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Rugby

Zebre, Bergamasco: Con Munster dura ma vogliamo togliere lo zero. E' stata una stagione importante per il futuro

Zebre, Bergamasco: Con Munster dura ma vogliamo togliere lo zero. E' stata una stagione importante per il futuro

Venerdì sera alle 19.45 ultimo appuntamento di RaboDirect Pro12 con le Zebre che al XXV Aprile ospitano Munster. Mauro Bergamasco analizza l'incontro, la stagione e guarda al futuro, con un occhio al pubblico

Le Zebre non vogliono arrivare all’appuntamento con la storia. Se quello zero nella casella delle partite vinte rimanesse tale anche dopo la partita di venerdì sera al XXV Aprile contro Munster, ultima possibilità per cancellarlo, farebbe della neonata franchigia federale l’unica squadra, da che il torneo è a girone unico, a chiudere senza vittorie. In assoluto, invece, parificherebbero il Caerphilly che vi “riuscì” nelle prime due stagioni della lega celtica (2001/02 e 2002/03) quando le squadre erano prima 15 poi 16 e suddivise in due gironi. Parliamo di 13 sconfitte nell’arco di due stagioni. I gallesi sono doppiamente nella storia in quanto nella stagione d’esordio non fecero nemmeno un punto (ma allora non esisteva il punto di bonus difensivo). Storie molto lontane tra loro, quasi imparagonabili. Nove punti di bonus difensivo in ventuno partite sono, ironia della sorte, un ottimo bottino. Questo dice di una squadra cui manca poco per essere nel gruppo ma anche che in alcune occasioni è mancato quel “killer instinct” che avrebbe dipinto questa prima stagione delle Zebre con colori meno tenui. «Effettivamente nove punti bonus non sono da scartare – commenta Mauro Bergamasco -, nel senso che denotano che per veramente poco, anche per sfortuna talvolta, non siamo riusciti a portare a casa un punteggio migliore e anche meritato in alcuni casi. Resta il fatto delle zero vittorie. Ce n’è ancora una e ci proveremo: la voglia c’è ancora».
Munster è una delle regine europee ma in questa stagione di Pro12 è terminata lontano dai playoff, sesto posto sicuro con, ad oggi, 16 punti di distacco dagli Scarlets quarti, ma è arrivata sino alle semifinali di Heineken Cup, battuta da Clermont. Gli irlandesi sono reduci da tre sconfitte consecutive e in febbraio furono “rullati” dalla Benetton a Monigo. Le motivazioni, a volte, possono riuscire laddove si parte svantaggiati. La “Red Army” non ha più nulla da chiedere ma perdere non fa piacere a nessuno. «Non sarà comunque facile – ammonisce il flanker bianconero – loro sono un po’ frustrati e quindi anche se dovessero schierare una squadra con qualche giovane in più questi avranno il coltello fra i denti. Noi dal canto nostro vogliamo aggiungere un tassello a tutto il lavoro, duro e qualitativo, svolto quest’anno». Un lavoro che ha cambiato volto alle Zebre di inizio stagione e che ha visto una squadra, nelle ultime settimane, proporre buone cose in attacco. «E’ una squadra che ha iniziato un po’ in frenesia, costruita in due mesi; un po’ confusionaria, caotica, all’inizio dovuta al fatto che c’erano diversi giocatori che non avevano mai giocato assieme, alcuni mai a questi livelli, per cui era abbastanza normale avere il tempo di conoscerci e trovare una stessa direzione per tutti. Per i più anziani era una sfida nuova e dovevano fare da traino al carretto, i più giovani dovevano abituarsi a questi livelli: negli ultimi tre-quattro mesi questa amalgama è arrivata. I meccanismi, comunque, andavano oliati in fretta: a volte hanno funzionato altre meno. Le cose positive: un gruppo importante che ha saputo lavorare duro e imparare, nell’ultimo periodo le Zebre si sono espresse in campo nelle maniere migliori con un gioco di squadra, un gioco alla mano simpatico, brillante che divertiva noi e penso anche chi ci guardava». A proposito di aspettative e di cose positive, in questo caso non tanto: il pubblico, cui “Bergamauro” rivolge un pensiero finale: «Speriamo, con la stagione prossima, di essere simpatici a qualcuno in più anche perché a noi serve avere un pubblico che ci segue e ci sospinge. Direi alla gente: provate, provate a seguirci. Al di là del risultato che le Zebre stanno inseguendo da tempo, questo è un gruppo affiatato, disponibile, ha voglia di fare e bisogno di sostegno. Spero che già da venerdì chi ci ha trovato simpatici e ci ha seguiti, e li ringraziamo, possa trasmettere questo ad amici e conoscenti. Ricordiamoci che questo è uno spettacolo per tutta la famiglia, il nostro sport è un lungo momento conviviale».

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