Rovigo vince 22-16 con i gialloblù che segnano la meta del bonus difensivo negli ultimi istanti di partita.
Il commento
Partita non bella, vissuta sui piazzati fino al 23′ della ripresa. Crociati questa volta non predominanti in ordinata e con qualche problema in touche ma abbastanza positivi nei punti d’incontro. Molto uso del piede con qualche breve intervallo di movimento palla nella parte centrale del primo tempo. Ai punti, il primo tempo va ai ducali che con una difesa molto alta ed aggressiva rendono sterile il miglior possesso rodigino. Ripresa di marca ospite, la pressione fa sì che i falli ducali aumentino fino ad arrivare al giallo di Contini (23′) pagato con un piazzato e con la meta di Pedrazzi proprio sul filo dello scadere della sanzione. Ma i gialloblù hanno il colpo di coda finale che li porta, come a Mogliano, a realizzare la meta del bonus difensivo con Zucconi, uno dei migliori in campo.
Le fasi salienti
13’pt. Ireland batte velocemente una punizione, gioco aperto, Alberghini non fa proseguire per Damiani e dopo due fasi successive l’ovale giunge a Van Vuren che non riesce a sfondare in mezzo ai pali; l’azione arriva dal lato opposto con Singh che viene placcato a due metri dalla meta con Rovigo che ruba palla sul punto e libera.
25’pt. Altra punizione veloce di Ireland, si giocano cinque fasi sul vantaggio che non viene acquisito, ma Zucconi porta a casa tre punti dalla piazzola.
37’pt. Prima azione del Rovigo nei ventidue ma Giazzon commette un tenuto e l’azione svanisce.
33’st meta Rovigo. Rovigo guadagna il turnover al limite dei ventidue ducali, muove palla, ci prova con i raccogli e vai poi all’unicesima fase Bustos apre al piede sul libero Pedrazzi al largo.
45’st meta Crociati. Touche vinta nella trequarti avversaria, sette fasi nei ventidue, fuorigioco avversario e punizione veloce, altre due fasi ma sul punto il pallone è ingiocabile. Ultima ordinata per i Crociati ai cinque e sulla linea dei quindici di touche, Ruffolo prende e dà a Zucconi il quale finta il passaggio sul lato chiuso e si butta nello spazio con successo. Gennari, appena entrato, trasforma incurante di fischi e urla dei tifosi ospiti.