(www.parmacalcio1913.com) – L’allenatore della 1^ Squadra del Parma Femminile Ilenia Nicoli, oggi, Giovedì 2 Settembre 2021, è stata protagonista di un collegamento telefonico in diretta durante la odierna puntata di Palla in Tribuna, il talk show sportivo in onda dal Lunedì al Venerdì dalle 14 alle 15 sui 102 e 104 megacicli in Modulazione di Frequenza (FM) di Radio Parma, l’emittente che quest’anno è la radio ufficiale della squadra Crociata di cui racconta le gesta nelle proprie radiocronache. Ecco la trascrizione integrale della intervista a cura di Alberto Dallatana.
Ilenia Nicoli, curiosità come ti chiamano le tue giocatrici?
“Sempre e comunque Mister, anche se in genere si utilizza anche coach, definizione che sinceramente non mi fa impazzire, perché sa un po’ più di altri sport che non di calcio. Quindi preferisco Mister”.
Tu non hai mai allenato al di sotto della Serie B e hai un grandissimo passato, basta guardare la pagina di Wikipedia a te dedicata che è molto ampia, ed hai sposato con grande entusiasmo il progetto del Parma…
“Sì, perché nel calcio, che per me resta assolutamente vita, così come nella vita di tutti i giorni, bisogna cercare di vivere su progetti, perciò ho sposato immediatamente quello del Parma, perché tra l’altro è molto convincente. Ho sentito sulla carne la dedizione e l’amore di questa Società per cercare di far crescere il movimento, ed essendone pienamente dentro da tantissimi anni, prima come giocatrice e poi come allenatrice, ho sentito il cuore battere. Mi sono sentita subito i colori gialloblù fortemente nella pancia…”
Tu giocavi difensore…
“Sì, esatto…”
E hai giocato grandi stagioni negli anni d’oro del Modena, a fine anni 90, con grandissime giocatrici come Milena Bertolini, attuale ct della Nazionale Femminile…
“Sì, confermo, tra l’altro ha fatto anche in tempo ad allenarmi per un paio di anni perché lei è un po’ più grande di me, perciò prima ci siamo incontrate come compagne, e abbiamo giocato molto assieme perché dopo Modena ci trasferimmo assieme al Foroni Verona. Insomma abbiamo fatto un po’ di strada assieme e sono contenta del percorso di Milena”.
C’è un po’ di invidia da parte tua, che hai giocato in quegli anni, verso le ragazze del calcio femminile di oggi che, finalmente!, aggiungo, hanno raggiunto una certa notorietà con partite in diretta e gli ultimi Mondiali molto seguiti, poi aggiungo Katia Serra che ha avuto una grande esperienza come giocatrice che ha fatto il commento tecnico sulla RAI alla finale degli Europei vinti dall’Italia? Sono stati fatti proprio passi da gigante negli ultimi 5-6 anni…
“Passi enormi, sì… Non c’è invidia da parte mia, ma consapevolezza di sapere che il calcio femminile in questi anni è cresciuto tanto e io dico sempre alle mie giocatrici che hanno la fortuna di vivere il calcio di oggi e spiego loro anche alcuni particolari di come era il calcio quando giocavo io, che serve a rendere veramente di più l’idea di quello che possono avere oggi, perché non se ne rendono conto. Sono molto molto contenta di aver fatto parte di quel calcio di allora che ha dovuto soffrire per avere quello che abbiamo oggi e lo rifarei ancora e mentre parlo adesso di questo ho i brividi sulla pelle perché è molto emozionante sapere di avere lottato per tanto tempo per qualcosa che oggi, finalmente, è capito…”
“Sinceramente non ho ancora le idee molto chiare su quello che ci potrà aspettare, perché questo è un campionato che non conosco avendone sempre fatto degli altri, però ho come riferimento le ragazze stesse e Federico Pangrazi, che è il responsabile dell’area femminile e ne approfitto per ringraziarlo perché ha creduto, assieme a Filippo Galli, fortemente nella mia figura. Sarà un campionato difficile, ostico, perché tutti i campionati lo sono. Il fatto di avere la possibilità di allenare una squadra competitiva questo non lo posso nascondere, anzi, io mi sto divertendo moltissimo perché le ragazze si applicano molto e anche la qualità delle calciatrici è piuttosto importante. Detto questo, cercheremo, naturalmente, di fare quello che ci è stato chiesto, cioè cercare di vincere questo campionato, però tra qui e il farlo c’è tanto tempo e tanto spazio e quindi ci saranno sicuramente anche dei momenti in cui incontreremo delle difficoltà e starà alla bravura dello staff – perché io il lavoro non lo faccio da sola, ma ho degli ottimi collaboratori che mi aiutano e ne approfitto per ringraziarli – farli superare. Però ho l’impressione di avere un gruppo molto dotato e che ci sia la possibilità di avere, lavorando, una crescita abbastanza rapida”.
Che tipo di allenatrice sei? Qual è il sistema di gioco preferito, se ne hai uno?
“Il sistema di gioco che prediligo è il 3-4-1-2 che permette di lavorare con la difesa a tre, ma non con il rientro a cinque, ma a quattro, e permette di lavorare in ampiezza, è un sistema molto offensivo che consente di lavorare molto sugli interscambi, quindi non tanto sul ruolo, ma sugli spazi che si creano. Non è importante il sistema, quanto il modello di gioco che si vuole portare avanti e il modello che vorrei portare avanti io è quello di sapersi adattare alle situazioni che possono cambiare e questo significa anche attaccare con un sistema di gioco e difendere con un altro e per questo parlo di modello di gioco e non di sistema. La cosa che non vorrei che mancasse – e ho già insistito in questi primi 10 giorni di allenamento – è la grinta, la caratterialità, il fatto di avere voglia di raggiungimento, di miglioramento, l’impegno negli allenamenti, la dedizione in tutto quello che si fa: ecco, questa è una cosa che non deve assolutamente mancare nella mia squadra perché è la base su cui poter fare tutto il resto”.
Hai avuto l’opportunità di seguire qualche allenamento di Maresca? Tra colleghi ci si confronta, ci si osserva, anche per carpire i segreti del mestiere…
“Io ho avuto la fortuna di allenare a Sassuolo e di intraprendere un percorso assieme a De Zerbi, allenatore che stimo moltissimo, con il quale sono cresciuta molto, perché ho avuto la possibilità di assistere a tanti suoi allenamenti e conosco anche Maresca, che è un allenatore molto bravo, molto interessante. Dico la verità: fino ad oggi non ho voluto interferire negli spazi della prima squadra maschile perché i primi momenti sono sempre quelli più delicati, ma ho l’intenzione di assistere ai suoi allenamenti, perché credo di avere la possibilità di crescere. Tra l’altro penso che ci siano molti allenatori, all’interno del Parma Calcio, che possano darmi la possibilità di crescere, così come lo penso sia un po’ per tutti, perché è quando si pensa di essere arrivati che si è finiti… In conclusione vorrei ringraziare la Società, in particolar modo il presidente Krause, per tutta l’attenzione che sta dando al movimento femminile a Parma e grazie anche a Voi per l’ospitalità”.
VIDEO DAL CANALE UFFICIALE YOUTUBE DEL PARMA CALCIO 1913 SETTORE FEMMINILE
ILENIA NICOLI OSPITE DI PALLA IN TRIBUNA (RADIO PARMA, GIOVEDI 02.09.2021)
intervista di Alberto Dallatana, montaggio clip a cura di Alex Bocelli