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Pinetti Motorsport: Zanasi terzo alle finali del Ferrari Challenge

Foto: Ferrari

Pinetti Motorsport: Zanasi terzo alle finali del Ferrari Challenge

Il sipario calato sulle recenti Finali Mondiali Ferrari, tenutesi all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, ha congedato i protagonisti del Ferrari Challenge Europe, tra i quali Marco Zanasi ha rinnovato un duello con la sorte non a proprio favore.

Dopo aver preparato al meglio l’appuntamento più atteso dell’anno il pilota di Maranello, al volante della Ferrari 296 Challenge di Pinetti Motorsport, non poteva dormire sonni tranquilli, con il podio nel Trofeo Pirelli AM ancora in ballo, ma il risultato delle libere di Mercoledì era incoraggiante, quarto di categoria e nono nella classifica generale assoluta. Condizioni meteo avverse non rendevano la vita facile al portacolori del team di Colorno che, durante il turno di qualifica, incappava in un fatale aquaplaning con parcheggio in ghiaia.

Partito dal fondo della griglia Zanasi si rimboccava le maniche recuperando otto posizioni, chiudendo ai margini della top ten di categoria, per poi sfoggiare una rimonta da cardiopalma nella gara 2 corsa al Venerdì, risalendo fino all’undicesimo assoluto ed al sesto di Pirelli AM. Una rincorsa che, condita dal sorpasso all’ultima curva della stagione europea, gli ha consentito di raccogliere i punti necessari per conservare la terza posizione finale in campionato. “Avevamo un potenziale notevole con Zanasi – racconta Andrea Belicchi (coach Pinetti Motorsport) – e lo si è visto durante le libere. Purtroppo un errore in qualifica ha compromesso entrambe le gare, costringendolo a recuperi disperati. Quello di gara 2 è stato qualcosa di incredibile perchè stavamo rischiando di perdere il podio in campionato ma, con un sorpasso decisivo su un diretto avversario all’ultima curva dell’ultima gara della stagione e con i punti addizionali del giro veloce, lo abbiamo mantenuto, recuperando ben tredici posizioni”.

Ma il weekend di Zanasi non era ancora terminato con la finale mondiale del Trofeo Pirelli che, nella giornata di Sabato, lo vedeva firmare l’ottava casella della griglia in qualifica, secondo tra i Pirelli AM, in una gabbia di leoni composta da tutti i protagonisti delle varie serie europee. Quando tutto lasciava presagire una Domenica di riscatto era la dea bendata ad ergersi a giudice della sfida, scatenando un improvviso acquazzone quando i soli piloti del fondo classifica avevano montato gomme rain, a differenza della gran parte degli attori in campo. Il rientro obbligato ai box favoriva i pochi in coda al gruppo, regalando una doccia gelata.

“La finale è stata una gara pazza – aggiunge Belicchi – perché, dopo una qualifica notevole, sapevamo di poterci giocare la vittoria. Tutti in griglia sono partiti con gomme da asciutto, a parte gli ultimi cinque che hanno messo delle rain quando proprio non serviva. Durante la gara è arrivata una vera e propria bomba d’acqua che ha obbligato quasi tutti i concorrenti, almeno i due terzi, a rientrare ai box per il cambio gomme. La classifica è stata totalmente sfalsata, con piloti che abitualmente occupano le ultime posizioni che si sono trovati in lotta per la vittoria. Basta vedere la classifica, il quarto che ha chiuso ad oltre un minuto dal terzo gradino del podio e con dei piloti AM che hanno fatto primo e secondo assoluto. Una vera beffa delle beffe”.

Nonostante l’ennesimo colpo gobbo resta la soddisfazione per aver vissuto un anno ad alti livelli nell’europeo, gettando le basi per un 2025 dove far maturare una preziosa esperienza. “Siamo sempre stati in lotta per la vittoria – conclude Belicchi – ma sono state le due tappe di Portimão e del Nürburgring ad allontanarci dal titolo, soprattutto nel secondo caso dove un problema di natura tecnica, fuori dal controllo del team e con i tecnici Ferrari a faticar nel trovare la soluzione, ci ha tolto punti preziosi per continuare a mantenere aperta la partita per la serie europea. Abbiamo colto meno di quanto meritavamo ma tutta l’esperienza fatta in questo 2024 ci tornerà utile per il prossimo anno. Sono certo che il duro lavoro ripagherà”.

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