Nostalgia, ricordi, storie indelebili e una bacheca piena di trofei.
Buon compleanno a Carlo Ancelotti che oggi compie 65 anni. Dopo aver giocato in Serie A con Milan e Roma (283 presenze e 22 gol) vincendo lo scudetto con entrambe (ma anche 4 Coppe Italia, una Supercoppa Italiana, 2 Coppe dei Campioni, 2 Supercoppe Europee e 2 Coppe Intercontinentali), comincia la carriera di allenatore. Si è seduto sulle panchine di Reggiana, Parma, Juventus, Milan, Chelsea, Paris Saint-Germain, Bayern Monaco, Napoli, Everton e tutt’ora allena il Real Madrid. Tra i tanti record è l’unico allenatore ad avere vinto i cinque principali campionati europei (Serie A, Premier League, Ligue 1, Bundesliga, Primera División) e il primatista di Champions con 5 vittorie totali.
In un’intervista al quotidiano Il Giornale, Ancelotti ha ripercorso la sua carriera partendo proprio dal Parma: “Ho avuto la fortuna di vivere e crescere in un ambiente sereno, in famiglia non giravano i soldi ma l’atmosfera era sempre tranquilla, non c’erano litigi, rare le discussioni. Andavo a messa a piedi accompagnato da mio nonno, poi lui passava in pasticceria a comprare i dolci, quindi c’era il pranzo. Questa è stata la mia infanzia, prima che arrivasse il milione (di lire ndr.) di Ceresini”.
Soldi che modificarono radicalmente la vita di Ancelotti: “Comprai un televisore a colori, costava una cifra, lo pagai 600mila lire. Il mio stipendio di calciatore era una certezza, mio padre, invece, viveva di speranze, sperava di vendere il formaggio, sperava di vendere un vitello, sperava di vendere il grano. Anni belli, per imparare a conoscere la vita. Mi prese la Roma versando una cifra importante, mi presentai sparando una richiesta di 100 milioni di ingaggio. Tu sei matto! Non firmai, c’era l’Aventino, vi ricordate? Giorni caldi e tenaci, poi alla fine trovammo l’accordo, 20 milioni lordi. Capite che carattere forte avevo, no!”.