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Pecchia: «Il ricordo del playoff col Cagliari potrà darci la giusta spinta»

Parma Calcio

Pecchia: «Il ricordo del playoff col Cagliari potrà darci la giusta spinta»

Mister Fabio Pecchia ha parlato alla vigilia di Parma-Cagliari, il match che vedrà i crociati in campo domani (inizio ore 20.45) per la 6ª giornata del campionato di Serie A.

Presso la sala stampa del “Mutti Training Center” di Collecchio, il tecnico dei gialloblù ha presentato la sfida ai sardi, attualmente ultimi in classifica. Le differenze strutturali fra le due formazioni, con la spregiudicatezza dei padroni di casa opposta all’esperienza e alla fisicità degli ospiti, al centro del discorso impostato dal mister, che ha ammesso di portare ancora dentro di sé la delusione per quella semifinale playoff di Serie B del giugno 2023 che aveva cancellato alla sua squadra un sogno.

Di seguito le parole di Fabio Pecchia rilasciate durante l’odierna conferenza stampa.

GLI INFORTUNI «La nota dolente è l’infortunio di Ale (Circati, ndr), perché crea un grande dispiacere dal punto di vista umano. Grande abbraccio da parte di tutta la squadra e di tutto l’ambiente. Ha toccato l’anima della squadra. Abbiamo ancora alcuni acciacchi, alcuni sono ancora malconci, ma abbiamo diverse ore per smaltirli. In questo momento dobbiamo anche trovare le risorse per questo. Per Sohm niente di grave, però vediamo di lavorarci ancora per qualche ora: quando si tratta di colpi, è una gestione diversa rispetto ai problemi muscolari».

IL CAGLIARI «Per me è una squadra molto esperta, ha grande fisicità ed è allenata da un bravo allenatore. Penso a questa partita, poi dietro a questa partita c’è tanto. Ma vale tre punti. Vogliamo giocarcela al massimo delle nostre possibilità. Dobbiamo passare attraverso le nostre giocate di qualità per ricercare il gol con velocità. Certo, ci saranno momenti in cui la partita potrà prendere una piega diversa, un po’ più maschia. La squadra dovrà adeguarsi per giocarsela a quei livelli che sono del Cagliari».

GIOVENTÙ VS ESPERIENZA «Il campionato dobbiamo vederlo come una maratona: bisogna mantenere un certo equilibrio, una certa serenità. Dall’altra parte troveremo una squadra non assolutamente giovane come la nostra, ma abituata a gestire i momenti di tensione, raggiungendo l’obiettivo. Poi però la partita bisogna giocarla in mezzo al campo: voglio una squadra serena, che prenda il gusto di fare le cose che sappiamo fare».

IL RICORDO DEL PLAYOFF «Tutti l’abbiamo vissuta: i giocatori, io, voi, i tifosi. Ce la porteremo dentro quella partita. Quell’aspetto emozionale, preso per il verso giusto, può dare la giusta spinta. Ma deve essere vissuto come una partita da giocare sul campo».

I RIENTRI «Valeri è recuperato: ha lavorato anche abbastanza bene questa settimana. Hernani ha messo energie e, quindi, lavoro nelle gambe; anche Charpentier sarà col gruppo. Altre situazioni di ordinaria amministrazione da tenerne conto, però buone notizie in questo senso».

LA GARA DI LECCE «A Lecce c’è stato tanto di noi. Abbiamo fatto un bel primo tempo, sbagliando tanto nelle giocate; poi ci siamo trovati sotto. Ma la voglia di rispettare la propria identità di gioco, aiutato anche da un pizzico di fortuna che ci ha permesso di raggiungere un risultato insperato, è l’aspetto più importante. Un altro gatto è stato mangiato…».

PALLA SU «Ci saranno dei momenti che la palla sarà in volo, fino a quando non la metteremo giù. Tanto più saremo bravi noi a spostare la partita su quelle che sono le nostre qualità quanto più prenderà una piega diversa».

COME GIOCA IL CAGLIARI «Il pressing alto dobbiamo farlo bene: se saremo bravi a essere più aggressivi del loro palleggio, sicuramente lo potranno soffrire. Tutta la squadra deve avere maggiore compattezza e ordine per dare aiuto alla linea difensiva e non essere sotto pressione: il Cagliari è una squadra che ha giocatori importanti».

DUBBI DI FORMAZIONE «I miei dubbi me li porto sempre dietro: non c’è un reparto dietro, ci sono di momenti in cui ho dei numeri in meno. Come gruppo noi dobbiamo creare le energie per affrontare questo momento molto molto particolare».

 

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