Le dichiarazioni a caldo nel post partita di Parma-Pisa (clicca qui per le pagelle) dalla sala stampa dello stadio Ennio Tardini.
A presentarsi davanti ai microfoni, come di consueto, il tecnico dei ducali Fabio Pecchia, oltre al capitano e autore dell’ultimo gol Delprato. Pisa in silenzio stampa. Presenti per SportParma Riccardo Pasini e Lorenzo Fava.
PECCHIA «Intanto è una vittoria, è un partita in più, sono 3 punti. Nel complesso la partita ha dato tanti segnali c’è tanto materiale. Una partita in cui nel primo tempo è stato aperto e abbiamo avuto diverse palle gol. Dopo il gol era nella nostra strategia lasciare loro palleggio mentre nel primo tempo il nostro palleggio era nella loro metà campo. La partita è stata vinta in un clima fantastico. Il primo gol subito si assomiglia (a quello contro il Cittadella, ndr) con una palla sporca e in questo momento è così: occorre maggiore attenzione e ancora sul 2-1 avevamo la possibilità di fare gol che l’abbiamo trovato nel finale e questo mi fa piacere. Cambio di modulo? Nel secondo tempo per ottenere quel ritmo per me era una questione di condizione ma sono felicissimo di Sohm ma avevamo bisogno di quella prestazione, ma quel tipo di partita ci ha permesso di avere un secondo tempo più di gestione. Nel primo tempo avevamo la squadra più giovane degli ultimi anni e gli ingressi sono stati ancora una volta importantissimi. Continuo a sottolineare i 9 minuti di Partipilo perché per un giocatore esperto non è facile giocare così poco ma dare sempre il massimo quando si è chiamato in causa. Serie A? Parliamo di Como assolutamente. Gioventù? Piu giocano più possono fare esperienza perché dopo l’1-0 abbiamo portato troppo avanti una fase di attesa e loro hanno avuto solo un’occasione e hanno segnato. Oggi in campo avevamo 6 giocatori non di contenimento e poi nel secondo tempo abbiamo preso il possesso della metacampo e giocare con una punta di movimento o di spazio per noi non cambia, importante è vincere le partite. Le palle inattive? Noi marchiamo a zona ma questa è un invito alla stampa, noi ci lavoreremo ma meno ci focalizzeremo sugli errori sarà meglio di tutti. Da palla inattiva diretta abbiamo subito solo 2 gol mentre gli altri gol sono arrivati tutti da palle sporche. Sul Pisa? Non posso dire niente perché la maggioro parte dei giocatori in campo li ho allenati tutti negli anni passati e non dire niente perché mi hanno dato tutti qualcosa di molto importante. Nel Pisa c’era tanto anche del mio passato. Come squadra non l’ho mai vista in difficoltà in questo periodo con giocatori ottimi e una buona struttura di gioco».
DELPRATO «Preferiremmo andassero in modo diverso perché cosi è bello, ma è anche una sofferenza. È stata un’altra dimostrazione di come la squadra ci creda fino alla fine ed è andata bene. Siamo contenti perché diamo continuità dopo la vittoria di Cittadella. Sul gol ho provato a stare lì davanti e appena ho visto che Partipilo stava crossando ci ho creduto perché pensavo che magari un rimpallo mi avrebbe premiato. Dubbi sul gol? Si pensava ci fosse un fallo su Nicolas ma ho rivisto poi tutto negli spogliatoi ma non c’è stato fallo ma avevo paura che sul mio colpo di testa ci fosse fuorigioco ma non c’è stato nulla di rilevante. Distacco in classifica? Noi cerchiamo di vincere le partite ma poi quello che fanno gli altri ci interessa relativamente ma se si riesce ad ottenere punti e vincere le partita è ottimo anche se il campionato è ancora lungo ma noi pensiamo a noi stessi aldilà degli altri. Difficoltà sui calci piazzati? È vero, è l’ennesima dimostrazione di questo. È un’insieme ma non è colpa di nessuno singolarmente. Ci vuole più attenzione e dobbiamo lavorare su questo. Sul livello fisico? Non ci sono problemi fisici. Nel primo tempo il Pisa muoveva bene la palla e a volte abbiamo fatto fatica ma nel secondo tempo i ritmi erano più bassi e credevo che una volta in vantaggio era finita lì, ma aldilà di quello la squadra ha risposto sempre bene e questi sono segnali importanti. La classifica? Abbiamo 54 punti ma non vai in serie con questi punti. Le squadre si stanno piano piano delineando e ogni squadra ha le motivazioni per i propri campionati. Se non si riesce ad andare in vantaggio le squadre contro il Parma si chiudono e non danno spazio».