Degenerazione al Giro di Padania. Dopo le anche plausibili contestazioni di ieri, oggi a Savona, proprio durante il passaggio dei corridori, militanti e simpatizzanti di Rifondazione Comunista sono andati oltre, passando direttamente agli schiaffi in faccia, …
… dove a farne le spese è stato il povero Sonny Colbrelli, stagista della Colnago-Csf, colpevole solamente di trovarsi in testa al gruppo, che in quel momento stava inseguendo i fuggitivi, e quindi troppo vicino alle mani degli agitati manifestanti.
“L’atmosfera che stiamo vivendo – dice Roberto Miodini, d.s. parmigiano che guida l’ammiraglia della Androni-Cipi – è surreale. I contestatori stanno facendo più politica degli organizzatori stessi e non capiscono che fra noi c’è gente che lavora come loro e che deve, anche disputando questa corsa, riconfermarsi il posto ed il contratto. Tuttavia il numero dei manifestanti è ristretto, però assolutamente non civile, perché le mani addosso non ce le devono mettere. Speriamo di non avere altri intoppi”.
Un’occasione persa per poter tornare a parlare solo di ciclismo pedalato, anzi un vero peccato. Anzi una bruttissima pagina per lo sport in generale.
Perché dopo 187 km sul traguardo di Vigevano (la tappa era partita da Loano), Viviani, con uno sprint poderoso lanciato dal compagno Oss, aveva concesso e vinto la rivincita su Modolo, finito 2° davanti a Napolitano. Perché alcuni spunti tecnici per il nostro c.t. Bettini si riescono a trovare, nonostante tutto. Perché, soprattutto, attaccare fisicamente i ciclisti (bravissimi nel non rispondere alle provocazioni), primissimi attori di questa controversa sceneggiatura, non cambia nulla, se non peggiorare un clima, nato già teso alla proclamazione della nuova gara a tappe, che ora rischia di sfociare in qualcosa di simile alla inciviltà piuttosto che alla protesta, giusta e sonora fin che vogliamo, ma comunque sempre entro i limiti.
Lasciando a chi dovere il perché purtroppo si possa arrivare a tanto, senza entrare nel merito delle cose, la frazione, dopo lo spiacevole episodio di Savona (al km 33), è stata neutralizzata ed è ripartita non appena l’intera carovana è tornata nei margini di sicurezza, pur lasciando davanti i 4 battistrada (Zeits, Gradek, Brande e Mamos) evasi dopo circa 15 km di gara. Sul Passo del Giovo (unico gpm di giornata, posto dopo 50 km), il grosso del gruppo si rifà sotto fino ad accusare uno svantaggio di 2’50” (che torna a 3’30” quando mancano circa 100 km all’arrivo), poi verso il traguardo di Vigevano entrano in scena le squadre dei velocisti, che ricompattano tutto ai -3 dalla fine. Liquigas contro Colnago, Viviani-Oss contro Modolo-Belletti (tutti in odore di Nazionale), con Napolitano, Hondo e la Nazionale Slovena nel ruoli di guastatori. Come già anticipato, Viviani brucia Modolo e Napolitano e conquista la maglia verde di leader della generale.
Domani il Giro di Padania partirà (speriamo decollerà) da Malpensa-Lonate Pozzolo per giungere dopo 198 km sulle colline di Salsomaggiore, laddove verrà percorso per 2 volte il circuito del Poggetto, sulla cui sommità sono stati posti i 2 gpm di giornata.
La salitella finale potrebbe essere un buon trampolino di lancio per qualche contrattaccante, anche se le formazioni dei velocisti avranno ancora 15 km per riorganizzarsi per un’altra volata.
Ordine d’arrivo
1. Elia Viviani (Liquigas Cannondale) km 187 in 4h23’43” – media 42,091 km/h
2. Sacha Modolo (Colnago – CSF) – st
3. Danilo Napolitano (Acqua & Sapone) – st
4. Daniel Oss (Liquigas – Cannondale) – st
5. Luka Mezgec (Nazionale Slovenia) – st
6. Jakob Keough (Unitedhealthcare) – st
7. Blaz Furdi (Nazionale Slovenia) – st
8. Marc Hester (Christina Watches) – st
9. Benjamin Giraud (Vc Pomme) – st
10. Danilo Hondo (Lampre – Isd) – st
Classifica generale:
1- Elia Viviani (Liquigas-Cannondale)
2- Sacha Modolo (Colnago-CSF) s.t
3- Luka Mezgek (Nazionale Slovena) a 16″
4- Blaz Furdi (Nazionale Slovena) a 19″
5- Manuel Belletti (Colnago-CSF) a 20″
6- Planckaert Baptiste (Landbouwkrediet) a 21″
7- Honig Reinier (Landbouwkrediet) a 21″
8- Danilo Hondo (Lampre-ISD) a 21″
9- Fabio Sabatini (Liquigas-Cannondale) a 21″
10- Claudio Corioni (Acqua&Sapone) a 24″