Le Zebre hanno aperto il 2020 con una vittoria, la prima di sempre contro i Sudafricani Cheetahs. Per Bisegni e compagni si è inoltre trattato del loro terzo successo con punto di bonus offensivo colto in questa prima metà di stagione.
Dopo un inizio di 2019/20 difficoltoso – che ha visto la franchigia federale uscire sconfitta nelle prime otto gare ufficiali, di cui sei in Guinness PRO14 e due in Challenge Cup – le tre vittorie stagionali sono state raccolte negli ultimi trentanove giorni, con una media di una ogni tredici giorni.
Il dato non può che confermare il processo di crescita che la formazione italiana con sede a Parma ha conosciuto nelle ultime settimane, nonostante le difficoltà legate al passato deterioramento del manto erboso dello Stadio Lanfranchi che, tra le altre problematiche, ha causato lo spostamento del 3° turno di coppa contro il Brive.
Ripristinate le condizioni di agibilità del prato del Lanfranchi, Bisegni e compagni sono stati autori di cinque mete segnate, a testimonianza del buon gioco offensivo che la squadra allenata dall’Irlandese Michael Bradley è capace di esprimere su terreni di gioco veloci.
“Risulta assolutamente incomprensibile il motivo per cui gran parte della stampa debba costantemente denigrare e sminuire le vittorie delle Zebre, come ad esempio è avvenuto il giorno dopo quella con i Cheetahs – spiega l’amministratore unico dello Zebre Rugby Club Andrea Dalledonne –. I Cheetahs sono una squadra di assoluto livello, più strutturata tecnicamente, storicamente e finanziariamente della franchigia federale e scrivere, come hanno fatto alcune testate, che la formazione sudafricana abbia perso a causa del loro lungo periodo di inattività o per via dei disagi dovuti al viaggio in Italia è falso, pretestuoso e ridicolo. Anzi, chiunque conosce questo sport sa quanto il riposo permetta di recuperare al meglio la forma fisica ottimale. Francamente siamo molto stanchi e delusi di questo tipo di atteggiamento da parte di alcuni giornali e giornalisti che mettono in ridicolo le vittorie delle Zebre invece che valutarne i reali successi, appigliandosi a dei falsi motivi. D’altronde questo vizio di alcuni giornalisti di denigrare le vittorie è diventato uno sport nazionale ed è uno dei motivi per cui non saremo mai un paese che gode della credibilità di altre realtà”.