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Rugby

FIR, le liste degli atleti di interesse nazionale ed i relativi contributi

FIR, le liste degli atleti di interesse nazionale ed i relativi contributi

Gettone di convocazione ai club per gli atleti, massimo due per squadra, non facenti parte delle tre liste che vengano convocati dalle selezioni di Celtic. Per il gialloblù Alberto De Marchi, prossimo anno agli Aironi, l'ingaggio è a totale carico della franchigia. Sulla questione oriundi, Dondi è categorico.

La lista è servita. O meglio, il listone coi suoi due listini. La Fir ha ufficializzato ieri pomeriggio il mare magnum degli atleti di interesse nazionale suddivisi in tre liste: una prima di 32 che possiamo definire come quella di coloro che costituiscono, o dovrebbero costituire poi vedremo il perché, l’ossatura della nazionale seniores, una seconda di 17 in cui vi sono i cosiddetti emergenti, l’ultima di 10 atleti formatisi nell’ultima annata all’Accademia di Tirrenia che riguarda però non la Magners League bensì il futuro campionato d’Eccellenza.
Come era già noto, la Fir si accollerà il 60% degli ingaggi di coloro che entreranno a far parte delle due selezioni con una “clausola” per quelli della seconda lista: tale contributo verrà elargito solo se costoro raggiungeranno un numero di presenze tali da arrivare a novecento minuti (stesso minutaggio per quelli della lista 3 nel campionato nostrano). Per quelli della lista 2 che invece non verranno scelti per la Magners e giocheranno nel campionato italiano, la Fir, in vece della quota parte, riconoscerà a chi lo tessererà un quid che dovrebbe aggirarsi intorno ai 25.000 euro. Per quelli della prima lista invece vi è un contingentamento delle presenze in 30 massimo tra Celtic (22 partite di regular season), Heineken Cup, (6 partite) e nazionale (8 considerando 6Nazioni e test match autunnali). Nel caso un giocatore non presente nelle liste federali venga convocato per l’attività di una Nazionale, la FIR riconoscerà alla Società di appartenenza – sia essa impegnata nella Magners League o nel Campionato Italiano d’Eccellenza – un gettone di “convocazione”. Se si viene convocati non è detto che si disputi la partita: si può andare in panchina e non entrare o addirittura andare in tribuna ma, come ci conferma il presidente Dondi, il contributo viene elargito, giustamente, comunque. Il contributo in questione è di 5000 euro.
Ai club di formazione degli atleti presenti in uno degli elenchi federali che abbiano frequentato l’Accademia di Tirrenia dalla stagione corrente e che vengano tesserati da una delle due selezioni della Magners Celtic League 2010/2011 verrà corrisposta un’indennità di provenienza di cui FIR si farà carico al 60%. Tale indennità verrà suddivisa in parti uguali tra la Società d’appartenenza e la Società d’origine/formazione (per club di formazione si intende quella con cui il giocatore sia stato tesserato per la categoria Under 16).
Confermato che durante il 6Nazioni ed i test match autunnali il campionato italiano d’eccellenza si fermerà (le società riunite a Parma avevano chiesto di no). Benetton e Aironi potranno utilizzare in Magners League atleti tesserati da club del campionato ed inseriti in una lista che verrà successivamente resa pubblica dalla federazione, non più di due atleti ciascuna da ogni singolo club, e dovranno corrispondere agli stessi un gettone di convocazione per ogni singolo giocatore e predisporre per esso adeguata copertura assicurativa. Tale contributo si aggira intorno ai 1500 euro.
Ma torniamo all’elenco ovvero ai nomi in quanto alcune scelte danno adito a qualche perplessità. Rispetto alle tre liste “meritocratiche” del Luglio scorso (valide per i contributi che la Fir elargiva ai club per farli giocare un tot di minuti prestabilito e ricollegabile a questa per valutare come sono cambiate le “idee”) sono spariti, ad esempio, Lo Cicero (era in 1a), Andrea De Marchi e Reato del Rovigo, quest’ultimo ha pure fatto i test match, ed i gialloblu G. e R. Pavan e Alberto De Marchi. Quest’ultimo è stato già acquistato dagli Aironi, ergo l’ingaggio sarà a totale costo di quest’ultima. E’ sparito anche Majstorovic del Noceto. Ravalle, ex gialloblu quest’anno a Rovigo ed autore di due mete nelle ultime due partite, è nella lista 2 mentre Giusti della Rugby Roma che “non esisteva” ora è nella lista 2. Fabio Staibano, che era nella seconda fascia, ora è nell’elenco 1 nonostante negli ultimi due anni abbia giocato pochissimo causa seri infortuni.
Titta Casagrande, dt della Rugby Parma a proposito dei contributi «Bene per quello sulla “italianità” però non ci sono riconoscimenti alle società per quegli atleti che hanno prelevato da altre pagando un contributo di formazione e che a loro volta li hanno cresciuti facendoli arrivare in nazionale». Un esempio su tutti Alberto De Marchi.

L’ultima annotazione la riserviamo alla questione degli oriundi che hanno inviato le loro istanze alla FIR tramite l’AIR ed il suo avvocato Di Salvatore. Le parole di Dondi non lasciano molto spazio alle speranze di Galatro, Fontana, Soffredini, Acuna, Freschi, Damiani e compagnia bella «Abbiamo messo un numero di italiani di formazione obbligatorio (18 con foglio gara di 23, ndr)?, c’è un valido motivo. Questi tolgono il posto ad un italiano – sentenzia Dondi – . Se le società vogliono tenerli li includono nei cinque stranieri, magari ne prenderanno un paio in meno e terranno gli oriundi».

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