Come ogni lunedì ecco l'appuntamento con la rubrica "Il Gede risponde", un'esclusiva di Sportparma.com. L'ex tecnico crociato parla della bella vittoria del Parma in casa del Chievo e analizza l'ultima giornata del campionato di Serie A, dove spicca la crisi dell'Inter. Ma c'è posto anche per il calciomercato.
Il Parma non ferma più. A Verona vittoria meritata o semplice fortuna?
“Il Parma va a gonfie vele in campionato, anche se dispiace per l’eliminazione dalla Coppa Italia. All’Olimpico la partita l’ha fatta il Parma, la sconfitta è stata una punizione ingiusta. Chiuso questo capitolo, apriamo quello relativo al campionato. Al Bentegodi il Parma era partito bene ma si è trovato sotto. Grande reazione. Sul rigore è stato bravo Puggioni, non ha sbagliato Amauri. A proposito: Amauri ha giocato una partita volenterosa, gli è mancato il gol. Certo è che quando gioca insieme a Cassano lui non segna. Amauri è stato anche sfortunato in occasione della traversa.
Il modulo a tre punte sta esaltando tutta la squadra, soprattutto il reparto offensivo. E’ d’accordo?
“Col 4-3-3 ci sono stati notevoli miglioramenti, certi giocatori si esprimono meglio. La forza del Parma è che ci crede sempre, anche se il gol di Lucarelli è stato fortunato. E’ il settimo gol nei minuti finali: non è una casualità, la squadra ha energia e forza per tutti i 93 minuti”.
A questo punto è lecito sognare l’Europa League?
“Il Parma ha una rosa per stare dietro le grandi. Speriamo che il mercato non indebolisca i crociati, ma non credo. Durante il periodo di mercato il Parma ha ottenuto due vittorie, questo significa che non c’è stato nessun problema a livello psicologico. L’Europa League può essere un obiettivo, la rosa a disposizione di Donadoni non è inferiore al Verona o al Torino. Donadoni è uno stratega e se la giocherà fino alla fine. Il Parma è inferiore solo a cinque squadre. Con la Fiorentina e l’Inter, infatti, se la gioca alla pari”.
Capitolo calciomercato: come giudica la cessione di Sansone (e non solo) al Sassuolo?
“Innanzitutto bisogna capire che le altre squadre che stanno davanti al Parma hanno più possibilità economiche. Questo potrebbe influire nella campagna di rafforzamento. Che il Parma debba fare cassa è fisiologico. E’ normale. Non sono scandalizzato dalla partenza di Sansone. Sono convinto che Leonardi e Donadoni siano in sintonia sulle scelte di mercato e arriveranno validi sostituti”.
Domenica al Tardini arriva l’ex Guidolin. Per l’Udinese sarà una sfida molto delicata…
“L’ex Guidolin non se la passa bene. L’Udinese ha dei momenti di crisi nell’arco dei novanta minuti, vedi il 3-2 contro la Lazio in inferiorità numerica. La prestazione della Lazio è stata fisica e generosa . I friulani sono in una fase di incertezza e il Parma deve approfittarne, stando attento alle ripartenze dei friulani. Fino a 6-7 settimane fa l’Udinese sembrava un’altra squadra e si era tornato a parlare di Europa.
In testa alla classifica fa notizia il mezzo passo falso del Napoli a Bologna. E’ d’accordo?
“Il Napoli ha trovato un Bologna trasformato. Ballardini ha dato fiducia a Bianchi e il giocatore ha ricambiato condue gol bellissimi. Un Bologna vigoroso e organizzato, che praticava sempre il pressing. Il Napoli ha cambiato passo quando è entrato Hamsik. Non capisco come fa a non giocare uno come Cannavaro. Non ho capito il motivo, anche perché la difesa del Napoli ha diversi problemi”.
Non ci sono più aggettivi per descrivere la marcia trionfale della Juventus. Ma la Roma non molla…
“Non si capisce quale squadra possa fermare i bianconeri. La Juve vince sempre, le partite stanno diventando una formalità, anche quando va in difficoltà. La Juve è superiore a tutti. La Sampdoria ha giocato bene, a viso aperto, con personalità, come aveva fatto a Napoli. Queste prestazioni aiutano a crescere. La Roma ha vinto una partita che doveva vincere e il Livorno ha perso una partita che doveva perdere. Sono due campionati diversi per le due squadre. Le partite da vincere per i toscani sono altre. Il Livorno deve ricorrere al mercato se vuole continuare a sperare nella salvezza, altrimenti sarà dura”.
Matri è rinato a Firenze. La doppietta di ieri è pura casualità?
“Matri è come un computer che viene resettato. Ha ricominciato d’accapo e ha subito fatto de gol. Il calcio è strano, a Milano non segnava mai. La dimensione di Matri probabilmente è quella di Firenze e non Milano. C’è da dire anche che la Fiorentina ha un sistema di gioco che esalta le caratteristiche della prima punta. A Catania non è cambiato niente. Maran non poteva cambiare la situazione in due giorni. Per i siciliani è molto dura. Per salvarsi ci vuole continuità di gioco e risultati”.
Cosa sta succedendo in casa Inter? E come giudica lo scambio Vucinic-Guarin?
“Guarin è un gran giocatore, come Vucinic, ma i tifosi dell’Inter fanno bene ad essere arrabbiati. Ieri a Marassi l’Inter ha giocato una partita generosa, a ritmi elevati, ma ha trovato un Genoa determinato. L’Inter ha avuto più occasioni, la partita è stata decisa da un calcio d’angolo. Certo, da Thohir ci si aspetta di più. Moratti è stato un presidente che ha investito molto. Il progetto dell’indonesiano si vedrà tra 3-4 anni, ma i tifosi vogliono risultati subito”.
Buona la prima di Seedorf sulla panchina del Milan. I problemi, però, restano?
“Prima di giudicare Seedorf dobbiamo aspettare qualche settimana se non addirittura il prossimo anno, quando costruirà la squadra secondo le sue idee. Ho visto un Balotelli convinto. Il Milan ha avuto il possesso palla, il Verona si è difeso con 8-9 giocatori al limite dell’area; era organizzato. Permettetemi di dire che la cessione di Matri è stato uno sbaglio. Il Milan ha pensato che Pazzini fosse completamente recuperato, ma così non è stato”.
Oltre a Parma e Verona, il Torino è la terza rivelazioni del campionato?
“Il Torino è una squadra concreta che ha delle fiammate micidiali. Cerci e Immobile fanno la differenza. Ha sbagliato la gara di Parma, ma ha carattere e organizzazione. A Sassuolo tutti si aspettavano Berardi, ma non facile ripetere quello che ha fatto contro il Milan”.