La sezione provinciale dell’Anmic, sabato 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ha consegnato una targa a Giulia Ghiretti, la campionessa parmigiana di nuoto paralimpico che ha conquistato alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro una medaglia d’argento, nei 100 rana SB4, e una medaglia di bronzo, nei 50 farfalla S5.
Il riconoscimento è stato consegnato dal presidente di Anmic Parma, e vicepresidente nazionale dell’Anmic, Alberto Mutti. Nella motivazione si legge: “A Giulia Ghiretti, campionessa di vita e di sport, per la sua capacità di trasmettere emozioni, forza e ottimismo attraverso le sue imprese sportive. Con ammirazione, affetto e immensa gratitudine”.
Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione di Giuseppe Forlani, prefetto di Parma, Patrizia Maestri, deputata del Parlamento italiano, Maurizio Vescovi, consigliere provinciale, Giovanni Marani, assessore allo Sport del Comune, Gianni Barbieri, delegato provinciale Coni, e Andrea Grossi, delegato provinciale Cip (Comitato Italiano Paralimpico), è stata letta una lettera del presidente nazionale del Cip, Luca Pancalli, indirizzata alla Ghiretti: “Troppe ragazze e troppi ragazzi non hanno ancora scoperto la bellezza di praticare sport anche con una disabilità: tocca a voi, con il vostro esempio, far comprendere come tutto sia davvero possibile”.
A seguire ha avuto luogo l’incontro tra Giulia Ghiretti, Alberto Mutti e Walter Antonini, vicepresidente di Anmic Parma, su sport e disabilità.
“Non è necessario arrivare alle Paralimpiadi – ha spiegato la Ghiretti, tesserata Ego Nuoto e Fiamme Oro -: l’importante è capire che si può fare sport, perché ogni atleta ha delle capacità residue che può mettere a frutto. Sport significa socializzare, condividere un’esperienza con gli altri e ciò che ne deriva è un benessere fisico e psicologico che diversamente è difficile da raggiungere. Non è facile, perché bisogna trovare strutture adeguate e tecnici preparati, ma con un po’ di sforzo si può fare. In questo senso, è fondamentale la formazione di chi lavora nel mondo dello sport paralimpico”.
“E’ significativo – ha detto Walter Antonini – che Anmic, nel suo 60esimo anniversario, premi una sportiva e una donna, perché Giulia, con la sua attività di altissimo livello, è un faro per tutte quelle persone disabili che, o per paura o per scarsa informazione, non credono possibile poter uscire di casa e iniziare a praticare una disciplina sportiva. Quando si parla di barriere, si intendono di solito soltanto quelle architettoniche, ma le più difficili da abbattere sono quelle culturali. Associazioni come Anmic, dopo sessant’anni di battaglie per la conquista dei diritti dei disabili, devono continuare a chiedere perché la strada per la completa dignità è ancora lunga, ma sono consapevoli dell’apporto che possono dare in termini sociali e culturali a tutta la comunità. Giulia Ghiretti, anche in questo senso, è una grande testimone”.
“Nel 1981, a Ginevra, il segretario delle Nazioni Unite – è intervenuto Alberto Mutti – ha detto che si è riusciti a far camminare l’uomo sulla luna ma non ancora un disabile nelle nostre città. Oggi la situazione non è cambiata molto e l’Anmic continuerà a lottare per i diritti delle persone con disabilità”.
Al termine dell’incontro, l’Anmic ha annunciato di voler istituire un premio annuale in occasione del 3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.