Solito pazzo Parma, espugna il Granillo di Reggio Calabria con un altro giro di tango argentino: cross al bacio di Ansaldi e colpo di testa vincente di Vazquez (in mezzo un tocco di tacco delizioso di Camara).
Reggina affondata e sempre più in crisi: 7 sconfitte nelle ultime 8 partite. I crociati rialzano la testa, sfoderano una prova solida e convincente, senza correre grossi rischi, se non un palo di Fabbian nel primo tempo e qualche fucilata da fuori area di Menez. Il rendimento esterno del Parma è di buon livello (21 punti), il problema risiede in quella maledetta discontinuità che accompagna la squadra da inizio stagione.
Un rendimento ancora più inspiegabile dopo la prova di oggi pomeriggio, autoritaria e concentrata, contro una delle big del campionato, come era già successo di recente contro Genoa e Frosinone.
PARMA E REGGINA COL TRIDENTE – Pecchia “rispolvera” il 4-3-3 dal primo minuto e si schiera a specchio (lo stesso modulo della Reggina): Circati al centro della difesa, Sohm a centrocampo e Benedyczak a destra sono le novità del pomeriggio. Vazquez confermato falso nueve, mentre Bernabé è il play basso. Inzaghi risponde con il collaudato 4-3-3 e si affida ai due ex della sfida, Gagliolo al centro della difesa e il brasiliano Hernani (in dubbio fino all’ultimo) a centrocampo. In attacco il ballottaggio tra Strelec e Gori lo vince il primo.
PRIMO TEMPO BLOCCATO – Partita bloccata che si accende solo a tratti e quasi sempre con conclusioni da fuori area, un po’ per merito delle difese e un po’ per demerito degli attaccanti di penetrare in area di rigore. In grande evidenza Hernani che nei primi 45 è uomo ovunque nel centrocampo calabrese. I primi pericoli arrivano al 12’ prima con un destro violento di Menez da fuori area (alto), poi la doppia risposta di Sohm (centrale) e Vazquez (centrale).
Il Parma gioca e palleggia ma non ha profondità e i due esterni, Benek e Man, non creano mai superiorità numerica. Al 31’ Buffon salva in uscita su Rivas lanciato a rete, due minuti dopo la Reggina costruisce l’occasione più ghiotta: cross di Rivas e testa di Fabbian in corsa (disturbato da Osorio), palla sul palo. La parata d’istinto di Colombi su una ginocchiata al volo di Circati (dopo un angolo) chiude di fatto il primo tempo. E’ 0-0.
TANGO ARGENTINO – Pecchia inverte i centrocampisti, Bernabè fa l’interno destro ed Estevez torna davanti alla difesa, mentre al centro della difesa c’è l’esordio di Cobbaut che prende il posto di Osorio (infortunato). Inzaghi sostituisce l’ammonito e nervoso Cionek con Camporese. A livello tattico non cambia nulla, anche se i padroni di casa partono meglio e costringono il Parma sulla difensiva. All’8’ piattone di Fabbian, Buffon para; due minuti più tardi tiro al volo di Menz parato a terra ancora da Buffon.
L’ondata granata si sgonfia col passare dei minuti e il Parma colpisce al primo vero affondo. L’azione si sviluppa sulla corsia sinistra: tacco di Camara, cross di Anasaldi e testa vincente di Vazquez sotto porta. Il gol scioglie il Parma e blocca la Reggina, tant’è che i gialloblù addormentano la gara col possesso palla sebbene nel finale Vazquez abbia avuto due grosse occasioni per raddoppiare.
REGGINA – PARMA 0-1
Reti: st 23’ Vazquez
REGGINA (4-3-3): Colombi; Pierozzi (26’ st Cicerelli), Cionek (1’ st Camporese), Gagliolo, Di Chiara; Fabbian, Majer, Hernani (38’ st Galabinov); Rivas (17’ st Canotto), Strelec (17’ st Gori), Menez.
A disposizione: Contini, Loiacono, Crisetig, Terranova, Lombardi, Bondo, Liotti. All. Inzaghi
PARMA (4-3-3): Buffon; Delprato, Osorio (1’ st Cobbaut), Circati, Ansaldi (29’ st Zagaritis); Estevez, Bernabè, Sohm (36’ st Juric); Benedyczak (13’ st Camara), Vazquez, Man (13’ st Zanimacchia).
A disposizione: Chichizola, Corvi, Balogh, Charpentier, Bonny, Coulibaly, Inglese. All. Pecchia
ARBITRO: Irrati di Pistoia
NOTE: spettatori 11mila circa. Ammoniti Delprato, Majer, Vazquez, Fabbian per gioco falloso; Cionek per proteste; Menez per comportamento non regolamentare. Calci d’angolo: 6-1 per il Parma. Recupero tempo: pt 1’, st 5’.