Matteo Cancellieri, il Parma e la Lazio: un triangolo che andrà considerato nei prossimi mesi in ottica calciomercato. Ma prima di tutti nella sfida sul campo, domenica al “Tardini”.
La presenza del 22enne italo-cubano, arrivato in estate dai biancocelesti in prestito oneroso (1 milione), è fuori discussione. Soprattutto dopo le convincenti e generose prestazioni, che garantiscono a mister Pecchia tante energie spese per la fase difensiva e, al contempo, estro e fantasia al servizio dell’attacco. Pochi giocatori come Cancellieri riescono a coniugare così efficacemente l’utile con il dilettevole: il gol segnato all’Atalanta settimana scorsa, dopo un primo tempo trascorso a rincorrere a più non posso gli esterni avversari (replicando quanto fatto, molto bene, anche a Venezia), potrebbe già esser sufficiente per la riconferma nell’undici scelto da Pecchia.
In più, ci sarà la tipica voglia dell’ex di mettersi in mostra contro la sua vecchia squadra, la Lazio, che nel 2022 lo rilevò dall’Hellas Verona per 3 milioni e che provò a dargli una chance, appena per un’annata, nel 2022/2023. In biancoceleste 20 partite di Serie A, oltre a 10 passerelle europee (6 in Europa League, 4 in Conference), senza gol. Poi, il prestito all’Empoli nella passata stagione, quindi quello al Parma: nel mezzo, il ritiro estivo da esubero nella rosa di Marco Baroni, che ha già raccolto 28 punti in 13 match.
Seppur a distanza “da casa” , il romano Cancellieri sta dimostrando con la maglia del Parma di essere all’altezza degli Aquilotti a suon di numeri da giocatore di categoria: 2 gol realizzati (quello della vittoria contro il Milan e il già citato all’Atalanta) in 498 minuti giocati in questa Serie A. Uno ogni 249 minuti. Ma, se si prende in esame anche la stagione 2023/2024, Matteo è uno dei soli tre italiani, tra quelli nati dal 2002 in avanti, a poter vantare di aver segnato 6 reti (nelle ultime 47 presenze) in Serie A: tanti quanti quelli del coetaneo Lorenzo Colombo (classe 2002) e del più giovane Giovanni Fabbian (’03). In tutto, per lui, sono 7: la prima marcatura, datata 20 marzo 2022, all’Empoli, sua futura squadra.
Il feeling con il gol, abbinato alla capacità di saltare l’uomo negli spazi stretti. Non è un caso che, tra gli attaccanti nati dal 2002 in poi, Cancellieri sia davanti a tutti con almeno 10 dribbling completati in questo campionato. Nessuno, in Serie A, vanta una percentuale di dribbling riusciti più alta rispetto alla sua: 53.85%, frutto di 14 dribbling completati su 26 tentati nel torneo in corso. Meglio anche di Kenan Yildiz (53.49) e Zito Luvumbo (53.57).
Cancellieri è uno dei pochi profili di giocatori italiani in grado di segnare e creare superiorità numerica nell’uno contro uno. Il Parma si aggrapperà alle sue giocate per raggiungere la salvezza e, magari, per battere la «bestia nera» Lazio, che ha vinto tutti gli ultimi 9 scontri coi gialloblù. Poi a giugno il triangolo andrà di nuovo considerato, quando dal club biancoceleste il presidente Kyle Krause potrà esercitare il diritto di riscatto, già fissato a 9 milioni.