Al termine della sfida di ieri allo stadio Monigo di Treviso valida per il dodicesimo turno della RaboDirect PRO12 tra Benetton Treviso e Zebre conclusa 28-16 , abbiamo incontrato alcuni dei protagonisti della combattuta sfida che chiude il 2012 delle due formazioni italiane del campionato celtico.

Il parere del direttore tecnico della franchigia bianconera Christian Gajan raccolto in sala stampa al termine della gara :”Con un calcio in più a segno potevamo prenderci il bonus: il nostro problema è che, non avendo ancora mai vinto, manchiamo di fiducia. Però stavolta ho visto miglioramenti in mischia e in touche, abbiamo avuto un maggior numero di palloni da gestire aprendone di più: abbiamo giocato con una stabilità maggiore in mischia, in particolare nella ripresa il pack ha giocato come volevo. ll campo ha agevolato questo nostro atteggiamento. Il punteggio dopo il primo tempo era un po’ ingeneroso nei nostri confronti, comunque abbiamo reagito nella ripresa e siamo stati anche meno fallosi della gara di sabato scorso. Il fatto è che i derby italiani sono più chiusi delle gare contro avversari stranieri. Però noi non molliamo mai. Almeno questo gli avversari ce lo riconoscono sempre. All’inizio del secondo tempo le cose si erano messe non bene, il Benetton ci ha creato qualche problema che noi stessi abbiamo alimentato. Nell’ultima parte della partita siamo stati però bravi a reagire e a trovare i punti che ci hanno permesso di chiudere con una sconfitta onorevole »

Il capitano delle Zebre, Gonzalo Garcia, ex della sfida :”Sicuramente una gara migliore della settimana scorsa, abbiamo combattuto come era giusto fare. Loro sono riusciti a fare la differenza coi calci nel primo tempo. I miei ragazzi hanno fatto una buona prestazione anche se c’è ancora tanto da migliorare soprattutto nel gioco offensivo. Da un punto di vista sono triste per aver perso, ma mi rimane un buon ricordo di questa partita perché abbiamo dato tutto in campo cercando di fare il meglio. Sono molto fiducioso ed orgoglioso dei miei compagni. I miei ricordi a Treviso sono molto belli avendo tanti amici qui. Era una partita molto sentita a cui tenevo tanto. Quando ci sono i sentimenti dentro ad una partita un giocatore riesce a dare più del 100%”

Alberto Chillon, mediano di mischia delle Zebre, 6 presenze l’anno scorsa col Benetton da permit player :”L’anno scorso è stata una bellissima esperienza qui. Oggi gestire il pack e la regia è stato semplice perché avevamo le idee molto chiare. Ci siamo imposti degli obiettivi che in parte siamo riusciti a rispettare ed ottenere. Troncon mi ha chiesto di giocare il più possibile, muovendo il più possibile il pallone per dare ritmo e dare cianche ai nostri trequarti. C’è mancata la disciplina, anche oggi abbiamo oltrepassato il limite. Dobbiamo rispettare maggiormente l’arbitro e le nostre consegne. In attacco concretizziamo poco : dobbiamo essere più lucidi e mantenere di più il possesso”.

Edoardo Gori, migliore in campo del derby celtico di ritorno, schierato oggi all’ala dal coach del Benetton Franco Smith :”Meglio della settimana scorsa, una gara combattuta con molto più gioco. Le condizioni meteo ci hanno aiutato oggi, le condizioni del campo erano migliori. In campo sono tutti nemici per noi, prima della gara però ho salutato tutti dato che anche nelle Zebre ho tanti amici con cui ho giocato nelle nazionali giovanili o nel campionato italiano. La partita era dura soprattutto per questo fatto di avere contro amici che ti conoscono e sanno come tu giochi”

La seconda linea del Benetton Treviso Valerio Bernabò decisivo in un paio di belle azioni personali :”Ero pronto avendo riposato le ultime due gare. Ci tenevo a far bene: la rimessa laterale è stata positiva. Peccato per averne perse due nel finale: complessivamente comunque reputo il nostro fondamentale positivo. I derby sono gare particolari, molto accese e combattute. Non sono state molto spettacolari per tensione e condizioni climatiche ma è positivo aver portato a casa due vittorie. Dovevamo fare meglio oggi, siamo consapevoli delle aspetti in cui siamo mancati. Massimo rispetto per le Zebre che hanno dimostrato grinta e combattività non mollando mai fino in fondo. Non siamo partiti per fare il bonus, ma con un gioco più ordinato avremmo potuto crearci più occasioni da meta. O nore a loro e qualche errore di troppo da parte nostra”.