La Federazione Italiana Rugby amplia il progetto tecnico federale dedicato al gioco femminile di alta prestazione con la creazione di due franchigie che prenderanno parte ad una progettualità congiunta con la Federazione spagnola (FER) e il sostegno della federazione internazionale World Rugby.
Zebre Parma e Benetton Rugby, con il coordinamento generale di FIR, metteranno a disposizione l’esperienza maturata in oltre dieci anni di partecipazione allo United Rugby Championship – già Celtic League – per dare vita a due selezioni federali, che consentiranno alle migliori atlete italiane provenienti dalla Serie A Élite e dalla Serie A di accrescere il numero di impegni internazionali attraverso il confronto con omologhe realtà del panorama rugbistico iberico. Al tempo stesso le franchigie permetteranno di aumentare e accelerare l’esposizione verso l’alta prestazione per le migliori giovani di potenziale interesse per la Squadra Nazionale maggiore.
Di pari passo, il progetto delle neonate franchigie femminili garantirà maggiori occasioni di confronto con contesti internazionali d’élite anche ai ruoli tecnici provenienti dal percorso di formazione federale, con la guida tecnica affidata agli assistenti allenatori della Squadra Nazionale Femminile: Plinio Sciamanna, tecnico delle avanti Azzurre, sarà l’allenatore delle Zebre Parma, mentre Francesco Iannucci, di recente entrato nello staff delle Azzurre con il ruolo di allenatore della difesa, guiderà la Benetton Rugby.
Nel 2024 le due franchigie, che vedranno confluire le atlete nelle rispettive rose su base territoriale, disputeranno due incontri ciascuna: il 7 gennaio Zebre Parma e Benetton Rugby debutteranno in Spagna. Saranno poi le italiane a ospitare le selezioni iberiche: il 10 febbraio le Zebre giocheranno in casa al “Lanfranchi” e lo stesso farà Benetton il giorno seguente sul prato di Monigo.
Francesca Gallina, Consigliera Federale e Presidente della subcommissione di Rugby Europe per il Gioco Femminile, sottolinea come “le franchigie costituiscono un ulteriore e rilevante tassello nel quadro di sviluppo del rugby che la governance attuale sta cercando di sviluppare, nella consapevolezza che il potenziale del rugby femminile, di cui i mondiali dello scorso anno in Nuova Zelanda hanno dato prova per interesse suscitato tra appassionati e sponsor, non è ancora esploso pienamente in Italia e bisogna pertanto continuare a lavorare a tutti i livelli per lo sviluppo del rugby giocato da bambine, ragazze e donne di ogni età, ad ogni livello”.
Giuliana Campanella, Manager della Squadra Nazionale Femminile e coordinatrice del progetto Franchigie, ha dichiarato: “La nascita delle franchigie femminili è un momento importante per tutto il movimento, una grande opportunità da cogliere innanzitutto per una maggiore crescita delle nostre atlete e della Nazionale. Si tratta di una occasione preziosa per migliorare il rugby femminile sotto il profilo della qualità di tutti i profili tecnici: giocatrici, allenatori e allenatrici, preparatori e preparatrici, manager, e tutte le componenti coinvolte nella progettualità potranno misurarsi in un contesto internazionale, generando e consolidando quelle competenze e attitudini che oggi sono più che mai necessarie anche nel femminile. Sono certa che sarà l’inizio di un nuovo percorso per tutto il rugby italiano”.