Alla ricerca di una grande impresa. Un'impresa ai limiti del possibile. Roberto Donadoni ha parlato questa mattina nella sala stampa di Collecchio in vista della gara di domani sera a San Siro contro il Milan. Ecco gli argomenti trattati dal tecnico crociato che per la sfida contro i rossoneri potrà contare sui rientri di Marchionni e Rosi.
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IL MILAN: “Mi aspetto un Milan che vuole continuare questa serie positiva. a prestazione. Col Genoa è stata una partita difficile, fisica, in cui abbiamo tenuto botta creando occasioni. E’ bello andare a San Siro con la coscienza di affrontare un grande avversario ma anche con la coscienza di poter dimostrare il nostro valore. Non mi aspetto un Milan con la testa già al Barcellona. Non dobbiamo pensare che il Milan ci regali qualcosa, anzi. Andare a San Siro con un pensiero di sudditanza psicologica sarebbe un errore gravissimo. Dobbiamo invece pensare a mettere in campo le nostre qualità costringendo il Milan a fare qualcosa di straordinario”.
IL PASSATO: “Giuro che non so quante volte sono tornato da avversario. E’ stata la mia casa da calciatore, ma qualche anno ormai è passato. Ricordo con piacere l’ultima volta per l’atteggiamento del pubblico milanista che mi ha fatto particolarmente piacere e mi ha reso ancora più oroglioso di aver indossato quella maglia per diversi anni”.
PERICOLO BALOTELLI: “Se fermi Balotelli poi c’è El Shaarawy se sarà della partita, poi c’è Robinho, c’è Niang… Pensare di giocare solo in funzione di un giocatore è limitativo per quello che è il mio potenziale, perchè l’avversario si deve anche preoccupare di quello che posso fare io. Sono le due facce della medaglia, e bisogna saperle interpretare bene”.
LE SCELTE: “Tutti sono candidati per un posto. Il fatto che Sotiris abbia dimostrato di avere tonicità mi piace. Rientrano però anche giocatori come Rosi e Marchionni dalla squalifica, ho più o meno tutti a disposizione e questo è positivo”.