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Niente iscrizione per i Crociati Rugby. Alle viste la cessione del titolo sportivo

Niente iscrizione per i Crociati Rugby. Alle viste la cessione del titolo sportivo

Ennesima puntata sui cambiamenti ovali parmigiani. Parma potrebbe rimanere nell'Elite; ad acquisire il titolo potrebbe essere l'Amatori. Massimo Giovanelli fiducioso che l'Eccellenza possa rimanere a Parma.

Molti si sono chiesti, nei giorni scorsi, se i Crociati si sarebbero iscritti o meno al campionato d’Eccellenza. La risposta è no e di fatto è stata avviata la procedura per la cessione del titolo sportivo. Ma c’è un però. L’eventualità che Parma, almeno nella prossima stagione, possa ancora contare su una squadra in Eccellenza (quell’almeno deriva dal fatto che la squadra dovrebbe partire da -15, salvo diverso parere della CAF che si riunirà il giorno 28). Ci vorrà ancora qualche giorno soprattutto per l’approfondimento delle carte, intese come debiti e crediti. Tra questi ultimi la percentuale derivante dagli introiti delle Coppe europee; quelli e altri crediti sono stati bloccati dalla Federazione in via cautelativa, prassi “concordata” con la società che non poteva fare altrimenti, il che garantisce la copertura dei lodi arbitrali già sentenziati e di quello Morisi ormai arrivato al dunque. Purtroppo, però, vi sono diverse altre pendenze ed è su questo punto, ovvero sulla quantificazione di quanto arretrato vi è da sistemare, che chi sta lavorando e valutando il tutto.

Chi potrebbe acquisire il titolo sportivo, che da regolamento viene rimesso nelle mani della Fir, potrebbe essere l’Amatori, condizionale quanto mai d’obbligo. Sempre che non vi siano sorprese dell’ultimo momento. Il 10 luglio scade il termine per l’iscrizione, da effettuarsi senza pendenze con tesserati/affiliati/federazione e con arbitrati definitivi ottemperati. Massimo Giovanelli, la cui presenza nel nuovo eventuale organigramma potrebbe essere confermata, ostenta ottimismo: «Dobbiamo esserlo. L’ottimismo è il profumo della vita, diceva Tonino Guerra. Il progetto sportivo è largamente condiviso, credo si possa arrivare a quadrare il cerchio. C’è un patrimonio di giocatori che non va disperso; i Crociati non hanno salvato solo sé stessi ma anche questo».

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