Gemellaggi e botte da orbi. Una storia contorta e ingarbugliata le cui origini risalgono addirittura al 1920. E’ il derby Parma-Modena. Un derby a tinte giallo e blu, lungo la via Emilia, tra ricordi e rivalità che nel corso degli anni hanno partorito strane “congetture”.
Sabato pomeriggio nuovo appuntamento allo stadio Tardini il quale, come è logico che sia, si preannuncia pieno di tifosi. La capolista contro la quinta in classifica. Ma indipendentemente dai numeri questa è una partita da bollino rosso perché mette a confronto due tifoserie nemiche che negli ultimi anni si sono scontrate in diverse occasioni. E pensare che nel 1978 parmigiani e modenesi diedero vita ad un gemellaggio, uniti dalla rivalità comune contro la Reggiana.
I Boys e le Brigate Gialloblù, tutti insieme, fianco a fianco, come in occasione di un derby di serie C (stagione 1983-84) allo stadio Mirabello dove nel settore distinti scoppiò una mega rissa con gli ultras reggiani; quell’episodio fu la fine dell’amicizia a causa di forti incomprensioni a tinte gialloblù che di fatto portarono allo scioglimento del rapporto di “amicizia”. Un’amicizia sempre precaria tra sospetti e alterazioni varie tant’è che a Parma venne istituita la figura sarcastica del “modenologo”.
Storie e leggende che si intrecciavano tra loro, sullo sfondo l’amicizia parmigiana e la rivalità modenese contro lo Spezia. Poi, una volta finito il gemellaggio, sono iniziati gli scontri come nell’estate del 2005 quando nei pressi di Fanano, durante i ritiri estivi di entrambe le squadre, le due tifoserie si affrontarono armati di bastoni, catene e cinghie: 15 minuti di delirio, con le forse dell’ordine in difficoltà nel sedare la mega rissa; ad avere la peggio furono alcuni ultras del Modena. Storie di odio e rivalità che tornano d’attualità, dentro e fuori dal campo, sperando di non dover assistere a nuove scene da far west.