo, anche se per telefono ci siamo sentiti spesso, non solo da quando sono a Parma. È un po’ preoccupato, come tutti i CT in questo periodo, per la Romania, perché tra poco dovrà giocare contro l’Austria per le qualificazioni ai Mondiali. Abbiamo parlato di Mihaila delle sue condizioni, che lui reputa un giocatore importante. Gli auguro tutto il bene, visto che sono tifoso della nazionale rumena». 

CONSAPEVOLEZZE «Ho sempre avuto la sensazione che i ragazzi potevano fare qualcosa di importante, non volevo fare confusione e ho parlato della direzione da prendere. Non vorrei che l’ambiente cascasse pensando che Como e Empoli siano alla portata di mano: ci sono tre punti in palio, c’è sempre da muovere la classifica e arrivare al nostro obiettivo, cioè la salvezza. Di solito non esco a vedere il riscaldamento, ma con la telecamera tattica vedo tutto e vedo gli spalti vuoti. Un conto è entrare con lo stadio semivuoto che ti dà la carica, un conto è sentire il tifo del pubblico fin dall’inizio. Questo che chiedo: rinunciare alla salamella ed entrare subito a dare sostegno ai ragazzi, che si sono calati in una realtà diversa e si sono sempre applicati».

GLI INFORTUNATI «Non recuperiamo né Vogliacco, né Bernabé né Estévez. Abbiamo perso Almqvist: ha un leggero fastidio sulla coscia e abbiamo preferito lasciarlo fuori; non si sente al 100%. Anche Cancellieri è fuori: si tratta di un qualcosa di importante, vedremo la tempistica precisa».

IL COMO «Como sarà una partita difficile, perché è spensierata e fa più paura di una squadra con tanti pensieri. Piena di giovani, che vogliono farsi vedere, ci aspetta una partita difficilissima, dovremo accettare il loro palleggio, bisogna essere pronti a capire i momenti e capire come metterli in difficoltà. Abbiamo lavorato per questo, abbiamo più convinzione di prima ma continuiamo a mantenere i piedi per terra».

 

Commenti
Pubblicità
Pubblicità

Altri articoli in Parma Calcio