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Rugby

Zebre, la vittoria resta un miraggio

Zebre, la vittoria resta un miraggio

In vantaggio 10-3 al termine del primo tempo, i bianconeri subiscono la rimonta dei Dragons che vincono 14-13.

Non è andata nemmeno questa. Ed era un’occasione più unica che rara. Le Zebre non sono riuscite ad avere la meglio sui Dragons, imprecisi e fallosi nel primo tempo, e devono mestamente uscire dal campo sempre con lo zero nella casellina delle vittorie. L’ultimo sogno si è infranto sul palo colpito da Buso poco dopo la mezzora della ripresa. Il terreno di gioco, che in alcuni punti si addiceva maggiormente alla lotta nel fango ma con protagonisti diversi, ha inciso sullo sviluppo del gioco non consentendo di usarne in modo perfetto l’allargamento. Nonostante questo le due squadre hanno provato a farlo e pur con diversi errori a livello gestuale, i gallesi sono arrivati in meta proprio con pallone al largo e le Zebre, nel primo tempo, hanno creato un’azione pericolosa proprio da quello stesso lato. Un impreciso Steffan Jones e molti falli nei punti d’incontro hanno limitato i Dragons nel primo tempo tanto che non si registrano occasioni da meta per i gallesi. Abbastanza bene le Zebre che provano a giocare e possono usufruire di un numero maggiore di palloni. Al 19’ dopo una touche vinta, Sinoti prende un buco e penetra nella trequarti avversaria; il pallone va al largo con Sarto che prova a riciclare ai cinque metri ma le Zebre vengono portate in touche. Poco prima, Chillon aveva fallito un piazzato sui ventidue in prossimità della linea dei quindici metri di touche ma il mediano di mischia si riscatta al 21’ praticamente dalla stessa posizione. Al 29’ fallo sul punto dei gallesi, Bortolami indica i pali nonostante la distanza, circa 45 metri, seppur da posizione centrale: Chillon va corto di poco. Due minuti dopo è Jones ad accettare la sfida e a provarci da oltre metà campo: sfida vinta e 3-3. Ennesimo fallo sul punto dei gallesi e il pilone Buck va a sedersi in panca puniti; le Zebre provano a centrare il bersaglio grosso ma dopo una lunga azione nei ventidue avversari arriva un tenuto. Il predominio bianconero viene però premiato al 39’. Ferrarini perde per un attimo il controllo dell’ovale, forse in avanti, innesca Chillon quindi Sarto che corre per alcuni metri al largo e opera un calcetto rasoterra verso l’interno sul quale Pratichetti è lesto ad anticipare l’avversario con la punta del piede e a raccogliere schiacciando in meta: 10-3 con la trasformazione.
Ripresa che vede in campo Buso con Chiesa spostato centro e Benettin apertura. Capitan Bortolami catechizza i suoi: calciare e andare a giocare di là. Chillon punisce il secondo giallo dei gallesi, è l’altro pilone Price a farne le spese proprio mentre stava per rientrare il compagno sanzionato nel primo tempo, e porta le Zebre sopra il break: 13-3. Le Zebre, a questo punto, usano il piede ma smettendo di giocare consegnano di fatto gran parte della ripresa agli avversari che con le terze linee a buttarla sul duro e gli inneschi dei trequarti, aumentano la pressione. Un po’ di indisciplina non necessaria rende tutto più complicato. I dieci metri di penalità supplementare consentono a Jones di riprovarci dalla lunga distanza, esattamente metà campo, ma questa volta l’apertura gallese va corto. Al 14’ è Benettin a subire il giallo e Jones questa volta non perdona da posizione agevole. Al 18’ i dragoni ci provano in otto fasi vicino alla linea di meta ma la buona difesa bianconera consente di recuperare palla. La partita, ora, è in mano ai Dragons che muovendo palla al largo mettono in condizione il seconda linea Groves di farsi una decina di metri lungo l’out senza trovare opposizione. Jones prende il palo esterno nel tentativo di trasformazione e le Zebre mantengono un punto di vantaggio. Ma al 25’ arriva il primo, unico e definitivo sorpasso ospite. Fuorigioco nei ventidue e un pur impreciso Jones non può non fallire: 13-14. Si svegliano, le Zebre, risalgono il campo e al 32’ guadagnano una punizione sui ventidue in corrispondenza della linea dei quindici metri di touche. Buso calcia in un silenzio tombale nel quale risuona il rumore sordo del palo interno incocciato dall’ovale che ricade in campo e viene gettato lontano dai gallesi. Al 77’ le Zebre sono ancora nella trequarti avversaria ma un paio di errori di trasmissione e una gran difesa montante dei gallesi fanno perdere loro sessanta metri di campo fino a commettere un “in avanti” poco dentro i ventidue difensivi. Con soli due minuti di tempo utile, giocare bene a nascondino col pallone significherebbe la vittoria per i Dragons. L’ovale però sguscia dal nascondiglio e le Zebre hanno l’ultimo possesso della partita proprio all’80’. Un’impresa, però, quella di risalire il campo dai propri ventidue. Che non va a buon fine.

Tabellino

ZEBRE – DRAGONS 13-14 (PT 10-3)
Marcatori. Pt 21’ cp Chillon, 31’ cp Jones, 39’ m Pratichetti t Chillon. St 3’ cp Chillon, 15’ cp Jones, 20’ mnt Groves, 26’ cp Jones.
Zebre: Benettin; Sarto (21’st Bacchetti), Pace (1’st Buso), Pratichetti, Sinoti; Chiesa, Chillon (27’st Palazzani); Van Schalkwyk (34’st Caffini), Sole, Ferrarini; Bortolami, Van Vuren (19’st Cristiano); Redolfini (13’st Fazzari), Festuccia (5’st Manici), Aguero (34’st De Marchi)
Dragons: D.Evans; Hughes, Leach (37’pt-3’st Way), Smith (6’st Dixon), Amos (6’st-13’st O.Evans); Jones, W.Evans (24’st J.Evans); I.Jones, Cudd, L.Evans; Groves, Nimmo; Buck, Gustafson (16’st Parry), Price (13’st O.Evans – 20’st Price). Ne: Thomas, A.Jones, Prydie.
Arbitro: Colgan (Irl)
Note. Giallo a Buck (33’pt), Price (3’st), Benettin (14’st). Calci Chillon cp 2/4 t 1/1, Buso cp 0/1, S.Jones cp 3/6 t 0/1. Man of the match: Cudd. Spettatori 400 ca

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