22 giugno 1986, stadio “Azteca”, Città del Messico: Diego Armando Maradona segna un memorabile gol di mano con la maglia della sua Argentina ai quarti finale della Coppa del Mondo. 28 gennaio 2023, campo “Cavagna”, Busseto: Roberto Cozzi replica la prodezza del Pibe de Oro in Fidenza-Sannazzarese.
Il caso della settimana — di cui si è ampiamente discusso all’interno dell’odierna puntata di “DDAY, il giorno dei dilettanti” (clicca qui) — si è verificato sui campi di Prima Categoria (girone A) e a farne le spese è stata una squadra parmense. La furbata dell’attaccante piacentino Cozzi al 21′ della partita, valevole per il diciottesimo turno di campionato, è riuscito a trarre in inganno il giovane arbitro Falco di Reggio Emilia che, non accorgendosi del furtivo tocco che ha scavalcato il portiere bianconero Antonio Spanu, ha convalidato una rete palesemente irregolare, pareggiata 10′ più tardi dal rigore del fidentino Cocchi. Per fortuna, non è valsa i tre punti. Altrimenti si sarebbe scatenato il finimondo. Ma lo stesso marcatore, consapevole dell’imbroglio, aveva già pensato a come evitare possibile conseguenze, facendosi sostituire nell’intervallo per non incappare in una caccia all’uomo.
Intervistato dal quotidiano piacentino Libertà, Cozzi si dice dispiaciuto dell’accaduto («Ci tengo a dire che ho sentito telefonicamente il portiere del Fidenza Spanu — ha dichiarato il numero 9 della Sannazzarese —e mi sono scusato per il gol»), ma per niente pentito dell’accaduto: «Per me alla fine è un gran bel gol: non ci ha pensato Maradona a giustificarsi, dovrei farlo io?». Della serie: un bel tacer non fu mai scritto. Punto guadagnato, sì, ma occasione decisamente sprecata per potersi fregiare di un ben più nobile gesto rispetto a un gol da aggiungere alla classifica marcatori.