Cinque mete contro una e i gialloblù tornano alla vittoria dopo cinque sconfitte consecutive tra Super 10 e Challenge Cup
Il commento
Ai gialloblù si chiedevano cinque punti e cinque punti sono stati ottenuti. Per come la partenza è stata sprint, tre mete in mezzora e 19-0 di parziale, sembrava una questione destinata a chiudersi già nel primo tempo invece il quindici ducale si è seduto consegnando l’inerzia della partita agli oro amaranto che si sono installati nella metà campo avversa per il primo quarto d’ora della ripresa segnando una meta e arrivando al -5 sul drop di Pilat al 12’. A quel punto i gialloblù sentono la sveglia e fermato il trillo smettono le pantofole rimettendosi le scarpette; si entra così per la prima volta nei ventidue avversari al 20’, di lì a poco Ireland firma il bonus e nel finale c’è modo di arrotondare il punteggio con Rubini, alla terza meta in due partite «Non vedevo l’ora di rientrare» ammette sorridente l’azzurro «continuare a vedere gli altri giocare mi rodeva un po’. Le mete? Sono contento per me, peccato che a Prato siano servite a poco». Oggi si è capito perché Venezia è ultimo in classifica (per Canale il materiale su cui lavorare è corposo). Le terze linee hanno fatto una fatica enorme a guadagnare la linea del vantaggio e solo ad inizio ripresa con una difesa gialloblù un po’ lenta si sono aperti dei varchi. Cominciando col gioco stretto ma vedendo che i metri guadagnati non erano molti, Venezia ha provato col gioco alla mano ma se il buon giorno si vede dal mattino…: primo pallone aperto lungo da Duca con salto dei centri intercettato da Rubini; da lì in avanti non si contano gli errori di passaggio.
Prima della meta iniziale, la Rugby Parma non aveva eccelso per qualità di possesso: primi tre palloni gestiti, uno rubato e due persi in avanti. La segnatura ha rasserenato gli animi e migliorato il sistema di gioco basato per quasi tutta la partita sul movimento del pallone, fase che negli ultimi anni ha spesso dato esiti positivi, per aprire la difesa. Di nuovo Rubini «I nostri allenatori ci hanno sempre detto che se il terreno lo consente dobbiamo muovere molto l’ovale anche perché abbiamo una trequarti che negli spazi sa muoversi bene; oggi direi che ci è riuscito bene. Dovevamo rifarci della partita di Prato dove abbiamo giocato abbastanza bene ma non abbiamo raccolto». In vista della partita col Bourgoin andrà comunque migliorata la qualità complessiva del possesso in quanto oggi sono stati persi un po’ troppo palloni ed i francesi sono di un’altra pasta.
Le curiosità
26’. Parma in attacco, De Santis fischia, segnala un passaggio in avanti e tende il braccio sinistro verso la formazione veneta: mischia dunque in favore dei veneti. Dopo una brevissima sosta si riprende a giocare ma all’introduzione va Ireland. E si prosegue.
32’. Lunga diatriba di Canale con il “corpo arbitrale”. Prima parla animatamente con l’assistente, poi con l’arbitro che gli si appropinqua e lo invita alla calma, indi con il quarto uomo. L’accaloramento è tale che deve togliersi il giaccone, salvo poi rimetterselo di lì a poco a causa della temperatura non certo primaverile.
71’. Emerick non si fida a raccogliere con le mani sotto pressione e si cimenta in una “mina” di liberazione alla Gattuso verso il centro del campo centrando un avversario: touche di cinque metri.
Le fasi salienti
8’meta Vosawai. Tutto parte da un up and under di Thrower sotto il quale va Rubini che smanaccia all’indietro; i gialloblù muovono più volte palla nei ventidue trovando Tejeda in posizione di ala ai cinque metri che con un passaggio pallamano dà al sostegno interno di Vosawai libero di andare dentro.
21’meta Vosawai. Venezia perde una touche nella sua trequarti giocandola in fondo, Favaro recupera palla, mini break, punto d’incontro, pallone che esce per Irving, strettissimo su un lanciato Tejeda che trova ancora una volta il sostegno vincente del suo capitano.
32’meta Fontana. Touche vinta ai cinque metri, drive vincente con schiacciata del pilone italo-argentino.
49’ meta Palmer. Venezia si installa nei ventidue ducali, arriva a pochi metri dalla linea di meta, il primo raccogli e vai riduce ancora le distanze, il secondo di Palmer va dentro.
23’meta Ireland. Parma torna a giocare, Irving è a dieci metri, attacca lui la linea ma non va oltre, ruck, prende palla Ireland che finta il passaggio, la difesa si apre ed il gallese va in mezzo ai pali.
35’meta Rubini. Pallone mosso al largo che raggiunge Rubini nei ventidue, corsa imprendibile lungo l’out e quinta meta Parma.
Tabellino
BancaMonte Parma – Casinò Venezia 37 – 16 (pt 22-6)
Marcatori:Pt 8’mnt Vosawai, 21’m Vosawai tr Irving, 32’m Fontana tr Irving, 35’cp Duca, 39’cp Duca, 41’cp Irving. St 9’m Palmer tr Pilat, 12’drop Pilat, 23’m Ireland tr Irving, 35’mnt Rubini, 41’cp Irving.
Rugby Parma: Thrower (36’st Robuschi); Emerick, Iannone, Quartaroli, Rubini; Irving, Ireland (39’st Patelli); Vosawai, Favaro (33’st Mannato), Minto; Lewaravu (36’st Tveraga), Mandelli; Nebbett (30’st Coletti), Tejeda (4’st Giazzon), Fontana (10’st De Marchi). Ne: Mariani
Venezia: Ziegler (12’st Candiago); Perziano, Pozzebon, Van Niekerk, Stodart (21’st Innocenti); Duca (1’st Pilat), Lucchese (21’st Daupi); Wium, Paschini, Palmer; Ursache, Cazzola; McGovern (37’pt Ceglie, 33’st McGovern), Gianesini (41’st Pipitone), Levaggi. Ne: Cafaro, Baldo.
Arbitro: Sig. De Santis (Roma)
Note: Calci Irving cp 2/3, tr 3/5– Duca cp 2/3, Pilat cp 0/1, tr 1/1. Drop Pilat. Spettatori 300 ca
Man of the match: Vosawai (Rugby Parma)
Punti conquistati in classifica: Rugby Parma 5 Venezia 0