Il posticipo tra Fiorentina e Parma ha spostato di un giorno anche la rubrica “Il Gede risponde”, lanalisi del giorno dopo sull’ultima parttia di campionato dei crociati e sull’intera giornata di serie A. La firma è quella di mister Pietro “Gedeone” Carmignani.
Al Franchi una sconfitta meritata e una partita senza storia. Ma è difficile rimproverare qualcosa a questo Parma, è d’accordo?
“Dopo il primo gol è finito l’entusiasmo del Parma, che era partito bene. Solo nella ripresa la squadra ha iniziato a giocare. Fiorentina superiore, soprattutto nel possesso palla, ma è una squadra con motivazioni maggiori. Il risultato finale non fa una piega”.
Intanto ieri è andata deserta anche la terza asta. E sulla cessione della società c’è uno strano e preoccupante silenzio…
“Il silenzio su cessione società non è facile da interpretare, per nessuno. Evidentemente è anche difficile trovare un accordo con tutti i giocatori tesserati dal Parma ma attualmente in altre squadre. La speranza è che si trovi qualcuno che all’ultimo momento faccia un’offerta e ripartire dalla B. Certo, non si può obbligare nessuno a comprare il Parma, ma è strano che non ci sia interesse per una società così importante e per una città così prestigiosa. Speriamo che qualcuno stia lavorando sotto traccia e non voglia apparire, almeno per il momento. Quello che mette in pericolo tutte le trattative è il debito sportivo, soprattutto verso i giocatori non tesserati”.
E poi c’è il settore giovanile che in caso di mancata cessione rischia di non poter giocare le fasi finali dei rispettivi tornei. Sarebbe una beffa clamorosa, non crede?
“Sì, sarebbe una grossa beffa per tutti, giocatori, famiglie e allenatori”.
Domenica prossima contro il Verona sarà l’ultima al Tardini in serie A. C’è da aspettarsi qualcosa?
“Malgrado tutto in questa stagione il Parma ha ottenuto dei risultati prestigiosi, ma adesso il risultato sportivo non conta più. Restiamo concentrati sulle aste”.
C’è una squadra favorita nella lotta alla Champions League?
“Delle tre squadre che lottano per la Champions League vedo meglio la Lazio, anche se deve giocare il derby e poi andare a Napoli. Però è la squadra più in salute. Fisicamente stanno bene, hanno riscattato l’immeritata sconfitta contro l’Inter. La filosofia di Pioli non è legata al modulo tattico ma ai movimenti dei giocatori che attaccano e difendono compatti. La Samp ha giocato un’ottima gara, deve solo rammaricarsi per le occasioni sprecate. Comunque la lotta per il secondo posto sarà incerta ed entusiasmante fino alla fine. La Roma ha battuto il Cesena (già retrocesso) in rimonta, ma non è la squadra dei tempi migliori”.
Mancata licenza Uefa: il Genoa rischia di fare la fine del Parma?
“Quando si gridava allo scandalo per l’esclusione del Parma poi si è scoperto che c’era dell’altro. Il Genoa sembra che abbia fatto solo un ritardo nei pagamenti, ma l’Uefa non perdona niente. Non so come andrà a finire, ma dispiace per Preziosi e la squadra perché stanno giocando un grande calcio e i risultati si vedono”.
L’Inter saluta definitivamente le speranze di qualificarsi in Europa League, dopo l’ennesima figuraccia…
“La Juventus è la squadra migliore per compattezza e organizzazione, sa essere squadra come nessun altra. Lo dimostra il fatto che a Madrid i migliori, Tevez e Pirlo, hanno fatto una prestazione di basso tenore. Lo dimostra la partita vinta contro l’Inter: in rimonta e con le terze linee. L’Inter aveva tutto per vincere, ma ha commesso diversi errori difensivi, come al solito”.
Non sta meglio il Milan…
“Inzaghi ed io vediamo due partite diverse. L’espulsione di Bonaventura è stata determinante, ma prima si è visto poco e niente. Merito al Sassuolo, al di là del gol non gol, la squadra Di Francesco è cresciuta molto. Le spiegazioni di Inzaghi sono difficili da capire, difende l’indifendibile”.
L’Atalanta è salva, ma è tutto merito suo?
“Mai sconfitta (contro il Genoa) fu così indolore, ma i meriti della salvezza si dividono con i demeriti delle altre tre retrocesse. Il Cagliari è retrocesso perché la società ha sbagliato tanto, soprattutto a livello tecnico. Il Cesena aveva una rosa limitata ma ci ha provato fino alla fine. La storia del Parma è nota…”
A proposito di Cesena: si è messo in mostra Defrel, il cui cartellino è a metà tra Parma e Cesena. E’ un giocatore pronto per fare il grande salto?
“E’ un ottimo giocatore, di prospettiva. Credo che in serie B sarebbe un lusso per entrambe le squadre, ma sarà difficile trattenerlo”.
Maxi Lopez è rinato a Torino, tutto merito di Ventura?
“Ventura è un allenatore concreto, che sa caricare i giocatori e l’ambiente. Lui mette i giocatori nelle condizioni migliori. Le sue squadre hanno una crescita costante”.